Riunite tutte le squadre in un unico campionato federale, anche a Livorno si arriva ad un compromesso e a Livorno le due compagini cittadine, l'Unione Sportiva Livorno ed la Pro Livorno si fondono.
Fra i granata spicca il rientro di Mario Magnozzi e l'arrivo di Alfredo Pitto, astro nascente prodotto dalla "Pro".
Nel campionato di Prima Divisione di Lega Nord girone C il Livorno vincerà tutti gli undici incontri interni giocati al campo di Villa Chayes, tornando sei volte imbattuto dalle trasferte.
Con le ritrovate reti di Mario Magnozzi (14) e di Gino Jacoponi (9) la squadra livornese lotta fino all'ultima giornata per vincere il girone ed entrare nel girone finale, ma la sconfitta di Brescia all'ultima giornata la lascia con 30 punti in terza posizione.
La divisa è formata da una maglia amaranto che presenta tre strisce orizzontali, nell'ordine bianco-verde-bianco, con al centro lo stemma della città di Livorno.
^I fratelli Crivelli erano 3 (Alberto del 1883, Ettore e Giuseppe), ma in questa stagione risulta attivo e nominato arbitro federale a disposizione della Commissione Arbitri della Lega Nord solo Giuseppe. Alberto si era dichiarato inattivo almeno dal 1922 (aveva 39 anni) e ricopriva solo una carica federale.
Mario Di Luca, 1915-1933: gli anni ruggenti amaranto, Livorno, Debatte, 2005, pp. 20-23, ISBN8886705484.
Carlo Fontanelli, Paolo Nacarlo e Fabio Discalzi, Livornocento... un secolo di passione amaranto, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2015, pp. 18 e 287.
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