Il Tour de France 2021, centoottesima edizione della Grande Boucle e valido come ventunesima prova dell'UCI World Tour 2021, si svolse dal 26 giugno al 18 luglio2021 su un percorso lungo 3 414,4 km, suddiviso in ventuno tappe, con partenza da Brest e arrivo, come da tradizione, sui Champs Élysées a Parigi.[1] La vittoria fu appannaggio dello sloveno Tadej Pogačar, il quale completò il percorso in 82h56'36", alla media di 41,165 km/h precedendo il danese Jonas Vingegaard e l'ecuadoriano Richard Carapaz.
Dopo il finale sulle Alpi dei due anni precedenti, si torna all'inversione con il finale sui Pirenei. Per la prima volta è prevista una doppia ascesa al Mont Ventoux.
Alla competizione prendono parte 23 squadre, le diciannove iscritte all'UCI World Tour 2021, la Alpecin-Fenix avente diritto in quanto migliore squadra UCI ProTeam 2020 e le tre squadre invitate[2] ovverosia il Team Arkéa-Samsic, la B&B Hotels e la TotalEnergies, tutte di categoria UCI ProTeam, ciascuna delle quali composta da otto corridori, per un totale di 184 ciclisti.
Da molti definita la tappa regina del Tour de France, a causa della doppia ascesa al Mont Ventoux, vide un inizio molto veloce con numerosi tentativi di fuga, con protagonisti su tutti il campione del mondo Julian Alaphilippe e il campione belga Wout Van Aert. Proprio un gruppo di 17 corridori, comprendenti tra l'altro forti scalatori come Bauke Mollema e Kenny Elissonde riuscì ad evadere, guadagnando fino a 5' sul gruppo tirato dalla Ineos Grenadiers. Sulla prima ascesa al Mont Ventoux, un gruppo di 7 corridori tra cui Alaphilippe, Van Aert ed Elissonde, si avvantaggiò, ed il solo Mollema riuscì poi a rientrare. Sull'ultima ascesa, il primo ad allungare fu il francese Elissonde, mentre al suo inseguimento rimasero solo Van Aert, Alaphilippe e il suo compagno di squadra Mollema. Il belga poi, a circa 14 km dallo scollinamento, staccò i suoi compagni di drappello per riportarsi su Elissonde, per poi staccarlo quando allo scollinamento mancavano 11 km e 33 all'arrivo, involandosi in un'impresa solitaria, passando in vetta con ancora più di 1' sul duo Mollema-Elissonde e 1'30" sul suo compagno Jonas Vingegaard, che intanto era riuscito a staccare tutti gli altri big, compresa la maglia gialla Tadej Pogačar, passato con 40" di ritardo dal danese in cima al GPM. Van Aert vinse in solitaria amministrando il vantaggio, firmando una vera e propria impresa, mentre Vingegaard fu ripreso da Pogacar, Rigoberto Urán e Richard Carapaz in fondo alla discesa.