Lecca (torrente)
Il Lecca è un torrente appenninico, affluente del Ceno, che scorre interamente nella provincia di Parma, nella zona dell'alto Appennino.
Lecca | |
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Il Lecca presso Liveglia | |
Stato | Italia |
Regioni | Emilia-Romagna |
Lunghezza | 12 km |
Portata media | 1,12 m³/s |
Bacino idrografico | 37,1 km² |
Altitudine sorgente | 1 500 m s.l.m. |
Nasce | Nove Fontane 44°33′39.82″N 9°31′10.92″E |
Sfocia | fiume Ceno 44°36′04.97″N 9°38′11.76″E |
Corso del torrente
modificaIl torrente nasce all'interno di una fitta faggeta da alcune sorgenti poste in località Nove Fontane, a 1500 m s.l.m, presso la cima della Rocca Cravina.[1] Nel primo tratto, assumendo il nome di rio della Lecca, scorre verso est ricevendo i contributi del rio Cappello in destra idraulica e dei rii dei Ronchi, Castione e Rondanere in sinistra idraulica.[1] Sempre scorrendo in una valle boscata a faggio e castagno, il Lecca raggiunge le prime località che si trovano sul suo corso: Cornolo e Casamurata, ricevendo presso quest'ultima il contributo del rio Biscarato; da qui, piegando verso nord est, riceve in sinistra il rio Farina e il rio Marene prima di bagnare la località di Liveglia e Frassineto.[1]
Giunto presso la località di Santa Giustina il torrente forma una delle cascate più famose dell'Appennino emiliano la Cascata del torrente lecca, conosciuta anche come Ravezza o Cascata delle Aquile. Si tratta di un salto del torrente di 20 metri. La Cascata è raggiungibile dalla frazione di Roncole in prossimità del ponte che attraversa il torrente lecca. Si tratta di una delle attrazioni turistiche di maggior rilevanza del comune di Bardi. La cascata è anche uno dei geositi della regione Emilia Romagna " Le rapide del lecca". A seguire torrente riceve in sinistra il rio Serra e il rio Grande. Percorrendo sempre una valle stretta e verdeggiante il torrente piega quindi decisamente verso est e, dopo aver ricevuto i contributi del rio delle Santine in sinistra e dei rii Campo Rotondo e Ughiolo in destra, si getta in Ceno presso la località di Ponteceno di Sopra, segnando nell'ultimo tratto il confine fra i comuni di Bardi e Bedonia.[1]
Regime idrologico
modificaIl torrente Lecca presenta il regime idrologico tipico dei torrenti appenninici, con accentuate magre estive e piene autunnale impetuose e importanti. Con la sua portata media di 1,120 m³/s e con un bacino imbrifero di 37 km² risulta comunque essere uno degli affluenti principali del fiume Ceno.[2]
Fauna
modificaLa zona dove nasce il torrente è nel Sito di interesse comunitario IT4010003 - ZSC- Monte Nero, Monte Maggiorasca, La Ciapa Liscia.[3] Grazie alla purezza delle sue acque, si tratta di uno dei torrenti di maggior pregio naturalistico ed è caratterizzato dalla presenza di un ceppo autoctono di trote fario mediterranee e gambero di fiume europeo, tra gli anfibi sono presenti Rana appenninica (Rana italica), Tritone alpestre (Triturus alpestris), Salamandra pezzata (Salamandra salamandra), Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata) e Rana temporaria. Rettile degno di nota è il Colubro d'Esculapio (Zamenis longissimus).[3]
È meta di pesca sportiva.[4]
Note
modifica- ^ a b c d .:: Geoportale Nazionale ::., su pcn.minambiente.it. URL consultato il 10 agosto 2017.
- ^ Piano Acque 2015 (PDF), su adbpo.it.
- ^ a b IT4010003 - ZSC- Monte Nero, Monte Maggiorasca, La Ciapa Liscia, su Ambiente. URL consultato il 27 settembre 2021.
- ^ DOVE PESCARE, in PESCATORI VAL CENO, 13 febbraio 2014. URL consultato l'11 agosto 2017.