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Alceo Poltronieri

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Alceo Poltronieri, nato a Bagnolo San Vito di Mantova il 22 settembre 1924 e morto a Bagnolo San Vito il 16 agosto 1995, è stato un pittore, poeta e scrittore italiano. Le sue opere sono state esposte in numerose personali e collettive in Italia e all'estero. Alcune sue opere fanno parte di collezioni permanenti di importanti musei, come il Museo Nazionale delle Arti Naives "Cesare Zavattini"[1] di Luzzara (RE).

 
Alceo Poltronieri, Senza titolo, 1976

Biografia

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Alceo Poltronieri si unisce ancora giovanissimo alla Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, combattendo nelle forze partigiane.

Nel 1950 le acque del fiume Po inghiottono le due sorelle Maria e Bianca, lasciandogli una profonda ferita psicologica, che influenzerà pesantemente la sua espressione artistica.

Dai tardi anni Cinquanta in poi inizia la ricerca di un proprio stile espressivo artistico esplorando le arti figurative, la scrittura e la musica. A partire dagli anni Settanta decide di dedicarsi a tempo pieno alla sua espressività artistica. Nonostante nei primi anni della sua carriera artistica venisse inquadrato nella corrente Naif, le sue opere sono difficilmente identificabili in classificazioni o movimenti.

Le sue opere pittoriche raccolgono presto una notevole notorietà, prima nella sua città di origine e poi attraverso mostre e manifestazioni artistiche in territorio nazionale e all'estero.

Verso la fine degli anni Ottanta decide di ritirarsi in una abitazione rurale nel suo paese natale, Bagnolo San Vito, dove nell'agosto del 1995 decide di morire.[2]

A partire dai tardi anni Cinquanta, Alceo Poltronieri inizia un suo percorso artistico che lo porta a sondare i territori del disegno, del collage (le opere di questo periodo testimoniano il suo spirito irriverente e provocatore), dell'arte astratta e del ritratto. Dai primi anni Settanta prende forma quello stile personale che ripercorrerà in varie stagioni, ciascuna delle quali contraddistinta da un segno pittorico particolare ma sempre su un tracciato di figure umane in pose plastiche e incorniciate da architetture classiche, paesaggi stilizzati, alternati da figure di animali fantastici reiterati in sequenze seriali.

Il critico d'arte Renzo Margonari, in un testo pubblicato nel Bollettino dei naïfs n.18-19 del dicembre 1961, rende testimonianza per la prima volta pubblicamente dell'arte di Alceo Poltronieri, inserendolo nella corrente dell'arte naïf (in quel periodo nel suo massimo fulgore e diffusione grazie al successo delle opere di Antonio Ligabue).

Quasi tutti i naif sono in qualche modo fantastici e fabulisti. Forse loro malgrado. La forma espressiva che adottano e che li costringe a stravolgere l'ordine usuale delle cose, ad immergerle in quella atmosfera attonita e incantata che è uno dei pochi elementi a tutti comune, produce, per usare un termine fotografico, un “viraggio” delle loro immagini colorandole di sogno. Ben pochi sono coloro che sfuggono a questa condizione poetica cosicché molti naif italiani potrebbero tranquillamente figurare nelle antologie surrealiste, come del resto avviene per alcuni nomi di fama internazionale. Tra i maggiormente dotati in questo senso è certamente Alceo Poltronieri, un uomo dalla complessa storia esistenziale che pesa, sia come filosofia di vita che come macerazione dell'esperienza umana. Sconfitta, dolore e tradimento fanno parte di questa storia. (Renzo Margonari [3], 1973).

Varie sue opere iniziano ad essere raccolte ed esposte presso il Museo Nazionale delle Arti Naïves di Luzzara (Reggio Emilia)[1]. I quadri di Poltronieri iniziano a diffondersi e ad essere apprezzati localmente e, successivamente, anche fuori dal territorio in cui vive. Successivamente lo stesso Renzo Margonari smentisce la classificazione naïf per lo stile di Alceo Poltronieri, ritenuta limitante se non per il suo comune orizzonte culturale (Margonari, 1991). Secondo l'artista e critico Roberto Pedrazzoli

Nelle opere di Alceo si realizzava una apparente impossibile osmosi di situazioni che sono nello stesso tempo una cosa e anche il suo contrario. Ed è questo gioco di contrasti che, nella impossibilità di dare una convincente collocazione stilistica, lascia aperto l'interesse per l'arte di Alceo Poltronieri (Roberto Pedrazzoli [4], 2008).

Nell'arte di Alceo Poltronieri si ritrovano un po' tutte le etichette che gli sono state attribuite, pur tuttavia al di fuori dalle convenzioni da esse imposte.

