Utente:Peppos/Sandbox8
Società Sportiva Juve Stabia spa Calcio ![]() | |
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Le vespe, I gialloblù, I Stabiesi | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Vespa |
Inno | Sono con te Juve Stabia Gaetano Santaniello |
Dati societari | |
Città | File:Castellammare di Stabia-Stemma.png Castellammare di Stabia |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1907 |
Rifondazione | 1933 |
Rifondazione | 1953 |
Rifondazione | 2002 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Stadio Romeo Menti (7.642[1] posti) |
Sito web | www.ssjuvestabia.it |
Palmarès | |
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Titoli nazionali | 1 Campionati di Serie C 2 Campionati di Serie C2 5 Campionati di Serie D |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro 1 Coppe Italia Serie D |
Si invita a seguire il modello di voce |
La Società Sportiva Juve Stabia, abbreviata in Juve Stabia, è la principale società calcistica di Castellammare di Stabia (NA). Milita in Serie B. Fondata nel 1907 su iniziativa dei fratelli Romano e Pauzano Weiss con il nome di Stabia Sporting Club.
Il simbolo del club è la vespa, mentre i colori sociali sono il giallo e il blu. Gioca le partite interne allo stadio Romeo Menti, inaugurato nel 1984.
Storia
modificaLa storia calcistica di Castellammare di Stabia inizia nel 1907, quando i fratelli Romano e Pauzano Weiss fondano lo Stabia Sporting Club, ad oggi ancora il club calcistico più antico della Campania, con colori sociali giallo e blu. Tuttavia, la cronaca ha registrato poco di quei primi anni, visto che lo sport non riempiva ancora le pagine dei giornali.
Le prime notizie su una gara di calcio dello Stabia si hanno il 12 febbraio 1911, quando il quotidiano Il Mattino riporta la vittoria per 3-0 dello Stabia sulla squadra di Torre Annunziata, lo S.F.A.
Il 1º febbraio 1914 viene inaugurato il nuovo stadio di Castellammare con un'amichevole contro la terza squadra (Naples III sui giornali) del Naples Foot-Ball & Cricket Club, che finirà 0-0. Poco dopo avviene anche il primo incontro internazionale, contro gli inglesi del Black Prince, che travolgono le vespe per 11-1.
Arriva infine la prestigiosa amichevole contro il Naples Foot-Ball & Cricket Club, che, pur schierando gli allievi, espugna Castellammare di Stabia per 1-0 con un gol di Montorsi.
Nel 1916, lo Stabia si iscrive alla Terza Categoria, dove arriva alle semifinali (durante la guerra, sospesi i campionati ufficiali, non si lottava per la promozione in categoria superiore), eliminato con un netto 5-1 dal Savoia, compagine di Torre Annunziata.[2]
Con la fine della prima guerra mondiale, lo Stabia cambia proprietà, acquistato dall'Avvocato Vincenzo Bonifacio, che rifonda la squadra con l'obiettivo di scalare le classifiche: l'amichevole con gli inglesi del War Lion finisce 6-0 a favore degli stabiesi.
Nel 1919 nasce lo Sport Club War, che appena un anno dopo si fonde con lo Stabia Sporting Club, entra ufficialmente nella F.I.G.C. e viene inserito e nella Lega Sud.
Nel 1921 arriva la promozione in Prima Categoria, conquistata con una vittoria esterna sul campo del Portici. Nel 1924, il campo dello Stabia viene soprannominato “caienna” per la sua inviolabilità. Dopo una serie di buoni piazzamenti nel periodo pre-bellico e post-bellico, lo Stabia prova la scalata alle classifiche nella seconda metà degli anni quaranta.
Nel 1945, la squadra vince il Campionato campano grazie anche alle prestazioni di Romeo Menti, colui al quale è intitolato lo stadio di Castellammare di Stabia.
La promozione in serie B e la nuova discesa: Quest'anno o mai più!
modificaConquistata la Serie C nel 1947-1948, tre anni dopo lo Stabia arriva primo in Serie C, seppur a pari punti con il Foggia. I giornali locali spingono sul carattere dell'impresa, tra cui lo stesso il Mattino, che titola Quest'anno o mai più![3]. Il 17 giugno 1951, nello spareggio giocato a Firenze, lo Stabia si impone per 2-0 con una doppietta di Cereseto e guadagna la storica promozione in Serie B.
