Utente:Silviatranquilli1994/Sandbox

Template:Refimprove Template:Translation sidebar La traduzione di seconda mano è la traduzione di una traduzione.[1] Si basa sulla versione tradotta di un testo, o su più versioni del testo originale o dell’ultimo testo. Ad esempio, se un testo in arabo viene tradotto in portoghese attraverso l’inglese si tratta di una traduzione di seconda mano.

La traduzione di seconda mano è una realtà di scambi culturali di lunga data, specialmente di scambi tra comunità geograficamente, culturalmente e linguisticamente molto lontane tra loro (e.g. per esempio la traduzione dal cinese al portoghese) oppure tra le cosiddette lingue minoritarie (ad esempio il catalano, il ceco, il danese, etc). Questo tipo di attività rimane una pratica traduttiva ancora molto usata in vari campi della società attuale, ad esempio nella traduzione audiovisiva, nella traduzione assistita dal computer e nella traduzione letteraria, nella localizzazione, o nell' di comunità e di conferenza interpretazione.Attualmente, il suo impiego è spesso legato al concetto di globalizzazione o all’operato delle organizzazioni internazionali, in cui un gran numero di lingue di lavoro spesso implicano la manipolazione dei documenti attraverso l’impiego della cosiddette lingue franche altre lingue usate nella mediazione.

Nel campo della Traduttologia e studi traduttivi la traduzione di seconda mano, spesso indicata con l’abbreviazione “IT” o “ITr”, è anche conosciuta con gli aggettivi di “doppia, intermedia, mediata, mista, nevralgica, trasmessa oppure traduzione di seconda, terza mano etc”. Le traduzione di seconda mano sono spesso chiamate ritraduzioni,[2][3] ma questo termine viene impiegato più frequentemente per descrivere traduzioni multiple dello stesso testo di partenza in una sola lingua d'arrivo.[4][5] La traduzione di seconda mano è l’opposto della traduzione diretta, la quale è una traduzione fatta direttamente dal testo di partenza, senza l’impiego di un testo che funga da “mediatore”.

Esempi di traduzione di seconda mano

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Fino agli anni 90, i classici della letteratura russa erano stati tradotti in portoghese europeo solo attraverso il francese piuttosto che direttamente dal russo (ad esempio la taduzione del 1959 di José Saramagodel romanzo Anna Kareninadi Leo Tolstoj che avvenne attraverso il francese).[6]

Un altro esempio esplicito è la prima traduzione in russo de Le mille e una notte, dal mondo arabo, ad opera di Alexey Filatov tra il 1763 e il 1771. Questa traduzione si basava su una precedente traduzione di Antoine Galland del 1717. Più avanti, le traduzioni verso il russo si basavano su edizioni europee. Ad esempio, la traduzione di Yulia Doppelmayr (1889-1890) si basava sul testo di Galland e la traduzione ad opera di Lyudmila Shelgunova (1894) si basava su una traduzione inglese di Edward William Lane (1838-1840).[7]

Nella serie televisiva Breaking Bad (2010, Breaking Bad (2010, S3E3), il personaggio di Tortuga parla spagnolo. I sottotitoli polacchi (fansubs) sono tradotti dai sottotitoli in inglese.[8]

Nella traduzione di testi religiosi

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A cavallo tra il 1142 e il 1143 è stata effettuata una traduzione diretta del Corano in latino e molte traduzioni di seconda mano nelle lingue volgari europee poi si sono rifatte a quel modello.[9]

La Bibbia inglese (c. 1385)tradotta sotto la supervisione di John Wycliffe usava la Vulgata latina come testo di mediazione. La Vulgata deriva dalla Bibbia di San Girolamo (c. 400), che è a sua volta una traduzione latina di alcune mediazioni di fonti greche.[10]

 
English indirect translation of Bible (c. 1385), overseen by John Wycliffe, used the Latin Vulgate as its source text.

Nell' interpretazione (interpretazione in relais)

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Quando un delegato della conferenza parla danese e deve essere interpretato in inglese e ceco, laddove non sia disponibile l'interprete danese-ceco, la traduzione ceca può essere resa tramite la mediazione con l'inglese. . La traduzione differita era comune anche negli ex paesi sovietici , veniva utilizzato il russo come lingua di mediazione.[senza fonte]

Le diverse posizioni nei confronti della traduzione di seconda mano

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La traduzione di seconda mano è malvista per diversi motivi. È spesso considerata una copia scadente di una copia, in cui, come nella fotocopiatura, con ogni passaggio del processo si ha una perdita di dettagli.[11] Tra gli esempi più evidenti di questa posizione critica nei confronti della traduzione di seconda mano si può citare la raccomandazione dell' UNESCO del 1976 che sostiene che la traduzione di seconda mano dovrebbe essere usata "solo dove assolutamente necessario" "; inoltre viene visto malamente il fatto che sia spesso velata, cioè non esplicitamente presentata come tale.[12]

