Utah Saints
Gli Utah Saints sono un gruppo dance originario di Leeds in Inghilterra formato da Jez Willis e Tim Garbutt.
Utah Saints | |
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Paese d'origine | Inghilterra |
Genere | Musica house[1] Dance[1] |
Periodo di attività musicale | 1990 – in attività |
Etichetta | London, Echo |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Sito ufficiale | |
Storia
modificaI componenti del gruppo si conobbero mentre facevano i produttori e i DJ per il Nightclub Mix a Harrogate nei primi anni 1990.[2] Ebbero inizialmente successo nelle classifiche con il singolo What Can You Do For Me, Something Good e Believe In Me, in questi tre brani sono stati utilizzati rispettivamente campionamenti vocali di Gwen Guthrie,[2] Kate Bush[3] e The Human League[4] (in What Can You Do For Me è presente anche un campionamento degli Eurythmics).[5] Gli Utah Saints poi si allontanarono dall'utilizzo di voci campionate con singoli come I Want You e I Still Think Of You (la voce è solo di Jez Willis).[senza fonte] Tre canzoni degli Utah Saints, Hands Up, Techknowledgy e Sick, sono contenute nella colonna sonora del videogioco Carmageddon TDR2000.
Dopo il loro album di debutto, l'omonimo Utah Saints, e un ulteriore singolo Ohio, gli Utah Saints sembrarono scomparsi per diversi anni, anche se erano ancora impegnati a fare remix per una vasta gamma di artisti, tra cui Blondie, The Human League, Hawkwind, Simple Minds, James, Annie Lennox[2] e the Osmonds e produssero tra l'altro la colonna sonora del film Mortal Kombat nel 1995. Durante questo periodo, hanno registrato un album che doveva essere chiamato Wired World, ma non fu mai pubblicato,[6][7] e realizzato una manciata di brani, che non sono mai usciti, con titoli come Star, Train e Rock .
Durante la loro carriera, i due artisti intrapresero iniziative soliste: Tim andò in tour in America con gli Orbital, Moby e Aphex Twin,[8] mentre Jez Willis ha condotto una rubrica la domenica notte su una radio dance dello Yorkshire[senza fonte].
Stile musicale
modificaDescritti come, "la prima vera house band da stadio" dal musicista Bill Drummond,[9] gli Utah Saints riprendono campionamenti da brani pop e rock accostandovi un ritmo ballabile.[10] Sebbene la loro musica sia difficilmente collocabile in un genere particolare, Il loro sound è stato paragonato agli Underworld, ai Fluke, The KLF, e anche ai Ministry o ai Nine Inch Nails.[senza fonte]
Discografia
modificaAlbum
modifica- 1992 – Utah Saints #10 UK
- 2000 – Two
- 2008 – Freshtraxxx Vol 3 (mix album)
Singoli ed EP
modifica- 1991 – What Can You Do For Me (con campionamento di There Must Be an Angel (Playing with My Heart) degli Eurythmics[5] e Ain't Nothin' Goin' on But the Rent di Gwen Guthrie)[2] #10 UK
- 1992 – Something Good (con campionamento di Cloudbusting di Kate Bush)[3] #4 UK
- 1993 – Believe in Me (con campionamento di Love Action (I Believe in Love) di The Human League,[4] You Gave Me Love di Crown Heights Affair e Do Ya Wanna Funk? di Sylvester James) #8 UK
- 1993 – I Want You (con campionamento di War Ensemble di Slayer) #25 UK
- 1994 – I Still Think of You #32 UK
- 1995 – Ohio (con campionamento di Fire degli Ohio Players e Somebody Else's Guy di Jocelyn Brown) #42 UK
- 2000 – Love Song (con campionamento di Pick Up the Pieces degli Average White Band) #37 UK
- 2000 – Funky Music (Sho Nuff Turns Me On) (con Edwin Starr) #23 UK
- 2000 – Power To the Beats (con Chuck D) e campionamento di Enter Sandman dei Metallica)
- 2001 – Lost Vagueness (con Chrissie Hynde)
- 2008 – Something Good '08 #8 UK
- 2009 – Football Season Is Over Remix per l'album Suicide Season: Cut Up dei Bring Me the Horizon
Note
modifica- ^ a b (EN) Loopmasters - Utah Saints, su loopmasters.com. URL consultato il 10 luglio 2016.
- ^ a b c d James Masterton, Top 40 Annual 2012, Second Google Play Edition, 2012, [1].
- ^ a b (EN) WhoSampleWho: Utah Saints/Something Good - Kate Bush/Cloudbursting, su whosampled.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ a b (EN) WhoSampleWho: Utah Saints/Believe in Me - The Human League/Love Action (I Believe in Love), su whosampled.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ a b (EN) WhoSampleWho: Utah Saints/What Can You Do for Me - Eurythmics/I Need You, su whosampled.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ (EN) Utah Saints, su chaoscontrol.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ (EN) Hot Chip, Sugarbeat, Cabaret Voltaire, Edinburgh, 25 May (NEW VERSION), su theskinny.co.uk. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ (EN) Utah Saints Interview, su timeoutdubai.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ (EN) Me in my studio: Utah Saints, su musicradar.com. URL consultato l'11 aprile 2016.
- ^ Scaruffi: Utah Saints, su scaruffi.com. URL consultato il 10 luglio 2016.
Collegamenti esterni
modifica- Utah Saints - Topic (canale), su YouTube.
- (EN) Utah Saints, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Utah Saints, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Utah Saints, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) UtahSaints, su SoundCloud.
- (EN) Utah Saints, su Genius.com.
- (EN) Utah Saints, su Billboard.
- (EN) Utah Saints Biography, su mtv.com. URL consultato l'11 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 130322055 · ISNI (EN) 0000 0001 0660 4727 · LCCN (EN) n2002076019 · GND (DE) 10298944-8 · BNF (FR) cb13943752v (data) |
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