Utente:Claudio Gioseffi/Sandbox 49
Sito del Museo diocesano
Il Piviale dei Pappagalli dal trono all'altare Mercoledì 17 dicembre alle ore 17,30 sarà inaugurata in Museo Diocesano un'importante esposizione che vede protagonista una preziosa manifattura tessile ivi conservata: il Piviale detto "dei pappagalli". Si tratta di un tessuto di provenienza siciliana realizzato nel secondo quarto del XIII secolo e qui giunto, secondo tradizione, per dono di Luigi IX di Francia al vescovo Bartolomeo da Breganze, domenicano fondatore della chiesa di Santa Corona a Vicenza. Accanto a questo straordinario manufatto artistico saranno esposti altri tessuti di medesima provenienza e sempre ascrivibili al Duecento, opere che raramente si vedono esposte nei nostri Musei. Ad arricchire il percorso si potranno osservare documenti manoscritti e testi antichi che ricordano le vicende del grande vescovo ed alcune testimonianze pittoriche e ad incisione che raccontano la persistenza del tema iconografico del pappagallo nella cultura figurativa cristiana. BREVI, MOSTRE Il Piviale dei Pappagalli dal trono all’altare (Vicenza, Museo Diocesano)
http://storiedellarte.com/2014/12/il-piviale-dei-pappagalli-dal-trono-allaltare.html DEBORA TOSATO · 16 dicembre 2014
Vicenza, Museo Diocesano, Il Piviale dei Pappagalli (particolare), sciamito, XIII secolo © Museo Diocesano di Vicenza La mostra intitolata Il Piviale dei Pappagalli dal trono all’altare, che sarà inaugurata il 17 dicembre 2014 al Museo Diocesano di Vicenza, offre l’opportunità di valorizzare al meglio il raro paramento tessile, appartenente alla raccolta di opere d’arte visibili al museo. In questa occasione saranno inoltre esposti altri tessuti del tredicesimo secolo, documenti manoscritti, testi antichi con pitture e incisioni che documentano la fortuna del tema iconografico del pappagallo nella cultura figurativa cristiana. Per un approfondimento, si rinvia ad un significativo contributo di Chiara Rigoni, qui riprodotto integralmente (Chiara Rigoni, Dal XIII al XIX secolo, in Museo Diocesano di Vicenza. Guida breve, Vicenza 2005, p. 46).
Il Piviale detto “dei Pappagalli” Immagine: 1418745151_full-2.jpeg
Donato nel 1259 da Luigi IX di Francia al beato Bartolomeo da Breganze, insieme ad un frammento della vera croce e ad una spina della corona di Cristo, il prezioso Piviale detto “dei Pappagalli” venne portato a Vicenza l’anno seguente in occasione dell’ingresso in città del beato Bartolomeo in qualità di vescovo. Dato in dono alla chiesa domenicana di Santa Corona con la venerata reliquia della sacra Spina, custodita in un magnifico reliquiario trecentesco, il piviale costituisce uno degli esemplari tessili più antichi del Veneto. La veste liturgica probabilmente venne ricavata da un mantello di uso profano, come suggerisce il motivo dei pappagalli, espressione di una simbologia regale. Il tessuto di fondo è uno sciamito, un genere tessile prodotto originariamente in Medio Oriente e diffuso nell’area mediterranea soggetta all’Iran. A questo ambito culturale rimanda anche il repertorio iconografico del ricamo con coppie affrontate di pappagalli, motivi geometrici e infiorescenze stilizzate. Riferito a manifattura siciliana, il piviale si data al secondo quarto del Duecento per le affinità tecniche e iconografiche con la pianeta di papa Bonifacio VIII del Duomo di Anagni. Lo scudo ricamato è stato aggiunto in epoca posteriore, tra il XIV e il XV secolo.
Il Piviale dei Pappagalli dal trono all’altare Museo Diocesano di Vicenza (18 dicembre 2014 – 12 aprile 2015)
Orari di apertura: 10–13 e 14–18 (lunedì chiuso) Per ulteriori informazioni si rinvia al sito del museo
http://www.vicenza.com/eventi-a-vicenza-e-provincia/il-piviale-dei-pappagalli
IL PIVIALE DEI PAPPAGALLI dal trono all’altare
Venerdì 17 dicembre inaugura la mostra “Il Piviale dei pappagalli: dal trono all’altare”, esposizione promossa dal Museo Diocesano di Vicenza in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il sostegno di Fondazione Giuseppe Roi. Al centro dell’esposizione è il prezioso Piviale dei pappagalli, sciamito rarissimo ascrivibile al secondo quarto del XIII secolo e proveniente dagli opifici imperiali di Palermo. Tale produzione siciliana è stata riconfermata dalle recenti indagini conoscitive portate a termine dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze su un lembo di stoffa residuo dello stesso Piviale, indagini rese possibili da un accordo di collaborazione esistente tra l’Opificio e la Fondazione Giuseppe Roi. Il brano tessile, ritrovato fortunosamente dal direttore del Museo Diocesano mons. Francesco Gasparini, è stato analizzato dal punto di vista iconografico, della tecnica esecutiva, delle indagini diagnostiche e dell’intervento di conservazione. In mostra, il Piviale dei pappagalli è posto a confronto con alcuni sciamiti del XIII secolo che hanno in comune l’iconografia dei pappagalli, considerato uccello paradisiaco, e la tecnica del ricamo. Sono esposti il manto di san Parisio, tessuto del XIII secolo proveniente dal Museo Diocesano di Treviso, e la Federa di un cuscino dalla Basilica dei Frari a Venezia, ascrivibile al medesimo periodo. Accanto a queste importanti manifatture duecentesche fanno da cornice manoscritti e testi a stampa che ripercorrono la vicenda del beato Bartolomeo da Breganze, vescovo che secondo la tradizione avrebbe ricevuto in dono il Piviale dal re Luigi IX di Francia. Incisioni antiche, nei cui contenuti iconografici compare il pappagallo, corredano infine la mostra nell’intento di approfondire i molteplici significati simbolici legati al pappagallo. Una mostra che cura in particolare l’aspetto didattico: un importante apparato didascalico accompagna lo spettatore nella visita con ricostruzioni grafiche dei decori tessili duecenteschi. È stato, inoltre, redatto un catalogo scientifico (Casa Editrice Biblos), prima pubblicazione organica sul Piviale dei pappagalli, sulla sua storia, sulle vicende legate alla devozione con nuovi e interessanti approfondimenti che hanno lo scopo di evidenziare il legame fra la presenza del Piviale a Vicenza e le figure di Federico II e Ezzelino da Romano.
L’inaugurazione è fissata per VENERDI’ 17 DICEMBRE alle ore 17,30 presso il Salone d’Onore del Palazzo delle Opere Sociali. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 12 aprile 2015.