Ufficio di pubblica sicurezza del Dipartimento della Polizia metropolitana di Tokyo
L'Ufficio di pubblica sicurezza del Dipartimento della Polizia metropolitana di Tokyo (警視庁公安部?, Keishichō-kōanbu), chiamato in inglese Tokyo Metropolitan Police Department Public Security Bureau (TMPDPSB), è un ufficio del Dipartimento della Polizia metropolitana di Tokyo incaricato della pubblica sicurezza con giurisdizione sulla metropoli di Tokyo. Ha una forza di oltre 2.000 agenti.
Ufficio di pubblica sicurezza del Dipartimento della Polizia metropolitana di Tokyo Tokyo Metropolitan Police Department Public Security Bureau (警視庁公安部?, Keishichō-kōanbu) | |
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L'Asahikage, il simbolo della Polizia giapponese | |
L'edificio che ospita il Dipartimento della Polizia metropolitana di Tokyo | |
Stato | Giappone |
Tipo | Ufficio di polizia metropolitana |
Impiegati | 2,000 agenti |
Sede | Kasumigaseki |
Indirizzo | Kasumigaseki, Chiyoda, Tokyo |
Nell'organizzazione della polizia giapponese, soltanto il Dipartimento della Polizia metropolitana diventa "l'ufficio" dove il reparto della polizia di sicurezza è indipendente. In altre forze di polizia prefetturale, la Sezione di pubblica sicurezza e la Divisione degli affari esteri sono inserite in un Dipartimento di sicurezza. Tokyo è vista come un'eccezione lavorando da lunghissimo tempo con l'Agenzia nazionale di polizia giapponese, dato che condividono la stessa sede.[1]
Il PSB non è una versione giapponese del Federal Bureau of Investigation statunitense,[2] e non si occupa delle normali attività criminali. Il suo oggetto principale sono le attività che minacciano la sicurezza nazionale e, perciò, lo scopo è molto simile agli Special Branches delle forze di polizie britanniche e del Commonwealth.
Casi del PSB
modifica- Il PSB era stato mobilitato per indagare su tutte le sedi dell'Aum Shinrikyō dopo il mortale attentato con il gas sarin alla metropolitana di Tokyo.[3] In seguito alla scoperta di un seguace dell'Aum che era stato impiegato dalle Forze di autodifesa marittima giapponesi dopo che erano trapelate informazioni militari sensibili, il PSB aveva indagato sulla faccenda.[4] Il PSB era stato la principale agenzia a indagare sul fatto che l'Aum Shinrikyō avesse acquisito i nomi di 3.000 dirigenti Honda e dati sensibili dai ministeri del governo e da altre importanti sedi attraverso un software creato dalla stessa Aum.[5][6]
- Un ex maresciallo delle Forze di autodifesa aeree giapponesi era stato indagato dal PSB per aver divulgato segreti militari in base all'Accordo di mutua assistenza e difesa a un operativo del GRU russo, che fu identificato come Aleksei Shchelkonogov.[7]
- Tre attivisti del Tachikawa Jieitai Kanshi Tentomura erano stati dichiarati prigionieri di coscienza da Amnesty International quando erano stati arrestati dalla polizia, con il PSB che li stava indagando per aver condotto attività contro la guerra dopo essere entrati illegalmente in un complesso che ospitava forze di autodifesa a Tachikawa.[8]
- Gli agenti del PSB erano stati coinvolti nell'arresto dell'ex funzionario dell'Ufficio d'informazione e ricerca del Gabinetto Toshihiko Shimizu, accusato di fornire dati classificati a un funzionario dell'ambasciata russa, che apparentemente si faceva passare per un diplomatico,[9][10] in base alla Legge sul servizio pubblico nazionale.[10]
- Il PSB non era riuscito a catturare un russo ricercato per spionaggio in territorio giapponese, sospettato di essere un agente dell'SVR fin dagli anni 1960, quando lasciò il Giappone nel 1995, rientrando nel paese parecchie volte prima di scomparire usando un nome falso per ottenere un passaporto giapponese a Vienna.[11]
Scandalo
modificaDopo la scoperta di sofisticati apparati radio da parte della polizia durante un'irruzione in una casa sicura della Fazione marxista rivoluzionaria LCRG il 10 aprile 1998, i funzionari del PSB fecero riorganizzare la loro rete di comunicazioni per meglio salvaguardarla contro intrusioni indesiderate.[2][12]
Organizzazione
