Un colpo all'italiana

film del 1969 diretto da Peter Collinson

Un colpo all'italiana (The Italian Job) è un film del 1969 diretto da Peter Collinson.

Un colpo all'italiana
L'inseguimento sulla pista del Lingotto in una scena del film
Titolo originaleThe Italian Job
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1969
Durata95 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia, azione
RegiaPeter Collinson
SceneggiaturaTroy Kennedy-Martin
ProduttoreMichael Deeley
Casa di produzioneOakhurst Productions
FotografiaDouglas Slocombe
MontaggioJohn Trumper
Effetti specialiPat Moore
MusicheQuincy Jones
ScenografiaDisley Jones, Michael Knight
CostumiDinah Greet
TruccoFreddie Williamson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito al 36º posto della BFI 100, la lista dei migliori cento film britannici del XX secolo.[1]

Nel 2003 è stato realizzato un remake, con il medesimo titolo, The Italian Job.

Un gruppo di ladri inglesi arriva a Torino per organizzare una rapina ai danni di un convoglio che trasporta i ricavi della FIAT dall'Aeroporto di Torino-Caselle fino alla città. Sabotando il sofisticato sistema computerizzato di controllo dei semafori cittadini, la banda riesce a paralizzare il traffico, compiere il furto, seminare la polizia e fuggire a bordo di tre Mini Cooper.

Produzione

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Il film nacque da un'idea del fratello dello sceneggiatore Troy Kennedy-Martin, e doveva essere, nelle intenzioni iniziali, un semplice sceneggiato televisivo per la BBC ambientato tutto in Inghilterra. L'ambientazione italiana della pellicola fu un'idea di Troy Kennedy-Martin, la cui sorella viveva a Milano da molti anni. La pellicola sarebbe infatti stata girata nel capoluogo lombardo, ma qui la produzione incontrò molti problemi in fase di sceneggiatura, soprattutto per quanto riguardava i permessi circa l'enorme ingorgo automobilistico da creare nel centro della città; quando si venne a conoscenza del centro di controllo computerizzato del traffico (all'epoca, tra i primi sistemi del genere in Europa) di cui era dotata Torino, gli sceneggiatori decisero di spostare la location sotto la Mole. Per quanto concerne la regia, Un colpo all'italiana doveva essere diretto da Peter Yates, regista di Bullitt, ma la Paramount Pictures impose Peter Collinson.[2]

All'epoca la British Motor Corporation (la casa automobilistica produttrice delle tre Mini Cooper protagoniste del film) non intuì le possibilità commerciali che poteva offrire la pellicola, a differenza della FIAT: quando la casa italiana venne a conoscenza dell'opera contattò la produzione e le offrì la somma di 50.000 dollari per sostituire le tre Mini con tre 500 dotate di turbocompressore, rendendosi inoltre disponibile a fornire anche tutte le auto di altre marche di cui necessitavano per il film. La produzione di Un colpo all'italiana declinò l'offerta, motivando il rifiuto con il fatto che «il film era uno scontro tra noi, gli inglesi e loro, gli italiani, dovevamo dimostrare che noi eravamo intelligenti e loro sciocchi».[2]

Citazioni e riferimenti

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  Lo stesso argomento in dettaglio: The Italian Job (film 2003).

Nel 2003 la Paramount Pictures ha realizzato un remake del film, con il medesimo titolo originale, The Italian Job, diretto da F. Gary Gray e interpretato da Mark Wahlberg, Charlize Theron e Edward Norton. Il remake è sempre incentrato su uno spettacolare furto compiuto a bordo di automobili, ma vede protagoniste le nuove BMW Mini. Questo film sposta inoltre l'azione da Torino a Los Angeles, pur mantenendo una piccola location italiana con un iniziale colpo a Venezia.

  1. ^ (EN) The BFI 100, su britishpictures.com.
  2. ^ a b Un colpo all'italiana – Contenuti speciali. Paramount Home Entertainment, DVD-Video, 2004
  3. ^ Pick A Part That's New - Stereophonics
  4. ^ Spot Fiat Grande Punto (The Italian job remixed), su fctp.it, 2007.
  5. ^ (EN) The Italian Job remix for the Fiat Grande Punto, su carsplusmovies.com, 6 aprile 2008.
  6. ^ (EN) Lucy Waterlow, The 'Britalian' job: Team GB save the day as Mini celebrate London 2012 with homage to classic film, su dailymail.co.uk, 11 giugno 2012.

Voci correlate

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