Valera Fratta

comune italiano

Valera Fratta (Valéra in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 1 796 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.

Valera Fratta
comune
Valera Fratta – Stemma
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Lodi
Amministrazione
SindacoFabio Bassan (CDX + Lista Civica) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate45°15′29″N 9°20′14″E
Altitudine78 m s.l.m.
Superficie8,01 km²
Abitanti1 796[1] (31-12-2021)
Densità224,22 ab./km²
Comuni confinantiBascapè (PV), Caselle Lurani, Marudo, Marzano (PV), Torre d'Arese (PV), Torrevecchia Pia (PV), Villanterio (PV)
Altre informazioni
Cod. postale26859
Prefisso0371
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT098059
Cod. catastaleL572
TargaLO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 623 GG[3]
Nome abitantivaleriani
Patronosan Zenone
Giorno festivoterza domenica di ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valera Fratta
Valera Fratta
Valera Fratta – Mappa
Valera Fratta – Mappa
Posizione del comune di Valera Fratta nella provincia di Lodi
Sito istituzionale

Insediamenti umani furono nella zona oggi conosciuta come Valera fin dall'antichità e sicuramente in epoca romana, dove si trovava una grande villa rustica, una fattoria, a cui era annessa sicuramente una necropoli. La prima attestazione del nome di Valera in un documento ufficiale, tuttavia, risale al 1209: “Case et res territorie in locis et fundis vico Vigonzoni, Lambro et Valaria” (case e cose del territorio nei luoghi e fondi dei paesi di Vigonzone, Castel Lambro e Valera Fratta). In tutta questa fase medievale, ma in pratica in tutta la sua storia, Valera appartiene al circondario del Lodigiano, seguendone spesso le vicende storiche. Così, nell'alto Medioevo si costituisce un principio di abitato attorno alla chiesa di San Zenone, che aveva alle spalle il cimitero.

Il cambio di passo per Valera arriva però negli anni ottanta del secolo XII. I monaci cistercensi di Chiaravalle acquistano tra il 1170 circa e il 1200 una serie di terreni in parte a pascolo e in parte boschivi nella zona a sud di qualche centinaio di metri rispetto all'insediamento esistente. Qui, in corrispondenza delle attuali cascine Castello e Casone, fondano una propria grangia, una cascina ampia e dotata di diversi servizi, gestita direttamente dai monaci con l'aiuto di alcune persone non ecclesiastici. Nasce quindi la distinzione tra Valera Nova o Fratta, con cui si identifica la grangia e le abitazioni attorno, e il più antico insediamento di Valera Zucca o Vetula, vecchia. L'unificazione delle due Valere avviene dal punto di vista ecclesiastico a partire dalla metà del Cinquecento, quando fu riconosciuta per tutti gli abitanti l'appartenenza alla parrocchia di San Zenone. Ancora con i censimenti austriaci della prima metà del Settecento, però, si considerava Valera Fratta, dove vivevano 440 anime, e la frazione di Valera Zucca, 215 anime. L'unità d'Italia nel 1861 portò poi i cambiamenti amministrativi che, sviluppandosi secondo le vicende comuni a tutta la storia moderna d'Italia, unificazione, prima guerra mondiale, fascismo e seconda guerra mondiale, condusse poi alla Valera Fratta del dopoguerra.

Nel dopoguerra Valera ha vissuto tutte le fasi di ristrutturazione della società italiana, dal boom alla crisi energetica, dallo svuotamento delle campagne, al tempo della Milano da bere, dal grande boom di Internet alla crisi di questi ultimi anni. Nel 1951 gli abitanti registrati al censimento furono 859, ma dieci anni dopo erano già 716, poi solo 687 nel culmine dell'industrializzazione nel 1971. La campagna aveva segnato il passo fino ad allora, ma nel decennio successivo se lo stava già riprendendo con una nuova volontà di espansione urbanistica che portò a 801 abitanti nel 1981, 931 dieci anni dopo e 1208 nel 2001. Negli ultimissimi anni gli abitanti di Valera sono stabili attorno ai 1700.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 13 luglio 1987.[4]

Stemma
 

«D'azzurro, al baluardo di fortezza, d'argento, murato di nero, aperto del campo, merlato lateralmente di due, alla guelfa, sormontato dalla mitra, con i due nastri svolazzanti in fascia, d'argento, con il pastorale e con la croce latina, d'oro, decussati e accollati. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone
 

«Drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune; le parti di metallo ed i cordoni argentati, l'asta verticale ricoperta di velluto bianco con bullette argentate poste a spirale, nella freccia è rappresentatolo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome, cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali fregiati d'argento.»

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2009 gli stranieri residenti nel comune di Valera Fratta in totale sono 207[6], pari al 12,40% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:

Amministrazione

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Segue un elenco delle amministrazioni locali.[7]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 1953 Mario Trentani Sindaco
1954 1956 Giovanni Bosatra Assessore anziano
1957 1961 Francesco Riccaboni Assessore anziano
1961 1964 Francesco Riccaboni Sindaco
1964 1980 Giuseppe Rognoni Sindaco
1980 1985 Valerio Rossi Sindaco
1985 1992 Giancarlo Bassanini Sindaco
1993 2002 Roberto Miragoli Democrazia Cristiana Sindaco
2002 2007 Sergio Venza Sindaco
2007 2017 Giorgio Bozzini Sindaco
2017 2022 Fabio Gazzonis Sindaco
2022 Fabio Bassan CDX + Lista Civica Sindaco
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Valera Fratta, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 novembre 2023.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  6. ^ Dati demografici ISTAT
  7. ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 296.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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