Utente:Cristiano64/Prove/C
Rappresentazione delle guerre marcomanniche
modificaIn architettura e scultura
modificaMarco Aurelio dispose, inoltre, che sempre nel foro di Traiano venissero innalzate statue in ricordo dei generali che per lui combatterono durante le guerre contro le popolazioni del nord.[1]
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Ritratto di Marco Aurelio, morto il 17 marzo del 180.
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Ritratto di Lucio Vero, fratello di Marco, scomparso agli inizi del 169.
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Ritratto di Commodo, che succedette al padre Marco nel 180 e regnò fino al capodanno del 192 (oggi conservato nel Museo Chiaramonti).
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Tiberio Claudio Pompeiano (al centro dell'immagine), genero di Marco (sposò infatti Annia Aurelia Galeria Lucilla nel 169) dopo la scomparsa prematura di Lucio Vero.
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Ritratto di generale di epoca antonina (Pergamonmuseum di Berlino).
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Ritratto di generale dell'epoca delle guerre marcomanniche (epoca di Marco Aurelio e/o Commodo);
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Altro ritratto di epoca Antonina.
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Altro ritratto di epoca Antonina.
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Ritratto di generale di epoca antonina (Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo).
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Ritratto dell'epoca di Marco Aurelio (Metropolitan Museum of Art di New York).
Oltre a queste statue, numerosi furono i sarcofagi dell'epoca che raccontarono le gesta dei migliori generali dell'epoca impegnati nelle guerre lungo il limes danubiano.
A testimonianza di queste guerre fu fatta erigere dal Senato (o dal figlio Commodo) una colonna colchide che ne celebrasse le imperese militari (sull'esempio di quella di Traiano) e la cui costruzione fu realizzata in un periodo, attualmente discusso dagli studiosi moderni, compreso tra il 176 ed il 192.
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Vista dettagliata ad alta risoluzione
A Marco Aurelio fu inoltre tributato il trionfo nel foro romano nel dicembre del 176 ed a lui dedicata una statua equestre, oggi conservata nei Musei Capitolini a Roma.
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La copia in piazza del Campidoglio a Roma.
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La copia del Marco Aurelio in piazza del Campidoglio
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Vi è da aggiungere che a noi sono pervenuti un ciclo di dodici rilievi (otto reimpiegati sull'arco di Costantino, tre conservati nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini e un ultimo, scomparso, di cui resta un frammento oggi a Copenaghen). I rilievi furono probabilmente scolpiti in due riprese, tra il 173 ed il 176.[4]
In ogni caso il medesimo soggetto dei 12 pannelli, che raccontano le imprese militari di Marco Aurelio durante le guerre marcomanniche e la presenza fissa, alle spalle dell'imperatore, di un personaggio indicato come il genero e, per un certo periodo, successore in pectore di Marco Aurelio, Tiberio Claudio Pompeiano, farebbe propendere per un'origine comune dei rilievi.[5]
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Captivi (Arco di Costantino)
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Rex datus (Arco di Costantino)
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Marco compie un sacrificio prima della campagna militare contro i barbari del nord (Musei Capitolini)
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Pannello che raffigura Marco Aurelio con due barbari (Musei Capitolini)
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Marco Aurelio in Trionfo (Musei Capitolini)
Note
modifica- ^ Historia Augusta, Marcus Aurelius philosophus, 22.7-8.
- ^ AE 1963, 52.
- ^ a b Cassio Dione, Storia romana, 73, 8.
- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreF.Coarelli, 2008, p.42-44
- ^ Bianchi Bandinelli - Torelli, cit., Arte romana scheda 142.