modificaDipartimento | Mandato |
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Amministrazione generale | Contrasto a gruppi minori come culti religiosi, gruppi anti-guerra/globalizzazione, Partito Comunista Giapponese e movimenti sociali |
Prima divisione di pubblica sicurezza[13] | Indagini anti-terroristi di estrema sinistra[13] |
Seconda divisione di pubblica sicurezza | Indagini anti-radicali di estrema sinistra, di solito in casi di lavoro |
Terza divisione di pubblica sicurezza | Indagini anti-radicali di estrema destra |
Quarta divisione di pubblica sicurezza | Gestione dei dati |
Prima divisione degli affari esteri | Spionaggio e controspionaggio anti-blocco russo/est-europeo/comunista |
Seconda divisione degli affari esteri | Spionaggio e controspionaggio anti-cinese/nordcoreano |
Terza divisione degli affari esteri[14] | Spionaggio e controspionaggio anti-mediorientale[14] |
Unità mobile per le indagini di pubblica sicurezza | Indaga sui luoghi che sono sotto la giurisdizione del PSB inclusi i casi penali/di spionaggio/di terrorismo. Ha anche un'Unità d'indagine sul terrorismo a NBC. |
Capi conosciuti del PSB
modificaNote
modifica- ^ Japanese Police, su iej.uem.br. URL consultato il 24 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
- ^ a b Steve Macko, JAPANESE POLICE STILL HAVE TROUBLE WITH LEFTIST RADICALS, su emergency.com. URL consultato il 24 giugno 2009 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2008).
- ^ Day of Judgement, su culteducation.com, Yomiuri Shimbun, 19 febbraio 2004. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ Aum Shinri-kyo Updates (CESNUR) - April 10-17, 2000, su cesnur.org, CESNUR.
- ^ Aum computer firm got list of 3,000 Honda execs, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 3 marzo 2000. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ Sumitomo Bank, Hosei University on Aum-related PC firms' client list, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 12 marzo 2000. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ Suspected Russian spy sought by MPD, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 23 marzo 2002. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ Hiroshi Matsubara, Activists claim political oppression, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 13 maggio 2004. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ Papers sent to prosecutor on Japanese intelligence official, Russian 'spy' over information leak, su axisglobe.com, 27 gennaio 2008. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ a b Official probed over leak to Russian agent, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 17 gennaio 2008. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ LEAD: Police send papers on man alleged to have spied for Russia for 30 yrs+, su breitbart.com, Associated Press. URL consultato il 24 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2011).
- ^ Raid on leftist lair yields police radio recordings, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 10 aprile 1998. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ a b Security Bureau, su fas.org, Federation of American Scientists. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ a b To Protect Peace and Freedom of [the] Democracy, For Foreign People/Security, su keishicho.metro.tokyo.jp, Agenzia nazionale di polizia. URL consultato il 6 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2011).
- ^ Prosecutors drop NPA shooting case, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 29 luglio 2004. URL consultato il 24 giugno 2009.
- ^ Security Bureau chief to head MPD, su search.japantimes.co.jp, The Japan Times, 17 gennaio 2004. URL consultato il 24 giugno 2009.
Bibliografia
modifica- Peter J. Katzenstein, Rethinking Japanese Security: Internal and External Dimensions, Routledge, 2008.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) To Protect Peace and Freedom of the Democracy (Metropolitan Police Department Official Website), su keishicho.metro.tokyo.jp (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2008).