Venere (fregata)
La Venere , seconda unità della classe Pallade ad entrare in servizio nella Armada veneziana, era una fregata leggera armata con 24 cannoni in corridoio. Prese parte alla campagna contro i pirati barbareschi condotte dapprima dall'ammiraglio Angelo Emo, e poi dal suo successore il contrammiraglio Tommaso Condulmer.
Venere | |
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Descrizione generale | |
Tipo | fregata |
Classe | Classe Pallade |
Cantiere | Arsenale di Venezia |
Varo | 30 maggio 1786 |
Entrata in servizio | 19 agosto 1786 |
Destino finale | persa per naufragio il 30 novembre 1787 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1.050 t |
Lunghezza | 36,51 p.v. m |
Larghezza | 11,13 m |
Pescaggio | 4,95 m |
Propulsione | Vela |
Armamento | |
Armamento | Artiglieria[1]:
Alla costruzione
Totale: 24 |
[1] | |
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Storia
modificaLa costruzione della fregata leggera Venere fu autorizzata dal Senato, e la nave venne costruita presso l'Arsenale[2] sotto la direzione del Proto dei Marangoni Girolamo Manao.[2]
L'unità fu varata il 30 maggio 1786, ed entrò in servizio nell'Armata Grossa il 19 agosto dello stesso anno sotto il comando del Capitano ordinario Costante Picello.[2]
A partire dallo stesso anno l'unità fu costantemente impiegata contro i pirati barbareschi inquadrata nella flotta al comando dapprima dell'ammiraglio Angelo Emo, e poi dal contrammiraglio Tommaso Condulmer.[3]
Quando nell'ottobre del 1786 Emo fu richiamato a Venezia, con parte delle unità, in seguito alla firma del trattato di pace con il Bey di Tunisi, Condulmer assunse il comando di tre fregate, la Sirena,[N 1] Pallade, al comando del Governator di nave Leonardo Correr,[4] e la Venere, al comando del Governator di nave Andrea Bafeggio,[5] incrociando ancora in quelle acque fino alla fine dell'anno.[6] Nel maggio 1787 la Venere fu utilizzata per trasportare ammalati non contagiosi a Malta sotto la scorta della fregata grande Sirena,[4] e della gemella Pallade.[4]
La fregata Venere andò persa per naufragio a Zante il 30 novembre 1787, dopo un solo anno di servizio attivo.[2]
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Nave ammiraglia al comando del Governator di nave, Nobiluomo Patrona.
Fonti
modificaBibliografia
modifica- Guido Candiani, I vascelli della Serenissima: guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2009.
- Guido Candiani, Dalla galea alla nave di linea: le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699), Novi Ligure, Città del Silenzio, 2012.
- Angelo Emo, Giornale storico del viaggio in Africa della veneta squadra, Venezia, Preffo Giambattista Novelli, 1807.
- Guido Ercole, Duri i banchi. Le navi della Serenissima 421-1797, Gardolo, Gruppo Modellismo Trentino di studio e ricerca storica, 2006.
- Cesare Augusto Levi, Navi da guerra costruite nell'Arsenale di Venezia dal 1664 al 1896, Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1896.
- Periodici
- Paolo Cau, Gli ultimi quindici anni della Marina Veneta nei documenti dell'Archivio di Stato a Cagliari, in Le armi di San Marco, Verona, Storia Italiana di Storia Militare, 2011.
- Paolo Del Negro, La politica militare veneziana nel 1796-1797, in Le armi di San Marco, Roma, Storia Italiana di Storia Militare, 2011.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Venetian Six Rate frigate 'Venere' (1786), su threedecks.org.