Nella Serie B 1951-1952 ci sono squadre di indubbio valore, tra cui la Roma, e lo Stabia non riesce a compiere il miracolo salvezza chiudendo ultimo in classifica e lascia la B dopo solo un anno. L'anno successivo le cose vanno ancora peggio: 16º posto e nuova retrocessione, stavolta in Serie D.
Il periodo difficile degli anni settanta e ottanta
modificaDue anni dopo la retrocessione in Serie C2, arriva quella in Interregionale. Sono anni diffici per la Juve Stabia, che alterna campionati di Serie C2 a campionati di Serie D con promozioni e ulteriori retrocessioni, causate da continui periodi di crisi economiche.
È così che in questi anni entra in scena la figura ormai quasi mitica di Nicola Colonna, stabiese doc, che riuscì a tenere in vita una società che sembrava avviata al fallimento. Il suo grande merito è quello in particolare di aver sempre trovato dei collaboratori che finanziassero la causa della Juve Stabia, spronandoli e convincendoli ad investire nella società. Il suo ultimo gesto di affetto nei confronti delle vespe fu l'organizzare, sul finire del 2007, la festa del Centenario della Juve Stabia, per poi venire a mancare a causa di un improvviso malore pochissimi giorni dopo[4].
L'era di Roberto Fiore e gli spareggi Serie B
modificaNella stagione 1990-91 rileva la società un imprenditore locale, Roberto Fiore. Così che, nello stesso anno, le vespe danno il definitivo addio all'Interregionale, e puntano decise al ritorno in Serie C1. Il primo anno, un po' critico, viene raddrizzato dall'arrivo in panchina di Luis Vinicio che traghetta le vespe alla salvezza dopo lo spareggio con il Cerveteri, poi salvatosi dopo play-out con Valdagno e Teramo Calcio.
Riconquistata la Serie C1, le vespe provano subito il salto in B, e nella stagione 1993-94 arriva la sconfitta nella finale dei play-off allo stadio San Paolo di Napoli contro la Salernitana. Pochi anni dopo, stagione 1998-99, ci riprova arrivando di nuovo in finale play-off, ma stavolta è il Savoia allo stadio Partenio di Avellino a sconfiggere la Juve Stabia per 2 a 0.
Retrocede in serie C2 l'anno successivo e al termine della stagione 2000-01, sconvolta da una spaventosa crisi economica, la Juve Stabia non viene ammessa al campionato 2001-02
La rinascita ed il ritorno in Serie C1
modificaPer la stagione successiva arriva l'mprenditore Paolo D'Arco, che prima acquista il titolo del Comprensorio Nola e poi cambia la denominazione in Comprensorio Stabia. Così, partecipa al campionato di serie D e alla fine del campionato la squadra riesce a classificarsi alla nona posizione nonostante qualche difficoltà iniziale. All'inizio della stagione 2003-2004 riprende la denominazione di S.S. Juve Stabia. Viene costruita una vera e propria corazzata dal direttore sportivo Nicola Pannone, che la porta ad avere la meglio sul Potenza, vincendo così il campionato e conquistando la promozione diretta in Serie C2, e vincendo anche la Coppa Italia di Serie D nello stesso anno. Ritornata in Serie C2 la Juve Stabia rinforza ulteriormente la propria rosa, poiché l'obbiettivo e la Serie C1. Alla fine del girone di ritorno la Juve Stabia giunge per un punto seconda alle spalle del Manfredonia e ai play-off viene eliminata dalla Cavese. Grazie alla mancata iscrizione di varie società delle serie superiori, nell'estate 2005 la Juve Stabia viene ripescata e così approda in Serie C1 dopo cinque anni dall'ultima partecipazione. Nella stagione 2005-2006, con una Serie C1 arricchita dalla presenza di squadre come Napoli, che verrà battuto 3-1 al Romeo Menti di Castellammare di Stabia nello storico derby campano[5] e Perugia, la Juve Stabia chiude penultima, ma ai playout ottiene la salvezza battendo l'Acireale in casa e pareggiando poi in Sicilia. Nella stagione 2006-2007, la Juve Stabia si alterna tra la zona playoff ed il 7º posto, uscendo dalla zona alta solo a due giornate dalla fine, complice una sconfitta contro la Sambenedettese. Nella stagione 2007-2008 la Juve Stabia giunge al 15º posto nel campionato di serie C1 girone B. Ma si salva ai play-out grazie alla vittoria in casa del Lanciano per 1 a 0 e al pareggio a reti bianche disputato a Castellammare di Stabia.
