Arcidiocesi di Malta

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L'arcidiocesi di Malta (in latino Archidioecesis Melitensis o Melevitana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica a Malta. Nel 2021 contava 374.630 battezzati su 444.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Charles Scicluna.

Arcidiocesi di Malta
Archidioecesis Melitensis o Melevitana
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Gozo
 
Arcivescovo metropolitaCharles Scicluna
AusiliariJoseph Galea-Curmi[1]
Arcivescovi emeritiPaul Cremona, O.P.
Presbiteri536, di cui 263 secolari e 273 regolari
698 battezzati per presbitero
Religiosi326 uomini, 723 donne
 
Abitanti444.000
Battezzati374.630 (84,4% del totale)
StatoMalta
Superficie246 km²
Parrocchie70
 
ErezioneI secolo
Ritoromano
CattedraleSan Paolo
ConcattedraleSan Giovanni Battista
IndirizzoSt. Calcedonius Square, Floriana FRN 1530, Malta
Sito webknisja.mt
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica a Malta
La concattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta

Territorio

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L'arcidiocesi comprende l'isola di Malta, una delle tre che compongono l’arcipelago (le altre sono Gozo e Comino, entrambe sotto la giurisdizione della diocesi di Gozo).

Sede arcivescovile è la città di Medina, dove si trova la cattedrale di San Paolo (Katidral Metropolitan ta' San Pawl). A La Valletta sorge la concattedrale di San Giovanni Battista (Kon-Katidral ta' San Ġwann), che era originalmente la chiesa conventuale dell'ordine dei cavalieri ospitalieri di San Giovanni e diventò concattedrale nel 1820 quando il vescovo di Malta, che risiedeva a Mdina, ebbe l'autorizzazione di utilizzarla come sede alternativa.

Nell'arcidiocesi si contano sei basiliche minori: la basilica di San Domenico e la basilica di Nostra Signora del Carmelo a La Valletta, la basilica di Sant'Elena a Birchircara, la basilica di Cristo Re a Paola, la basilica dell'Assunzione di Nostra Signora a Mosta[2] e la basilica della Natività di Maria a Senglea.

Il territorio è suddiviso in 64 parrocchie.

La comunità cristiana di Malta fu fondata da san Paolo, che vi fece naufragio nel suo viaggio da prigioniero verso Roma, come raccontano gli Atti degli Apostoli.[3] Secondo la tradizione, san Publio, menzionato anch'egli negli Atti degli Apostoli, fu il suo primo vescovo, e dopo aver retto la Chiesa maltese per trentun anni si trasferì nell'anno 90 alla sede di Atene, dove fu martirizzato nel 112. Sebbene sia stato redatto un elenco completo di vescovi dai giorni di san Paolo a Costantino, la sua autenticità è più che dubbia: Malta, infatti, rimase disabitata per quasi due secoli dopo la conquista araba e l'espulsione della popolazione romano-bizantina, senza alcuna possibilità di continuità.[4]

Il 3 marzo 1797 con la bolla Memores Nos di papa Pio VI ai vescovi di Malta fu concesso il titolo arcivescovile di Rodi[5]; successivamente Rodi fu eretta in prefettura apostolica il 31 ottobre 1897 e l'arcidiocesi di Rodi venne ripristinata il 28 marzo 1928.

Nel 1817 la diocesi di Malta entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Palermo, ma nel 1844 fu dichiarata immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Il 22 settembre 1864 con la bolla Singulari Amore, l'arcidiocesi cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Gozo[6].

