Triton (1790)
La HDMS Triton è stata una fregata da 24 cannoni in servizio tra il 1793 e il 1807 nella Reale Marina dei Regni di Danimarca e Norvegia.[1] Non solo aveva una bordata convenzionale di dodici cannoni, ma il cannone più avanzato poteva essere manovrato per sparare in avanti. I sei obici potevano anche essere spostati per sparare a poppa o ai lati.
Triton | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Fregata |
Cantiere | Nyholm Dyd, Copenaghen |
Impostazione | 1789 |
Varo | 7 agosto 1790 |
Entrata in servizio | 1793 |
Destino finale | incendiata dagli inglesi nell'ottobre 1807 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 348 t bm |
Lunghezza | 40 m |
Larghezza | 10 m |
Pescaggio | 4,52 (a poppa) m |
Propulsione | 3 alberi a vela |
Equipaggio | 263 |
Armamento | |
Artiglieria | 30
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dati tratti da Den Sorte Registrant/Triton (1790)[1] | |
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Storia
modificaCostruita presso il cantiere navale Nyholm Dyd di Copenaghen, su progetto dell'ingegnere navale Ernst Wilhelm Stibolt, la fregata da 30 cannoni Triton venne varata il 7 agosto 1790, ed entrò in servizio nel 1793.[1] In quello stesso anno prestò servizio nello squadra navale di stanza nelle acque danesi,[2] ma scortò un convoglio di navi mercantili dirette in Cina fino a Capo Finisterre,[3] al comando del kaptajn George Albrecht Koefoed.[4]
Nel 1794 la Triton prestava servizio con la squadra navale di stanza in Patria,[5] e nel 1795, comandato dal tenente anziano Denis Christian Bagge, prestò servizio con una squadra congiunta di navi svedesi e danesi che operava a protezione del commercio marittimo.[6]
Al comando dal capitano Althon Günther von Ellbrecht la Triton arrivò a Malaga (che fu usata come principale base navale danese nel Mediterraneo) il 20 giugno 1797 per unirsi allo squadra al comando di Steen Andersen Bille,[7] troppo tardi per partecipare al combattimento di Tripoli del 16 maggio 1797. Il capitano Ellbrecht era considerato un ufficiale energico ed efficiente e una volta entrò in conflitto con le autorità britanniche a Gibilterra quando la Triton sparò contro due corsari britannici che avevano catturato una nave danese, il Kjærligheden, e la liberò.[7] Nell'aprile del 1799, un fulmine colpì l'albero maestro provocando un incendio che impiegò quattro ore per essere posto sotto controllo.[7] La fregata rientrò a Copenaghen il 5 ottobre 1799.[8] Dal 1800 al 1802 sotto il comando del capitano tenente Johan Hartvig Ernst von Berger,[9] la Triton fu attiva con la squadra del Mediterraneo,[4] ma a partire dal 15 febbraio 1801 fu tenuta sotto sequestro a Port Mahon dalle forze britanniche che vi erano di stanza. Il 16 febbraio venne posto sotto sequestro anche il brigantino danese Glommen, e le due navi furono trattenute fino al 3 luglio 1801. Rientrata in servizio nella squadra del Mediterraneo, nel novembre 1801 la nave fu colta da una forte tempesta mentre si trovava nel porto di Livorno e perse quattro ancore ma fu salvata portandola ad incagliare su un banco di fango.[10] Nella primavera del 1802 uno degli ufficiali della nave, il tenente anziano Hans Emanuel Wulff, sviluppò problemi agli occhi simili a una cataratta e fu sbarcato a Pisa per ricevere delle cure. Molto migliorato, tornò a bordo il 14 maggio 1802,[11] e la nave ritornò a Copenaghen il 10 dicembre 1802.[9] Nell'agosto 1803 la Triton era a Christiansand dove il capitano tenente Andreas Nissen stava ispezionando un certo numero di navi poste in disarmo,[12] e fu di nuovo in Norvegia nel 1804.[13]
Nel maggio 1807 il Triton fu trasferito da Christiansand a Copenaghen,[N 1][14] al comando di Carl Adolf Roth.[15] La fregata partecipò alla seconda battaglia di Copenaghen (7 settembre 1807) e fu catturata dagli inglesi.[1] Considerato non conveniente trasferirla in Gran Bretagna la Triton fu data alle fiamme al largo di Saltholm all'inizio del mese di ottobre.[16]
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Primo ufficiale della fregata era Jørgen Conrad de Falsen.
Fonti
modifica- ^ a b c d Orlogsmuseet.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 320.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 118.
- ^ a b Topsøe-Jensen 1935, Vol.2, p. 13-14.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 619.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 54.
- ^ a b c Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 330.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 712.
- ^ a b Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 97-98.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 672.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.2, p. 748.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.2, p. 252.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.2, p. 38.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.1, p. 352.
- ^ Topsøe-Jensen 1935, Vol.2, p. 413.
- ^ Tree Decks.
Bibliografia
modifica- (EN) Carl Rise Hansen, Sources of the History of North Africa, Asia and Oceania in Denmarks, Ridgewood, K.G. Saur Publishing Inc., 1980.
- (DA) T.A. Topsøe-Jensen e Emil Marquard, Officerer den Dansk-Norske Søetat 1660-1814 og Den Danske Søetat 1814-1932 Vol.1 (Aalborg-Klog), København, H. Hagerup, 1935.
- (DA) T.A. Topsøe-Jensen e Emil Marquard, Officerer den Dansk-Norske Søetat 1660-1814 og Den Danske Søetat 1814-1932 Vol.2 (Kloppeborg-Ørsted), København, H. Hagerup, 1935.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Triton (1790)
Collegamenti esterni
modifica- (DA) Den Sorte Registrant / Triton (1790), su Orlogsmuseet (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2007).
- (EN) Danish Sixth Rate frigate 'Triton' (1790), su Tree Decks.