Il cambio di dirigenza e la retrocessione in Seconda divisione
modificaNella stagione 2008-2009 è iscritta alla Lega Pro Prima Divisione girone B, nuova denominazione della vecchia serie C1.
Con la nuova società, capitanata dai presidenti Franco Manniello e Franco Giglio, quest'ultimo ex presidente del Sorrento Calcio, la squadra capitanata da Massimo Rastelli inizia un campionato con aspirazioni di vertice. L'avvio, però, non è dei migliori. Infatti dopo una sconfitta esterna contro il Foggia, viene esonerato il tecnico Maurizio Costantini per far posto a Massimo Morgia. Alla quartultima partita del girone di andata il tecnico si dimetterà, e il suo posto verrà occupato da Dario Bonetti, con l'obiettivo di puntare in alto con una squadra sicuramente attrezzata per arrivare ai vertici alti della categoria. Ma anche il nuovo tecnico viene esonerato, facendo tornare i panchina Maurizio Costantini, che farà il suo nuovo esordio in uno Stadio Romeo Menti completamente messo a nuovo il 15 marzo 2009, nel derby di ritorno Juve Stabia-Cavese, perso per un gol. Si va così ai play out contro il Lanciano. La gara di andata viene disputata il 31 maggio 2009 a Castellammare di Stabia, dove la squadra campana si impone con un secco 2-1.
La gara di ritorno, invece, viene disputata il 7 giugno 2009 a Lanciano, dove la Juve Stabia viene sconfitta 0-1, e a causa di questo risultato retrocede sfortunatamente in Lega Pro Seconda Divisione, categoria nella quale resterà solo un anno, vincendo il campionato ed ottenendo l'immediata promozione.
2009-2011: Dalla Seconda Divisione alla Serie B
modificaNella stagione 2009-2010 la Juve Stabia, alleste una vera e propria corazzata per la categoria, puntando alla promozione diretta. Dopo un innizio non molto esaltante, le vespe trascinate dal loro capitano Marco Capparella e dai due bomber Vicentin e lo stabiese Gianluca De Angelis (16 goal stagionali) riescono a concludere il girone d'andata primi in classifica. Nel mercato invernale da registrare il clamoroso addio di capitan Capparella, che viene rimpiazzato da Nazzareno Tarantino. Complice qualche clamorosa sconfitta la Juve Stabia perde la vetta della classifica a favore del Catanzaro e arriva allo scontro diretto con un distacco di 3 punti. Davanti a 6.000 spettatori(record stagionale) le vespe si impongono per 1 a 0, grazie alla realizzazione di Ottobre che è lesto a concludere una pessima respinta del portiere avversario, su un'insidiosa punizione di Moretti, agguantando nuovamente la vetta della classifica. Alla penultima giornata, grazie al successo ai danni sul Cassino per 2-0 ed al contemporaneo pareggio per 1-1 fra Catanzaro e Brindisi, la Juve Stabia conquista nuovamente la promozione diretta in Lega Pro Prima Divisione.
