Urania (nave oceanografica)

nave oceanografica

La nave oceanografica Urania è stata una nave del Consiglio Nazionale delle Ricerche destinata alle analisi e alle ricerche geologiche, chimiche e radiologiche.[1]

Urania
Descrizione generale
TipoNave oceanografica
Classe100 A. 1.1. nav.s. st. I.L.
ProprietàSO.PRO.MAR. spa - Napoli
Identificazione275R.I.
CantiereCantiere Mario Morini, Ancona
Impostazione30 novembre 1990
Varo1992
Entrata in servizio2001
Ammodernamento2015
Caratteristiche generali
Dislocamentoa pieno carico: 900 t
Lunghezza61,2 m
Larghezza11,1 m
Pescaggio3,10 - 3,60 m
Propulsionedue motori diesel da 1000 KW con due eliche a passo variabile e 1 elica prodiera da 220 KW
Velocità14,5 nodi (26,85 km/h)
Autonomia45 giorni
Equipaggio36
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L'imbarcazione era inclusa fra le grandi infrastrutture del Consiglio nazionale delle ricerche, insieme alla Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide sul monte Everest, il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA)[2], il laboratorio del Monte Cimone, la Base Scientifica in Antartide e la Base scientifica del CNR in Artico.[3]

Prima nave da ricerca multidisciplinare progettata in Italia, l'Urania è stata consegnata al CNR nell'aprile 1992. Considerata tra le migliori navi da ricerca oceanografica a disposizione della comunità scientifica internazionale,[4] la nave oceanografica Urania veniva impiegata mediamente per oltre 330 giornate operative all'anno.[5] Nei primi 20 anni di attività sono state condotte oltre 300 le campagne oceanografiche.[6]

 
Nave Urania nell'aprile 2015

Nell'aprile 2015, presso il porto di Livorno la nave è stata tagliata a metà in due tronconi per allungarne lo scafo, che è passato da 61 a 67 metri al fine di ospitare altri spazi di ricerca.[7] Il 25 agosto dello stesso anno, mentre la nave Urania si trovava ancora nel bacino di galleggiamento "Mediterraneo" nel porto di Livorno per riparazioni, è avvenuto un incidente sul lavoro che causato la morte di un operaio e il ferimento dei restanti 11 membri dell'equipaggio.[8] L'imbarcazione è rimasta sottoposta a sequestro giudiziario fino al marzo 2017,[9], mentre nel luglio 2018 ne è stata annunciata la demolizione,[10] conclusasi nel successivo mese di settembre.

Nel febbraio 2019, in occasione del terzo congresso dei geologi marini ospitato presso la sede del CNR a Roma, è stato lanciato l'appello per l'acquisizione di una nuova nave oceanografica italiana.[11][12]

  1. ^ La nave oceanografica Urania, su Consiglio nazionale delle ricerche. URL consultato il 5 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2019).
  2. ^ Il laboratorio aereo per ricerche ambientali (LARA) è installato a bordo dell'aereo CASA C-212-200 (Matricola I-MAFE) operato dalla Compagnia Generale Ripreseaeree spa
  3. ^ Grandi strutture, su cnr.it. URL consultato il 5 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2019).
  4. ^ Mancano navi oceanografiche, a rischio lavoro dei geologi marini, in Corriere di Siena, 21 febbraio 2019. URL consultato il 5 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
  5. ^ sito0Sopromar, su sopromar.it. URL consultato il 5 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2019).
  6. ^ URANIA - 20 anni, su CNR web tv.
  7. ^ “Urania”, adesso la nave è più lunga di sei metri, in Il Tirreno, 24 aprile 2015.
  8. ^ Tragedia in porto, la nave Urania affonda: un morto e dodici feriti, uno è grave, in Il tirreno, 25 agosto 2015.
  9. ^ Livorno, Bacino galleggiante in attesa dell'accertamento del tribunale, in Corriere Marittimo, 29 giugno 2017.
  10. ^ Demolizione della nave Urania, per tre anni "prigioniera" del bacino di carenaggio di Livorno, in Corriere Marittimo, 7 luglio 2018.
  11. ^ Fabio Pozzo, Il Cnr chiede all’Italia una nuova nave oceanografica, in La Stampa, 25 febbraio 2019.
  12. ^ Manca una nave oceanografica, si apre convegno dei geologi marini, su Askanews, 21 febbraio 2019.

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