Principali Mostre

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  • 1971 - Premio Nazionale Dei Naifs. V Rassegna
  • 1975 - Galleria Il Grappolo, Sesto San Giovanni (Milano)
  • 1975 - Galleria Teatro Minimo, Mantova
  • 1975 - Galeria Altana, Hamburg, Germany
  • 1976 - Galleria Benedetti, Legnago (Verona)
  • 1984 - Biennale d'Arte, Reggiolo (Reggio Emilia)
  • 1986 - Galleria Einaudi, Mantova
  • 1988 - Galleria Prisma, Verona
  • 1991 - Museo Nazionale delle Arti Naïves - Luzzara (Reggio Emilia)
  • 1991 - Centro Culturale Ponti sul Mincio (Mantova)
  • 1991 - Convento di San Rocco, Carpi (Modena)
  • 1997 - Libreria Nautilus, Mantova
  • 1998 - 2004 - Aregola d'arte, Mantova
  • 2008 - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Gazoldo degli Ippoliti (Mantova)
  • 2015 - Galleria Arianna Sartori, Mantova[5]
  • 2015 - Galleria 1Stile, Mantova
  • 2020 - M.A.D. Mantova
  • Alceo Poltronieri, Poesie, Mantova 1997

Opere di Alceo Poltronieri sono presenti anche in numerose collettive di artisti italiani del Novecento, in particolare più opere sono state esposte presso la mostra "Arte a Mantova 1950-1999", antologica dei più significativi artisti mantovani del secondo Novecento. Una selezione di sue opere è parte della collezione permanente del Museo Nazionale delle Arti Naives di Luzzara (RE)[6]

  1. ^ a b Museo nazionale delle arti naives "Cesare Zavattini", su beniculturali.it.
  2. ^ Alberto Facchini (a cura di), Il mondo di un artista (profilo biografico), su Alceo Poltronieri, ritratto di un artista.
  3. ^ Alceo Poltronieri, un libero sognatore, su alceopoltronieri.it.
  4. ^ Roberto Pedrazzoli, Alceo Poltronieri, a cura di Renzo Margonari, Catalogo della mostra antologica presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova) 20 aprile - 11 maggio 2008, 2008, p. 6.
  5. ^ Alceo Poltronieri 1995-2015: 20 anni dopo, su ilpensieroartistico.net.
  6. ^ Museo Nazionale delle Arti Naives di Luzzara (RE), su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it.

Bibliografia

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  • Catalogo del Premio Nazionale Dei Naifs. V Rassegna[1]
  • M. De Micheli-R. Margonari, I naifs italiani, Parma 1972,  pp.  300-305
  • R. Margonari, Alceo Poltronieri: un libero pensatore, in Naif, Editrice La Nazionale, Parma 1973
  • R. Margonari, Naifs?, Parma 1974, pp. 34, 44, 58, 62
  • L. Blinl-W. Carlino, Naifs italiani oggi, Milano 1974, pp. 494-495
  • C. Ballarino, prefazione al catalogo della mostra personale alla galleria "Benedetti",  Legnago 1976
  • Poltronieri a New York, in "Gazzetta di Mantova", 23 ottobre 1976
  • G. Milanetto, Arte naive, arte diversa?, tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, anno accademico 1974-1975, p. 149-156
  • Itinerari naifs, Bologna 1975, pp.226-229
  • R. Margonarl, Antologia dei naifs italiani, Casalino editore, Como, 1979, pp. 87-88
  • H. T. Flemming, Ein Naiver aus Italien, in The Welt, 21 luglio 1982
  • F. Sessi, Poltronieri: oltre il naif, in "Gazzetta di Mantova", 11 gennaio 1987
  • R. Margonari, prefazione al catalogo della mostra personale alla galleria "Prisma", Verona, marzo 1988
  • R. De Grada, Premio naif a Luzzara: tradizione e novità, prefazione al Catalogo del Premio nazionale delle arti naives "C. Zavattini", XXIII rassegna, Luzzara,  dicembre-febbraio 1989/90
  • L. Bortolon, nota critica pubblicata nel catalogo del Premio nazionale delle arti naives "C. Zavattini", XXIV rassegna, Luzzara, dicembre-febbraio 1990/91
  • G. Cavicchioli, L'angelo dai boccoli attorti, prefazione al catalogo della mostra antologica a Luzzara (RE), Ponti sul Mincio (MN) e Carpi (MO), 1991
  • R. Margonari, L'istinto metafisico di Alceo Poltronieri, saggio incluso nel catalogo della mostra antologica a Luzzara (RE), Ponti sul Mincio (MN) e Carpi (MO), 1991
  • Renata Casarin, in “Arte a Mantova 1950-1999”, Publi Paolini, 2000
  • R. Pedrazzoli, prefazione al catalogo della mostra antologica presso il Museo d'arte moderna e contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), 2008
  • R. Margonari, Distinto per istinto: Poltronieri neoprimitivo concettuale, saggio incluso nel catalogo della mostra antologica presso il Museo d'arte moderna e contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), 2008

Voci correlate

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