Turdoides nipalensis
Il garrulo spinoso (Turdoides nipalensis (Hodgson, 1836)), conosciuto anche come garrulo del Nepal, è un uccello della famiglia Leiothrichidae, diffuso nelle colline centrali del Nepal.[1][2]
Garrulo spinoso | |
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Garrulo spinoso a Katmandu | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Superfamiglia | Sylvioidea |
Famiglia | Leiotrichidae |
Genere | Turdoises |
Specie | T. nipalensis |
Nomenclatura binomiale | |
Turdoides nipalensis (Hodgson, 1836) | |
Sinonimi | |
Timalia nipalensis |
Localmente è anche conosciuto come Kande Bhyakur, letteralmente tradotto in "uccello spinoso".[3]
Descrizione
modificaLa parte superiore del cordpo è di colore marrone oliva come anche copritrici alari superiori; le altre piume sono marroni con un bordo esterno marrone olivaceo; le piume della testa e del mantello sono contraddistinte da linee nere che somigliano a rami di alberi; le sopracciglia, i lati del viso e la gola sono di colore bianco così come le piume che coprono le orecchie, che in più hanno striature longitudinali marroni; anche la coda segue lo stesso disegno, colore marrone con bordi trasversali olivacei; la parte del basso ventre è albescente con piume sulla parte inferiore di un colore scuro. I fianchi, le cosce e le piume sottocoda sono marroni e con bordi di color ocraceo. L'iride è giallo pallido mentre la cornea è marrone.[4]
Il garrulo spinoso è un uccello di piccole dimensioni, un esemplare adulto può raggiungere una massa corporea di 64 g.[5]
Le dimensioni degli esemplari adulti sono:[6]
- lunghezza delle ali da 7.9 a 8.7 cm;
- la coda è lunga da 10.6 a 11.7 cm;
- il tarso è circa 3 cm;
- il becco misura circa 2.1 cm.
È prevalentemente un uccello timido, ma può essere visto all’inizio della stagione riproduttiva, quando i maschi cantano all'aperto, appostandosi su rami di cespugli e piccolo alberi.
Biologia
modificaRiproduzione
modificaIl garrulo spinoso costruisce nidi nelle biforcazioni dei rami degli alberi. Solitamente le dimensioni sono di 12 cm di diametro e profondi solo 5 cm e sono costituiti principalmente da fili di erba.[7]
Le uova sono di colore bianco con macchie marroni e misurano circa 22x17 mm.[7]
Distribuzione e habitat
modificaIl garrulo spinoso predilige le fitte boscaglie dell'ecozona indomalese, come ad esempio le savane e praterie del Terai-Duar. Si può trovare nelle colline centrali del Nepal e può essere visto ad esempio nella valle di Katmandu e in particolare intorno alla zona di Godavari e Phulchoki vicino alla città di Lalitpur.
Il suo habitat include la pineta subtropicale dell'Himalaya, le foreste di latifoglie dell'Himalaya orientale, le savane e praterie del Terai-Duar.[8]
Tassonomia
modificaFu descritto scientificamente per la prima volta da Brian Houghton Hodgson a metà del XIX secolo e poi non fu più visto, temendo addirittura la sua estinzione fino a quando, alla fine degli anni '40, Sidney Dillon Ripley, un ornitologo americano, non lo ha individuato nuovamente.[3]
Conservazione
modificaLa specie occupa un areale abbastanza limitato, all'interno del quale la popolazione sembra stabile anche se è costantemente minacciato dall'uomo, a causa dalla bonifica delle boscaglie per l'agricoltura e l'espansione delle aree urbane.[9] Nonostante questo la Lista rossa IUCN classifica Turdoides nipalensis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
modifica- ^ a b c (EN) BirdLife International 2016, Spiny-Babbler, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Leiothrichidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ a b (EN) The Spiny Babbler-Wings of Nature, su Himalayan-dreams.com, 28 giugno 2012. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ (EN) James A. Murray, The avifauna of British India and its dependencies., vol. 2, Londra, Trübner, 1890, p. 89. URL consultato il 1º agosto 2019.
- ^ (EN) Turdoides nipalensis, su Encyclopedia of Life. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ (EN) Austin Loomer Rand e Robert L. Fleming, Birds from Nepal, vol. 41, Chicago Natural History Museum, 1957, p. 126. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ a b (EN) E. C. Stuart Baker, Eugene William Oates e William Thomas Blanford, Birds, vol. 1, 2ª ed., Londra, Taylor & Francis, luglio 1922, p. 204. URL consultato il 1º agosto 2019.
- ^ (EN) Turdoidis nipalensis, su Encyclopedia of Life. URL consultato il 1º luglio 2019.
- ^ (EN) The Status of Nepal's Birds, collana The National Red List Series, vol. 6, Londra, The Zoological Society of London, 2016, pp. 414-416, ISBN 978-0-900881-75-6.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Turdoides nipalensis
- Wikispecies contiene informazioni su Turdoides nipalensis
Collegamenti esterni
modifica- Turdoides nipalensis, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.