Università di Birmingham

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L'Università di Birmingham (University of Birmingham oppure informalmente Birmingham University[1][2]) è un'università britannica con sede a Birmingham, nel Regno Unito. Ha ricevuto il suo royal charter, il riconoscimento regio, nel 1900 come successore della Scuola di Medicina di Birmingham (1825) e del Mason Science College (1875).[3] Birmingham fu la prima fra le università civiche ad ottenere il riconoscimento ufficiale e quindi lo status di università.[4]

University of Birmingham
Ubicazione
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
   Inghilterra (bandiera) Inghilterra
CittàBirmingham
Dati generali
Motto'Per Ardua Ad Alta'
Fondazione1900 - ottenuto lo status di Università con il Royal Charter
1825 - scuola medica (Medical School)
FondatoreJoseph Chamberlain
TipoPubblica
RettoreSir Dominic Cadbury
Studenti26 073 (2009)
ColoriBlu, Oro, Rosso
AffiliazioniRussell Group
Universitas 21
Universities UK
EUA
ACU
Mappa di localizzazione
Map
Sito web e Sito web

È un membro del prestigioso Russell Group delle università della ricerca e un membro e fa parte anche del network internazionale Universitas 21. I dati del Higher Education Funding Council for England (HEFCE) posizionano Birmingham fra le 12 istituzioni di élite in Inghilterra, mentre il The Daily Telegraph l'ha descritta come parte dell'inglese "Ivy League".[5]

La popolazione studentesca è composta da circa 16500 studenti diplomandi e 8000 diplomati e questo rende l'università la più grande della regione del West Midlands,[6] e undicesima rispetto all'intero Regno Unito.[7] Secondo i dati del luglio del 2006 l'università era la quarta più popolare nel Regno Unito rispetto al numero di domande di ingresso.[8] Nel 2010 Birmingham è stata classificata al decimo posto fra le più popolari università britanniche.

L'università ospita la sede del Barber Institute of Fine Arts, con lavori di Van Gogh, Picasso e Monet, del Lapworth Museum of Geology e ospita anche Joseph Chamberlain Memorial Clock Tower, che è una torre visibile da molte parti della città e la più alta fra le torri orologio al mondo.[9] La lista degli studenti eccellenti dell'università include il primo ministro britannico Neville Chamberlain ed undici premi Nobel.[10]

Football americano

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L'Università di Birmingham ha una squadra di football americano, i Birmingham Lions, che compete tanto nei campionati universitari quanto in quelli dedicati alle squadre di club e che ha vinto 4 titoli nazionali femminili.

  1. ^ (EN) Birmingham University student wins engineering award, su birmingham.gov.uk, Birmingham City Council, 27 marzo 2006. URL consultato l'11 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2008).
  2. ^ (EN) Student Life - Meeting the President, BBC News. URL consultato l'8 agosto 2008.
  3. ^ University of Birmingham: The Medical School, su medicine.bham.ac.uk. URL consultato l'11 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2008).
  4. ^ University guide 2020: University of Birmingham | Education | The Guardian, su theguardian.com, The Guardian, 8 giugno 2008. URL consultato l'11 giugno 2010.
  5. ^ Graeme Paton, Top students concentrated in just 12 elite universities, The Daily Telegraph, 13 luglio 2011. URL consultato il 12 agosto 2011.
  6. ^ (EN) Students, su about.bham.ac.uk. URL consultato il 15 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2009).
  7. ^ HESA Statistics - Higher Education numbers 2008/2009
  8. ^ Campus tour booklet (PDF), su studyhere.bham.ac.uk, University of Birmingham. URL consultato il 9 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2009).
  9. ^ 25 tallest clock towers/government structures/palaces (PDF), su ctbuh.org, Council on Tall Buildings and Urban Habitat, gennaio 2008. URL consultato il 9 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2008).
  10. ^ Our Nobel Prize winners, su birmingham.ac.uk, University of Birmingham. URL consultato il 5 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2018).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN126086580 · ISNI (EN0000 0004 1936 7486 · BAV 494/50436 · LCCN (ENn80069075 · GND (DE40138-9 · BNF (FRcb11868041f (data) · J9U (ENHE987007269219305171 · NDL (ENJA00743404