Tranvia Voghera-Stradella

ex tranvia italiana

La tranvia Voghera-Stradella era una linea tranviaria interurbana a vapore che collegò le città di Voghera e Stradella dal 1883 al 1931.

Tranvia Voghera-Stradella
La tranvia a Broni
InizioVoghera
FineStradella
Inaugurazione1883
Chiusura1931
GestoreSFT
Lunghezza25,525 km
Tipotranvia extraurbana
Mezzi utilizzatilocomotive tranviarie con rimorchi
Scartamento1.435 mm
Trasporto pubblico

L'introduzione del tram nel vogherese si deve ai fratelli Piero e Rodolfo Belcredi, originari di Bergamo, che nel 1882 ottennero la concessione per la costruzione e l'esercizio di una tranvia a vapore tra Voghera e Stradella. La concessione fu ceduta il 20 gennaio 1883 alla Società per le Ferrovie del Ticino (SFT), attiva tra Piemonte e Lombardia nella costruzione e gestione di ferrovie e tranvie.

Sotto la gestione SFT lavori procedettero speditamente: entro il mese di marzo 1883 erano stati posati i binari sull'intero percorso, tanto che il 16 aprile fu possibile effettuare il primo viaggio di prova e il successivo 30 aprile la tranvia fu inaugurata.

Nel 1914 fu concesso alla SFT il prolungamento della tranvia sino a Santa Maria della Versa, mai realizzato a causa della prima guerra mondiale e delle difficoltà che ad essa seguirono.

La linea, che col passare del tempo non fu più in grado di soddisfare i bisogni di mobilità delle popolazioni locali, fu soppressa il 10 luglio 1931 e sostituita con un servizio di autobus.

Percorso

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 Stazioni e fermate 
     
Voghera FS (ferrovia Alessandria-Piacenza)
 
0,000 Voghera SFT
     
per Rivanazzano e Salice
     
fiume Staffora
 
3,000 Campoferro
 
5,300 Calcababbio
 
7,830 Montebello
 
10,100 Casteggio
 
12,400 Fumo
 
13,680 Verzate
 
15,000 Santa Giuletta
 
16,500 Redavalle
 
18,900 Vicomune
 
22,000 Broni
 
25,000 Stradella
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Il capolinea sorgeva presso la stazione ferroviaria: da qui si imboccava la circonvallazione fino a piazza San Bovo, da cui si diramava la linea per Rivanazzano e Salice Terme; superato il ponte sul fiume Staffora la tranvia attraversava Borgo San Pietro, si superava la barriera del Dazio e si imboccava la provinciale per Piacenza oltrepassando un ponte a quattro luci sullo Staffora.

La linea proseguiva quindi in un paesaggio di pianura ai piedi degli Appennini, toccando le località di Campoferro, Calcababbio (dal 1894 denominata Lungavilla), Montebello della Battaglia, Casteggio, Fumo, Verzate, Vicomune, Broni e Stradella.

Il capolinea di Stradella si trovava davanti all'ospedale cittadino, ed era dotato di un magazzino e di una rimessa. Dopo alcuni anni dall'apertura della linea il capolinea fu spostato di 200 metri verso l'interno della città, fino al portone d'ingresso della casa di Agostino Depretis, all'epoca Presidente del Consiglio dei ministri; nel 1896, però, si ritornò al capolinea originario poiché si verificavano spesso problemi di manovra.

Materiale rotabile

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Sulla tranvia prestarono servizio dodici locomotive a vapore bidirezionali di tipo tranviario a due assi, realizzate tra il 1881 e il 1883 dalla Henschel & Sohn. Le prime tre unità, come usuale all'epoca, furono battezzate con nomi di località toccate dalla linea, rispettivamente Voghera, Stradella e Broni.

Il materiale trainato era costituito da 21 carrozze passeggeri a due assi e 10 carri merci, simili a quelli utilizzati dalla SFT su altre linee.

Tutto il materiale rotabile era usato anche sulla linea per Rivanazzano-Salice.

Materiale motore - prospetto di sintesi

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Unità Anno di costruzione Costruttore Quantità Tipo Velocità massima
30 ÷ 35 1881 Henschel & Sohn 6 a 2 assi 20 km/h
50 ÷ 56 1883 Henschel & Sohn 6 a 2 assi 30 km/h

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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