La Pro Vercelli, nonostante fosse stata indebolita dalle defezioni di Gustavo Gay (trasferitosi al Milan) e di Virginio Rosetta (che tentò di trasferirsi alla Juventus dando luogo al cosiddetto Caso Rosetta), riuscì comunque a concludere il girone di andata in vetta alla classifica.
Nel girone di ritorno, alcuni passi falsi anche con squadre in lotta per non retrocedere, le costarono la perdita della vetta a favore del Bologna (che poi avrebbe vinto il girone) e del Torino, terminando la stagione terza.
Ogni speranza di vincere il girone naufragò alla terzultima giornata allorquando i felsinei riuscirono nell'impresa di espugnare il campo di Vercelli inviolato in gare di campionato dal 1915.
^Formalmente tesserato della Pro Vercelli fino al 1924, ma di fatto trasferitosi alla Juventus nel 1923; si veda al riguardo: Caso Rosetta.
^Nessuno libro aveva fino ad adesso trascritto chi aveva arbitrato questa partita. Il nome dell'arbitro è stato pubblicato solo dal quotidiano cremonese "Cremona Nuova" sia domenica che martedì 8 ottobre 1923.
^Fonte: Fontanelli, p. 54 ("27' Ardissone, 58' Mattuteia, 63' Rosso, 77' Borello"). Per "La Gazzetta dello Sport" segnarono Rosso nel primo tempo e Ardissone, Borello e Mattuteia nella ripresa. Per "La Stampa" e "Il Telegrafo" segnarono nel primo tempo Rosso al 27' e Ardissone al 36' mentre nella ripresa segnarono Ardissone e Mattuteia.
Alex Tacchini, Paolo Sala e Bruno Casalino, Il grande libro della Pro Vercelli 1961-1998, volume 2, Vercelli, Grafica Santhiatese Editrice, 1998, pp. 179-188. (Il 1º volume 1892-1960 contiene i tabellini ed il 2º tutte le anagrafiche dei giocatori).
Carlo Fontanelli, Nove volte Genoa - I campionati italiani della stagione 1923-24, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., luglio 2000, p. 58.
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