Nella stagione 2010-2011 la squadra viene creata per poter disputare un campionato da tranquilla salvezza. In panchina viene chiamato Piero Braglia, scelta determinante per il successo finale, ed arrivano molti calciatori giovani, accompagnati da alcuni giocatori più anziani, esperti della categoria. La stagione parte male per le vespe, nelle prime due giornate, esse si trovano con 0 punti in classifica, dopo aver perso in casa del Cosenza, e al Menti per 2 reti a 0 contro il Foligno. La Juve Stabia non demorde e si riscatta la partita successiva vincendo con il Barletta per 2 reti a o, da questa partita la Juve Stabia non si ferma più. Alla quinta giornata batte per 5 reti a 0 il Siracusa in casa, si impone per 3 reti a 2 sull'Atletico Roma, pareggia contro la capolista Nocerina e il 12 dicembre al termine del girone d'andata, grazie alla vittoria del derby per 2 a 1 contro il Benevento, si stravolgono tutte le aspettative. La Juve Stabia con i suoi 27 punti è al quinto posto in zona play off. In tutto il girone di ritorno si alterna tra le varie posizioni play off. Da ricordare la vittoria esterna contro la Nocerina per 2 a 1, proprio nella giornata in cui i molossi dovevano festeggiare le promozione diretta in cadetteria. Successivamente vince ad aprile la Coppa Italia Lega Pro per la prima volta, battendo in finale il Carpi (che in semifinale aveva eliminato la Nocerina) nel doppio confronto.[6] Al termine dell'ultima giornata di campionato (pareggio al Ciro Vigorito di Benevento per 1 a 1) la Juve Stabia partecipa ai play-off da quinta e affronta proprio la squadra sannita. In casa davanti a 10.000 spettatori riesce ad imporsi per una rete a zero grazie alla rete di Molinari e al ritorno riesce a strappare il biglietto per la finale grazie alla realizzazione di Nazzareno Tarantino su calcio di rigore, assegnato per un fallo commesso ai danni di Mezavilla. In finale affronta l'Atletico Roma, l'andata allo Stadio Menti di Castellammare di Stabia, giocata davanti a 13.000 spettatori (tutto esaurito), vede la squadra capitolina sciorinare una prestazione maiuscola, complice qualche dubbia decisione arbitrale, ma la partita ternima 0 a 0. La Juve Stabia nella gara di ritorno allo Stadio Flaminio cambia completamente marcia, e mette sotto la squadra della capitale andando più volte vicina al goal con Giorgio Corona. Poco prima della fine del primo tempo accade ciò che non ti aspetti, calcio d'angolo la difesa dell'atletico spazza, ma Molinari calcia un bolide al volo che termina la sua corsa in rete. Nella ripresa la musica non cambia, e l'unica accasione per la squadra capitolina è un gran tiro di Mazzeo dalla distanza che sfiora l'incrocio dei pali. La Juve Stabia al 43' del secondo tempo chiude la pratica in contropiede: Ciotola innesca Nazzareno Tarantino, che fa fuori due avversari e serve il bomber Giorgio Corona, che a tu per tu con il portiere non sbaglia il goal decisivo. Al triplice fischio finale le vespe tornano in Serie B a sessant'anni dall'ultima volta.[7]
2011-2012: Il ritorno in Serie B
modificaDopo la storica promozione, la Juve Stabia, conferma in panchina Piero Braglia. La squadra inizia a rinforzarsi, per affrontare al meglio il campionato, con gli acquisti di Cristiano Biraghi[8][8] (in prestito dall'Inter), Savio Nsereko[8], Andrea Seculin[9] e Francesco Di Tacchio[10] in prestito dalla Fiorentina, Ivano Baldanzeddu in prestito dall'Empoli[11], Simone Zaza[12] in prestito dalla Sampdoria, il prestito di Alessio De Bode[13] dal Genoa, il prolungamento del prestito di Simone Colombi e l'ingaggio sempre in prestito di Matteo Scozzarella[14] entrambi dall'Atalanta[15] e gli acquisti a titolo definitivo di Horacio Erpen[10], Guido Davì[13][16], Tomas Danilevičius e Antonio Zito[8]. Il 29 luglio 2011 la Commissione Disciplinare, a causa del ritardo dei pagamenti IRPEF, ha inflitto ai gialloblè un punto di penalizzazione da scontarsi nella stagione sportiva 2011/12[17].
Cronistoria
modificaCronistoria della Società Sportiva Juve Stabia | |
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Divisioni Inferiori Sud.
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Primo turno di Coppa Italia.
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Lo stemma
modificaIl secondo stemma della Juve Stabia, nel 1933, era costituito da un ovale con un'ape sulla sinistra e un pallone da calcio sulla destra contornato dalle iniziali della denominazione di allora della società stabiese: "A.C." (Associazione Calcio Stabia), il tutto su sfondo celeste. Fu lo stemma della società stabiese per ventidue anni: infatti, poco dopo, il club uno stemma di forma trapeziodale con al centro una vespa in possesso di uno scettro, in alto a sinistra le iniziali S.S. e in basso il nome Juve Stabia su sfondo giallo e corona esterna di colore blu con la scritta Castellammare di Stabia posta in alto.
