Utente:PaoloVellecco/Sandbox
LA CIPOLLA DA SEME
Clima e terreno adatti alla cipolla
modificaLa Cipolla da seme è una pianta molto resistente al freddo, anche se soffre di una forte escursione climatica. I terreni più adatti alla coltivazione della cipolla sono quei tipi di terreni arieggiati e poco compatti, con un pH tra 6 e 7, nei terreni argillosi e asfittici invece trova non poche difficoltà. Teme i ristagni idrici che sono la causa di marciume e malattie. Per la coltivazione è fondamentale effettuare delle buone lavorazioni in pre-semina, non occorre una lavorazione profonda se il terreno è ben drenato, ma è essenziale che la terra non sia compatta.
Concimazione
modificaLa cipolla è una pianta poco esigente per quanto riguarda le sostanze nutritive, bisogna sapere infatti che non ama i terreni troppo ricchi di sostanza nutritiva oppure concimati troppo in prossimità della semina. E’ bene quindi evitare concimazioni prima della messa a dimora della cipolla, ma bensì qualche mese prima della semina.
Semina delle cipolle
modificaLa semina delle cipolle da seme parte da una precedente raccolta della cipolla vera e propria che effettuano altri produttori di cipolle. Una volta raccolte le cipolle, vengono consegnate ai produttori di cipolla da seme che si occuperanno della coltivazione. La messa a dimora delle cipolle è un operazione molto semplice che viene effettuata tra settembre e ottobre. Per la semina della cipolla si può utilizzare o una piantatrice con degli operatori oppure una seminatrice automatica che andrà a mettere il bulbo a dimora automaticamente. Per quanto riguarda il sesto d’impianto le cipolle si coltivano in file distanti 40-50cm tra loro in modo da consentire il passaggio della trattrice durante le varie operazioni post-semina nelle fila e nell’interfila invece bisogna lasciare 20cm tra una pianta e l’altra in modo da consentire lo sviluppo della cipolla nello spazio, inoltre è necessario lasciare delle strade che consentano di poter effettuare i trattamenti fitosanitari anche quando la pianta sia abbastanza sviluppata (non c’è una distanza specifica da lasciare fra una strada e l’altra, l’importante e ricoprile la totalità di cipolle a destra e sinistra delle strade in base alle dimensioni degli attrezzi che si hanno a disposizione). Una volta effettuata la semina se il bulbo non è stato ricoperto per intero dalla terra è opportuno un primo intervento manuale di rincanzatura sulle fila.
Sarchiatura e controllo delle erbacce
modificaLa sarchiatura è un operazione molto importante per il controllo delle erbe infestanti. Dal momento che la cipolla non ricopre molto il terreno circostante è molto facile che entri in competizione con delle erbe infestanti. Una buona manutenzione quindi non può che portare un notevole vantaggio per quanto riguarda l’ottimo sviluppo della pianta. Per ottenere un ottimo risultato alla raccolta è necessario andare in campo a zappettare le erbacce almeno 3 volte durante l’intero ciclo. La sarchiatura è un operazione molto vantaggiosa perché ha come risultato finale la rimozione delle erbacce in mezzo alle fila e l’ossigenazione del terreno effettuando una minima lavorazione, anche se per rimuovere le erbacce in prossimità della pianta sarà necessario comunque l’intervento di un operatore. Per effettuare la sarchiatura però bisogna introdurre una trattrice con sarchiatrice all’interno delle fila e ciò significa che quest’operazione può essere svolta meccanicamente fino a quando lo sviluppo della cipolla non è eccessivo, ma una volta che le cipolle raggiungono delle dimensioni abbastanza importanti non si potrà più andare con la trattrice ma bisognerà lavorare completamente a mano.
Malattie della cipolla
modificaBisogna fare molta attenzione alla coltivazione della cipolla perché possono esserci delle malattie che possono distruggere la pianta. La malattia più frequente è la peronospora, si tratta di una patologia fungina che si riconosce osservando le foglie diventare grigiastre, poi ingiallire e infine seccarsi. Un’altra malattia è la botrite della cipolla che attacca i tessuti fogliari giovani della cipolla, causando infezioni sull’intera superficie delle foglia. Le foglie colpite presentano delle piccole macchie chiare e le piante colpite muoiono precocemente. Le radici della pianta possono invece soffrire di marciume radicale dovuto a un ristagno idrico, è necessario quindi prestare molta attenzione nel dosare le irrigazioni.
Raccolta delle cipolle
modificaLa raccolta delle cipolle avviene nella fine di luglio, il tipo di raccolta è manuale e viene effettuata da numerosi operatori che manualmente muniti di coltelli o cesoie da giardinaggio vanno ad asportare la parte culminante della cipolla dove è situata l’infiorescenza lasciando però circa 15cm di stelo. L’infiorescenza viene riposta in dei tini di plastica che una volta pieni verranno svuotati in un rimorchio collegato alla trattrice, quest’ultima porterà le infiorescenze nel luogo precedentemente preparato con della paglia messa atterra e dei teli, dove le infiorescenze resteranno ad essiccare per almeno 15 giorni.
Essiccazione e mietitrebbiatura delle infiorescenze
modificaLe infiorescenze una volta portate sui teli dalla trattrice necessitano di essere stese sugli stessi per essiccare. Affinché l’essiccazione avvenga nel modo ottimale e non marciscano le infiorescenze bisogna rivoltare le cipolle sul telo almeno due volte al giorno, in modo da consentire un ottima essiccazione anche per le cipolle che si trovano sotto. Quando le cipolle sono essiccate totalmente può avvenire la mietitrebbiatura che avviene con un’apposita mietitrebbia a postazione fissa munita di coclea con tramoggia. L’operatore andrà ad inserire le infiorescenze essiccate nella tramoggia che porterà il tutto alla mietitrebbiatrice che andrà a separare i semi dagli scarti. I semi verranno riposti in dei grandi sacchi da 5-6 quintali e gli scarti verranno espulsi dalla mietitrebbia, questi ultimi volendo possono essere interrati.
Note
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Bibliografia
modifica- Fausto Gorini, La coltivazione della cipolla, Bologna, Edizioni agricole, 1981, ISBN 8820609304.