Una voce nella notte

film del 2006 diretto da Patrick Stettner

Una voce nella notte (The Night Listener) è un film del 2006 diretto da Patrick Stettner, tratto dall'omonimo romanzo, semi autobiografico, di Armistead Maupin. Il film ha per protagonisti Robin Williams, Toni Collette e Rory Culkin.

Una voce nella notte
Robin Williams in una scena del film
Titolo originaleThe Night Listener
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2006
Durata91 min.
Generethriller, drammatico
RegiaPatrick Stettner
Soggettodall'omonimo romanzo di Armistead Maupin
SceneggiaturaArmistead Maupin, Terry Anderson, Patrick Stettner
Casa di produzioneHart-Sharp Entertainment, IFC Films
Distribuzione in italianoWarner Bros., Videa-CDE
FotografiaLisa Rinzler
MontaggioAndy Keir
MusichePeter Nashel
CostumiRoseann Milano
TruccoCheri Minns
SfondiRich Devine
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

«Ascolta la verità.»

Gabriel Noone è un noto romanziere di New York che da anni conduce un programma radiofonico notturno, in cui parla della sua vita. Lasciatosi da poco con il suo compagno Jess, Gabriel si trova nel cosiddetto "blocco dello scrittore". Inizia a leggere un libro, datogli da un amico editore, che è stato scritto da Pete Logand, un ragazzino di quattordici anni che racconta gli abusi sessuali subìti da parte dei suoi genitori e amici, e che lo hanno portato a contrarre l'AIDS a causa del quale ora vive sotto la custodia di un'assistente sociale di nome Donna. Poco dopo aver iniziato a leggere il libro, Gabriel viene chiamato da Pete e tra i due si instaura un rapporto d'amicizia, anche se per Gabriel il ragazzo potrebbe essere il figlio che non ha mai avuto. Le conversazioni al telefono diventano sempre più frequenti, a tal punto che Donna invita Gabriel nella sua casa in Wisconsin per trascorrere insieme le feste di Natale.

Gabriel parte, nonostante il parere contrario di Jess, che insinua che Donna e Pete abbiano la stessa voce e che quindi possano essere la stessa persona. Una spiegazione dello strano comportamento di Donna la dà un'amica di Gabriel, che gli parla della Sindrome di Münchhausen per procura, o di una sua variante nel caso Pete non esistesse.

Giunto nel paese dove Donna gli ha detto di recarsi, Gabriel non trova la casa bensì un negozio. Vi entra a chiedere informazioni, ma nessuno sembra disposto ad aiutarlo. Gli viene detto che la gente che arriva in quel paese lo fa per nascondersi. Trascorre la notte in un motel e, il giorno seguente, prende un caffè a una tavola calda dove trova una signora, affetta da cecità, che ha la voce simile a quella di Donna. Gabriel la segue e, in effetti, la sconosciuta non vedente si rivela essere proprio Donna, la quale, dopo essersi presentati, lo ospita in casa informandolo che Pete si trova in ospedale, a causa di una grave malattia ai polmoni.

Gabriel inizia a sospettare che i dubbi di Jess corrispondano a verità. Inizia così a perlustrare tutti gli ospedali della città di Madison, ma non trova ricoverato nessun paziente di nome Pete Logand. Si introduce quindi a casa di Donna, dove viene arrestato da un agente che lo tortura con un taser, credendolo uno degli aguzzini di Pete. Denuncia alla polizia i suoi sospetti nei confronti di Donna e, dopo essere stato rilasciato, incontra quest'ultima che gli rivela che il ragazzo è morto. Gabriel dice di aver ormai capito che Pete non sia mai esistito e Donna, angosciata dal fatto di non essere creduta, cerca di trascinarlo con sé sotto un camion, ma Gabriel riesce appena in tempo a evitare di venire travolto. Tornato a casa, Gabriel riceve delle telefonate mute e decide di commentare l'esperienza in diretta radiofonica. Terminata la trasmissione, Donna gli propone di recarsi in una stanza di motel, dove Gabriel trova un video di Pete come prova della sua esistenza e, poco dopo, riceve una telefonata da parte del ragazzo, che gli dice di essere in partenza e di trovarsi in aeroporto ad aspettare sua madre. Gabriel, tuttavia, intuisce che all'altro capo del telefono ci sia in realtà Donna e non Pete, quindi approfitta della conversazione per chiedere se ha subìto un trauma durante l'infanzia, come ha perso la vista e la provenienza della cicatrice che ha sul polso. Dopo aver ottenuto risposte vaghe ed inconcludenti, saluta la voce con la consapevolezza che si tratta di un addio.

Nella scena finale, Donna appare drasticamente cambiata nell'aspetto e si scopre che non sia affetta da cecità. Sta trattando con un'agente immobiliare l'acquisto urgente di una casa per sé e il presunto figlio molto malato, al quale hanno recentemente amputato una gamba. Con la sua storia, Donna suscita un'immediata compassione nell'agente immobiliare che la ascolta, caratteristica di chi è affetto dalla Sindrome di Münchhausen.

Accoglienza

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Il film ha guadagnato complessivamente 10.639.686 dollari.[1]

Premi e nomination

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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