Sponsor ufficiali e fornitori tecnici
modificaElenco degli sponsor tecnici e ufficiali della Società Sportiva Juve Stabia.
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La sede
modificaSi riporta di seguito l'elenco delle sedi ufficiali utilizzate dalla Società Sportiva Juve Stabia nel corso della sua storia[20].
- 1984 via Giuseppe Cosenza, 283
Presidenti e allenatori
modificaSi riporta di seguito l'elenco dei presidenti, degli allenatori e dei direttori tecnici della Società Sportiva Juve Stabia dalla fondazione del club ad oggi.
Presidenti
modificaAllenatori
modifica{{finestra |logo= |border=1px |col1=yellow |col2=white |col3=blue |titolo=Gli allenatori della S.S. Juve Stabia|contenuto=
- 1991-1992 Giovanni Improta, Luis Vinicio
- 1992-1993 [[Piero Cucchcone
- 1994-1995 Mario Zurlini
- 1995-1996 Viviano Guida
- 1996-1997 Viviano Guida, Rosario Rivellino
- 1997-1998 Enzo Ferrari, Pasquale Casale
- 1998-1999 Roberto Chiancone, Giuliano Zoratti
- 1999-2000 Salvatore Di Somma, Fausto Silipo
- 2000-2001 Raffaele Panariello
- 2001-2002 -
- 2002-2004 Pino Raffaele
- 2004-2005 Nello Di Costanzo
- 2005-2006 Salvatore Vullo, Pino Raffaele, Salvatore Di Somma
- 2006-2007 Ezio Capuano
- 2007-2008 Giuseppe Rigoli, Ezio Capuano, Agostino Esposito, Maurizio Costantini
- 2008-2009 Maurizio Costantini, Massimo Morgia, Agostino Esposito, Dario Bonetti, Maurizio Costantini
- 2009-2010 Massimo Rastelli
- 2010- oggi Piero Braglia
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Organigramma
modificaRosa 2011-2012
modificaRosa e numerazione aggiornate al 12 settembre 2011[21].
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Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.
Staff tecnico
modificaDal sito internet ufficiale della società[22].
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Organigramma societario
modificaDal sito internet ufficiale della società[23].
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Settore giovanile
modificaDal sito internet ufficiale della società[24].
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Palmarès
modificaCompetizioni nazionali
modificaCompetizioni giovanili
modificaBerretti
modificaTifoseria
modificaIl calcio è sempre stato un evento sportivo molto seguito nella città di Castellammare di Stabia. La tifoseria della Juve Stabia si è sempre contraddistinta per l'attaccamento alla squadra e per le notevoli coreografie. Come stile di tifo è paragonabile a quello sudamericano, caldo e passionale: numerosi i cori, le canzoni ed i colori. Da sottolineare la sempre massiccia presenza sugli spalti dei tifosi, anche in categorie inferiori.
Gemellaggi
modificaIl rapporto di fratellanza con il Siracusa nacque nel campionato 1978-1979 in Serie C2 quando il calciatore stabiese Nicola De Simone, in forza al Siracusa, fu colpito al volto in un'azione di gioco e cadde esanime a terra. Fu subito ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli ma dopo diciassette giorni si spense. Da allora il tifo aretuseo e quello stabiese si sono uniti in "SiraStabia"[25] nel ricordo del calciatore e ancora oggi i sentimenti di rispetto e fratellanza sono ancora presenti nel rapporto tra le due tifoserie[26]. I gialloblè hanno molti rapporti di amicizia, e le squadre interessate sono: Casertana, Perugia, Zwickau, Taranto, Sora, Giugliano, Giulianova, Matera e Battipagliese.
Rivalità
modificaLa rivalità con la Nocerina nacque il 21 gennaio 1929 quando i rossoneri sconfissero per 2 a 1 i gialloblè, e i giornalisti stabiesi li soprannominarono molossi perché avevano addentato e mai mollato le caviglie avversarie e per aver dominato per 90 minuti[27]. Da allora la rivalità è proseguita fino ad arrivare ai giorni nostri. Altre rivalità sono con il Sorrento, il Benevento, il Barletta, il Crotone, la Salernitana, la Reggina, il Potenza, e anche con Paganese, Turris, Frosinone, Savoia, Brescia, Foggia e Avellino[28].