Tuttavia, la ricerca ha dimostrato che il ricorso alla traduzione di seconda mano può anche portare a dei risultati positivi. Se non fosse stato per questa pratica infatti, alcune opere letterarie provenienti da culture periferiche o distanti dalla propria, non si sarebbero diffuse in altre lingue e di conseguenza non sarebbero state consacrate come classici della letteratura mondiale (o, perlomeno, la loro consacrazione si sarebbe verificata più tardi).[13][14] ). Basti considerare, ad esempio, come è stato accolto dai lettori portoghesi il vincitore giapponese del premio Nobel, Yasunari Kawabata o del suo connazionale Haruki Murakami: se le loro opere non fossero state tradotte indirettamente, il pubblico portoghese del ventunesimo secolo sarebbe stato impossibilitato a leggerle. La traduzione di seconda mano può quindi essere il mezzo più efficiente, e talvolta l'unico, di inclusione per le opere culturali provenienti da culture periferiche o distanti dalla propria. In secondo luogo, si ritiene sia redditizio per le agenzie di traduzione e per gli stessi clienti, poiché permette di abbassare le spese di traduzione (è spesso meno costoso della traduzione diretta da una lingua minore). ). In terzo luogo, riduce al minimo il rischio che la traduzione letteraria venga rifiutata dagli editori che hanno familiarità con la versione intermedia. Infine, si sostiene che alcune agenzie di traduzione preferiscono addirittura ricorrere a una versione intermedia in una lingua più diffusa e nota per produrre una traduzione da una cultura distante, poiché aumenta le possibilità di soddisfare le aspettative del lettore o del cliente (come suggerito da uno studio in corso).[15]

Voci correlate

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  1. ^ Gambier, Yves. 1994. "La retraduction, retour et détour." Meta: Journal des traducteurs 39 (3):413. doi: 10.7202/002799ar
  2. ^ Bauer, Wolfgang. 1999. "The Role of Intermediate Languages in Translations from Chinese into German." In De l’un au multiple. Traductions du chinois vers les langues européennes. Translations from Chinese to European Languages, edited by Viviane Alleton and Michael Lackner, 19–32. Paris: Éditions de la Maison des Sciences de l’Homme.
  3. ^ Gambier, Yves. 1994. "La retraduction, retour et détour." Meta: Journal des traducteurs 39 (3):413. doi: 10.7202/002799ar.
  4. ^ Koskinen, Kaisa, and Outi Paloposki. 2010. "Retranslation." In Handbook of Translation Studies, eds. Yves Gambier and Luc van Doorslaer, 294–298. Amsterdam: John Benjamins.
  5. ^ Kaisa Koskinen and Outi Paloposki (2015) ’Anxieties of influence. The voice of the first translator in retranslation’. Target 27:1. Special issue on voice in translation, eds. Alexandra Assis Rosa and Cecilia Alvstad. 25–39.
  6. ^ (ES) 'Saramago está más vivo que nunca' | ELESPECTADOR.COM, in ELESPECTADOR.COM, 13 aprile 2013.
  7. ^ О переводах '1001 ночи' / Сайт тысячи и одной ночи. 1001 ночь. Арабские сказки, su sheherazade.ru.
  8. ^ Pięta, Hanna, and Rita Bueno Maia. 2015. "Integrating Indirect Translation into the Academic Education of Future Generations of Translators across Europe: A Lisbon Model." Translating Europe Forum, Brussels, European Commission / Directorate General for Translation.https://www.academia.edu/20292259/Integrating_Indirect_Translation_into_the_Academic_Education_of_Young_Translators_a_Lisbon_Model.
  9. ^ Anthony Pym, The First Latin Qur'an, Disputation, and the Second Person of a Translation (PDF), in Koiné, vol. 5, 1997, pp. 173-183.
  10. ^ H.A.G. Houghton, The Latin New Testament; a Guide to its Early History, Texts and Manuscripts, Oxford, Oxford University Press, 2016, p. 41, ISBN 9780198744733.
  11. ^ Landers, Clifford E. 2001. Literary Translation: A Practical Guide. Clevedon: Multilingual Matters.
  12. ^ UNESCO. 1976. Recommendation on the Legal Protection of Translators and Translations and the Practical Means to Improve the Status of Translators.
  13. ^ Shuttleworth, Mark, and Moira Cowie. 1997. Dictionary of Translation Studies. Manchester: St. Jerome.
  14. ^ Landers, Clifford E. 2001. Literary Translation: A Practical Guide. Clevedon: Multilingual Matters.
  15. ^ Pięta, Hanna, and Rita Bueno Maia. 2015. "Integrating Indirect Translation into the Academic Education of Future Generations of Translators across Europe: A Lisbon Model." Translating Europe Forum, Brussels, European Commission / Directorate General for Translation.https://www.academia.edu/20292259/Integrating_Indirect_Translation_into_the_Academic_Education_of_Young_Translators_a_Lisbon_Model.

Bibliografia

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  • Assis Rosa, Alexandra, Hanna Pięta, and Rita Bueno Maia. 2017. "Theoretical, Methodological and Terminological Issues Regarding Indirect Translation: An Overview." Translation Studies 10 (2):113-132.
  • Pięta, Hanna. 2017. "Theoretical, methodological and terminological issues in researching indirect translation: A critical annotated bibliography." Translation Studies 10 (2): 198-216.
  • Hanna, Pięta. 2014. "What Do (We Think) We Know about Indirectness in Literary Translation? A Tentative Review of the State-of-the-art and Possible Research Avenues." In Traducció indirecta en la literature catalana, edited by Ivan Garcia Sala, Diana Sanz Roig and Bożena Zaboklicka Lleida: Punctum. 15-34. Accessed Jan 2016.
  • Martin Ringmar 2012. "Relay Translation." In Handbook of Translation Studies, edited by Yves Gambier and Luc van Doorslaer, 141-144. Amsterdam: John Benjamins.