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Fiordispina Lauri (Spoleto, XVI secolo)
modificaQuando nel 1877 il professor Achille Sansi, storico delle vicende spoletine, ebbe l’incarico di riordinare la toponomastica della città, pensò a Fiordispina Lauri come modello di fedeltà coniugale e le intitolò la via che su tre lati gira intorno al seicentesco palazzo Mauri, oggi sede della Biblioteca Comunale.
Biografia
modificaFiordispina Lauri (Spoleto, XVI secolo)
Quando nel 1877 il professor Achille Sansi, storico delle vicende spoletine, ebbe l’incarico di riordinare la toponomastica della città, pensò a Fiordispina Lauri come modello di fedeltà coniugale e le intitolò la via che su tre lati gira intorno al seicentesco palazzo Mauri, oggi sede della Biblioteca Comunale.
Primi anni
modificaFiordispina Lauri ovvero il coraggio delle donne di Paola Spinelli
Fiordispina Lauri è una figura borderline tra l’invenzione narrativa e la storia locale e se le sue vicende sono datate all’epoca della Controriforma; la sua fortuna come personaggio letterario risale alla seconda metà del XIX sec. quando, fatta l’Italia, si pose il problema del recupero della storia locale per individuare modelli morali da offrire ai giovani all’interno di un percorso educativo completamente laico in contrapposizione alla tradizionale pedagogia gesuitica o bigotta. Fiordispina visse a Spoleto in un’epoca in cui alla donna erano richieste doti come la fedeltà, la sottomissione, l’umiltà, l’osservanza religiosa e alle bambine si insegnavano le virtù domestiche e il ricamo, non certo l’uso delle armi. Lei, tuttavia, si trovò a spezzare questi schemi mostrando grande coraggio e determinazione. Fiordispina era la sposa di Filolauro Lauri un giovane nobile, gentile e innamorato; si era trattato di un matrimonio d’amore, cosa assai rara per quei tempi. Gli sposi abitavano in vaita Palazzo (le vaite erano i rioni in cui era divisa la città di Spoleto), tra la Rocca e la piazza del Mercato. Il nobile Antonluigi Migliorelli si invaghì di Fiordispina e, nonostante fosse da lei costantemente respinto, non perdeva occasione per insidiarla. La spiava di continuo per comparire ogni volta che il marito si allontanava, sempre senza risultato. Il Migliorelli pensò allora di liberarsi del marito per avere campo libero e una sera avvenne la tragedia. La notte era tiepida e Filolauro era uscito con gli amici fuori Borgo San Matteo sotto una splendida luna piena. Fiordispina, rimasta in casa, si era addormentata. A un tratto fu svegliata da un grido, riconobbe la voce di Filolauro, corse alla finestra e vide il Migliorelli che minacciava con la spada il suo sposo. Si precipitò in strada appena in tempo per scorgere a terra il marito ferito che stava per ricevere il colpo fatale. Senza esitare Fiordispina prese una lancia, la scagliò con tutte la sua forze contro il Migliorelli e lo colpì mortalmente al petto. Le guardie del Governatore arrestarono lei e il marito e li condussero alla Rocca, Fiordispina subì la tortura della corda, ma non parlò. Solo quando sentì che Filolauro veniva sottoposto allo stesso supplizio, Fiordispina confessò che lei, lei sola era colpevole, che aveva ucciso il Migliorelli per salvare la vita del marito. La gente di Spoleto cominciò ad affluire alla Rocca chiedendo la grazia e la liberazione di Fiordispina, c’era il il rischio di una sommossa popolare, ma per fortuna lo stesso padre del giovane ucciso si recò dal governatore, riconobbe le colpe del figlio e perdonò Fiordispina che poté tornare a casa insieme al marito. Fonti: Marina Antonini, Fiordespina Lauri un’eroina popolare nella Spoleto del ‘500, edizioni Era Nuova, 2004. http://www.myspoleto.it/citta/strade/Via-delle-cantoncelle.html http://www.comunespoleto.gov.it/la-citta/monumenti/palazzo-mauri-e-mosaico-del-vi-secolo/ http://books.google.it/books?id=huadPRbMVbYC&pg=PA16&lpg=PA16&dq=fiordespina+lauri&source=bl&ots=A3RMun_exV&sig=Nc8fg89f_bDlxUm2vG9CCkQFjKM&hl=it&sa=X&ei=mE3eU_m-LrHn7Aa6m4GgCQ&ved=0CDAQ6AEwBDgK#v=onepage&q=fiordespina%20lauri&f=false