I derby
modificaI derby che caratterizzano i gialloblè sono:
Società affiliate
modificaLa cessione in prestito di Alessio De Bode ai gialloblè e la cessione del giovane Antonio Cammarota al Genoa hanno creato uno stretto rapporto di collaborazione tra la società. Infatti questo accordo prevede il diritto di prelazione da parte della società genovese sui calciatori del settore giovanile stabiese.
Campionati nazionali
modificaCategoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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B |
2 | 1951-1952 | 2011-2012 |
C |
44 | 1926-1927 | 2010-2011 |
D |
29 | 1955-1956 | 2003-2004 |
In 74 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale nella Seconda Divisione Sud (C), compresi 4 tornei del Direttorio Meridionale (C) e 11 tornei di Serie C2. Sono escluse la stagione 1930-1931, le annate dal 1933 al 1937, dal 1943 al 1945, e dal 1953 al 1955, e le stagioni 1958-1959 e 2001-2002, nelle quali la Juve Stabia ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano o fu inattiva.
Note
modifica- ^ Lo stadio
- ^ Dal libro Savoia storia e leggenda - dall'Oncino al Giraud di Calvelli, Lucibelli e Schettino - Stampa Democratica '95 Editrice - stampato a Gragnano (NA), dicembre 2000 che pubblica la notizia della gara giocata il 7 dicembre 1916 pubblicata dal giornale campano "La Tromba" (Napoli, Biblioteca Universitaria).
- ^ Juve Stabia - La storia, su juvestabia.info. URL consultato il 13 settembre 2011.
- ^ Morto lo storico dirigente delle vespe, Nicola Colonna
- ^ Finale: Juve Stabia - Napoli 3-1
- ^ Coppa Italia Lega Pro, la Juve Stabia vince il trofeo
- ^ Finale 1^ Div Lega Pro - Atl Roma-Juve Stabia 0-2, le vespe tornano in B dopo 60 anni! Calcionapoli24.it
- ^ a b c d Calcio mercato : due rinnovi e quattro acquisti in casa gialloblè
- ^ UFFICIALE: Seculin alla Juve Stabia
- ^ a b Altri due colpi di mercato : Erpen e Di Tacchio
- ^ UFFICIALE: Juve Stabia, firma anche Baldanzeddu
- ^ Calcio mercato : tesserato l’attaccante Zaza
- ^ a b Concluse altre due operazioni di calcio mercato
- ^ UFFICIALE: Scozzarella alla Juve Stabia
- ^ UFFICIALE: Colombi è della Juve Stabia
- ^ UFFICIALE: Davi alla Juve Stabia
- ^ http://www.stabia1907.it/centenario/modules.php?name=News&file=article&sid=5552 JUVE STABIA PENALIZZATA DI 1 PUNTO
- ^ Su "Il Littoriale" risultati e prossimi turni vedi la Terza giornata del 29 marzo 1934
- ^ Juve Stabia, è Bonavita il nuovo main sponsor
- ^ Contatti
- ^ Rosa Giocatori Ssjuvestabia.it
- ^ Staff Tecnico
- ^ Organigramma
- ^ Settore giovanile
- ^ COME SIRASTABIA...NESSUNO MAI!!
- ^ Siracusa-Juve Stabia, gemellaggio da oltre trent'anni, su calcionapoletano.it. URL consultato il 22-05-2011.
- ^ PERCHE I NOCERINI VENGONO CHIAMATI "MOLOSSI"
- ^ Gemellaggi e Rivalità
- ^ Nocerina: il derby del “San Francesco” è della Juve Stabia
Bibliografia
modifica- 1907-1993 Una leggenda in gialloblé, a cura di Giuseppe Mercatelli, Eidos Nicola Longobardi Editore, Castellammare di Stabia, 1993.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale della Juve Stabia
- (DE, EN, IT) Peppos/Sandbox8, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Peppos/Sandbox8, su Calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Italia - SS Juve Stabia - Soccerway