Tuttoquotidiano
Tuttoquotidiano è stato un quotidiano italiano, con sede a Cagliari, pubblicato dal 1974 al 1979.
Tuttoquotidiano | |
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Stato | Italia |
Lingua | Italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | stampa regionale |
Fondatore | Flavio Carboni |
Fondazione | 12 luglio 1974 |
Chiusura | 1979 |
Sede | Cagliari |
Editore | Iniziative editoriali sarde |
Record vendite | lunedì |
Direttore | Pier Carlo Carta, Antonio Pinna, Angelo Berto (marketing) |
Storia
modificaTuttoquotidiano fu fondato a Cagliari il 12 luglio 1974 da una cordata di proprietari composta da Paolo Ragazzo, imprenditore nel settore della sanità, e Flavio Carboni, faccendiere sassarese. La gestione fu affidata al direttore Piercarlo Carta, esperto giornalista già corrispondente dalla Sardegna de Il Giornale d'Italia, e al caporedattore Lorenzo Gagliardi, anche lui giornalista di esperienza de Il Giornale d'Italia. La direzione marketing fu affidata a Angelo Berto, che aveva già lavorato in Sipra.
Il giornale si connotava nel panorama italiano per sua la modernità: stampato in un moderno stabilimento in Viale Elmas, a pochi metri dall'aeroporto di Cagliari, con tecnologia elettronica e in off-set, tra i primi quotidiani europei, poteva avere una media di 24 pagine a colori, quando il Corriere della Sera era ancora in bianco e nero e di un minor numero di pagine.
Il giornale si collocava vicino alla destra cagliaritana, ponendosi come alternativa ai due principali quotidiani sardi, L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna, di proprietà del petroliere Nino Rovelli e ritenuti di sinistra.
Tuttoquotidiano riuscì a conquistare lettori e copie dagli altri due giornali della regione, tanto che per un certo periodo si arrivò a ipotizzare la chiusura o la fusione di uno dei due quotidiani. Tuttavia, vennero contratti debiti che non riuscirono a essere ripianati, così il giornale entrò in crisi e fallì il 10 luglio 1976. I dipendenti, contrari all'interruzione delle pubblicazioni, diedero vita a una cooperativa di giornalisti e poligrafici, la Iniziative Editoriali Sarde, avviando un'esperienza di autogestione. Il giornale continuò così la normale pubblicazione, cambiando tuttavia linea editoriale: abbandonò infatti lo schieramento conservatore, divenendo più moderato, sotto la direzione di Antonio Pinna, coadiuvato dal suo alter ego Giovanni Pisano. Dopo altri tre anni di pubblicazioni, a seguito del perdurare delle difficoltà finanziarie nel 1979 Tuttoquotidiano fu costretto a chiudere. Gli stabilimenti di viale Elmas furono pertanto venduti a un gruppo di imprenditori.
Giornalisti e collaboratori
modificaTra i giornalisti che hanno lavorato e, talvolta, si sono formati a Tuttoquotidiano si possono citare il capo redattore Lorenzo Gagliardi, Giovanni Maria Bellu, attuale[quando?] condirettore ed editorialista de L'Unità, Marco Corrias, attualmente[quando?] giornalista del TG5, Enrico Endrich, deputato e critico d'arte.
Bibliografia
modifica- AA.VV. Almanacco di Sardegna 1977/78, Cagliari, 1978
- Gianni Filippini, L'Unione Sarda, 120 anni di Storia, Cagliari, 2009
- Andrea Corda, 1974-1978: la sfida di Tuttoquotidiano alla concentrazione editoriale in Sardegna, 2013