La diocesi di Malta è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana il 1º gennaio 1944 con la bolla Melitensem Ecclesiam di papa Pio XII.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • San Publio † (69 - 90 trasferitosi ad Atene)
  • ...
  • Giuliano † (553)
  • Lucillo † (592 - 599)
  • Traiano † (603)
  • ...
  • Giovanni I † (1167 - 1169)
  • Giovanni II † (1211 - 1224 - ?)
  • Ruggerio di Cefalù † (1251)
  • Domenico † (8 maggio 1253 - ?)
  • Giacomo di Mileto ? † (27 maggio 1259 - ?)
  • Marino di Sorrento † (1267)
  • Johannes Normandus † (1268)
  • Andrea Bancherini, O.P. † (circa 1270 - ?)
  • Jacobus da Malta, O.F.M. † (1272 o circa 1284 - 1299 deceduto)
  • Niccolò † (21 gennaio 1304 - ? deceduto)
  • Alduino † (1330 - ? deceduto)
  • Enrico da Cefalù, O.F.M. † (10 gennaio 1334 - ? deceduto)
  • Niccolò Boneti † (27 novembre 1342 - ? deceduto)
  • Ogerio † (27 ottobre 1343 - ? deceduto)
  • Giacomo † (7 giugno 1346 - ? deceduto)
  • Ilario Corrado, O.P. † (15 giugno 1356 - ? deceduto)
  • Antonio, O.F.M. † (19 agosto 1370 - ? deceduto)
  • Corrado † (3 settembre 1371 - ? deceduto)
  • Antonio de Vulponno, O.S.B. † (15 ottobre 1375 - novembre 1392 deceduto)
  • Mauro Cali † (4 luglio 1393 - 1408 nominato vescovo di Catania)
  • Andrea de Pace, O.F.M. † (1408 - 1409 nominato vescovo di Catania)
  • Antonio † (29 luglio 1409 - ?)
  • Andrea, O.P. † (4 luglio 1414 - ?)
  • Giovanni Ximenes, O.F.M. † (16 marzo 1418 - ? deceduto)
  • Mauro de Albraynio † (21 agosto 1420 - ? dimesso)
  • Senatore De Mello Di Noto † (13 febbraio 1432 - ? deceduto)
  • Giacomo Paternò[7] † (21 dicembre 1445 - ? deceduto)
  • Antonio de Alagona † (21 giugno 1447 - ? dimesso)
  • Giovanni Paternò, O.S.B. † (8 gennaio 1479 - 6 luglio 1489 nominato arcivescovo di Palermo)
  • Paolo Della Cavalleria † (10 febbraio 1491 - 30 marzo 1495 nominato vescovo di Cefalù)
  • Giacomo Valguarnera † (30 marzo 1495 - 5 maggio 1501 deceduto)
  • Antonio Corsetto † (20 dicembre 1501 - settembre 1503 deceduto)
  • Bandinello Sauli † (5 ottobre 1506 - 1509 nominato vescovo di Gerace)
  • Bernardino da Bologna † (5 ottobre 1506 - 23 gennaio 1512 nominato arcivescovo di Messina)
  • Juan Pujades † (21 gennaio 1512 - 1512 deceduto)
  • Juan de Sepúlveda † (14 luglio 1514 - 1516 dimesso)
  • Bernardino Cateniano † (9 aprile 1516 - 23 maggio 1516 dimesso)
  • Tommaso Bosio, O.S.Io.Hier. † (20 marzo 1538 - 15 agosto 1539 deceduto)
  • Domingo Cubels, O.S.Io.Hier. † (10 dicembre 1540 - 22 novembre 1566 deceduto)
  • Martín Rojas de Portalrubio, O.S.Io.Hier. † (5 novembre 1572 - 19 marzo 1577 deceduto)
  • Tomás Gargallo, O.S.Io.Hier. † (11 agosto 1578 - 10 giugno 1614 deceduto)
  • Baldassarre Caglieres, O.S.Io.Hier. † (18 maggio 1615 - 4 agosto 1633 deceduto)
  • Miguel Juan Balaguer Camarasa, O.S.Io.Hier. † (12 febbraio 1635 - 5 dicembre 1663 deceduto)
  • Lucas Bueno, O.S.Io.Hier. † (15 dicembre 1666 - 7 settembre 1668 deceduto)
  • Lorenzo Astiria, O.S.Io.Hier. † (16 giugno 1670 - gennaio 1677 deceduto)
  • Miguel Jerónimo de Molina, O.S.Io.Hier. † (18 aprile 1678 - 25 maggio 1682 nominato vescovo di Lérida)
  • Davide Cocco Palmieri, O.S.Io.Hier. † (15 maggio 1684 - 19 settembre 1711 deceduto)
  • Joaquín Cánaves, O.S.Iacobi † (30 agosto 1713 - 3 giugno 1721 deceduto)
  • Gaspare Gori Mancini, O.S.Io.Hier. † (1º giugno 1722 - luglio 1727 deceduto)
  • Paul Alphéran de Bussan, O.S.Io.Hier. † (8 marzo 1728 - 20 aprile 1757 deceduto)
  • Bartolomé Rull, O.S.Io.Hier. † (19 dicembre 1757 - 19 febbraio 1769 deceduto)
  • Giovanni Carmine Pellerano, O.S.Io.Hier. † (28 maggio 1770 - 18 marzo 1780 dimesso[8])
  • Vincenzo Labini, O.S.Io.Hier. † (19 giugno 1780 - 30 aprile 1807 deceduto)
  • Ferdinando Mattei † (18 settembre 1807 - 14 luglio 1829 deceduto)
  • Francesco Saverio Caruana † (28 febbraio 1831 - 17 novembre 1847 deceduto)
  • Publio Maria Sant † (novembre 1847 succeduto - 4 dicembre 1857 dimesso[9])
  • Gaetano Pace-Forno, O.S.A. † (4 dicembre 1857 succeduto - 22 luglio 1874 deceduto)
  • Carmelo Scicluna † (15 marzo 1875 - 12 luglio 1888 deceduto)
  • Pietro Pace † (10 febbraio 1889 - 29 luglio 1914 deceduto)
  • Mauro Caruana † (22 gennaio 1915 - 17 dicembre 1943 deceduto)
  • Michael Gonzi † (17 dicembre 1943 succeduto - 30 novembre 1976 ritirato)
  • Joseph Mercieca † (29 novembre 1976 - 2 dicembre 2006 ritirato)
  • Paul Cremona, O.P. (2 dicembre 2006 - 18 ottobre 2014 dimesso)
  • Charles Scicluna, dal 27 febbraio 2015

Statistiche

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L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 444.000 persone contava 374.630 battezzati, corrispondenti all'84,4% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 278.000 280.000 99,3 786 402 384 353 670 1.135 50
1970 280.000 294.000 95,2 879 417 462 318 727 1.736 57
1980 288.600 304.400 94,8 881 443 438 327 601 1.470 64
1990 321.000 325.000 98,8 811 369 442 395 560 1.254 64
1999 320.000 340.000 94,1 751 340 411 426 512 1.271 63
2000 330.000 350.000 94,3 776 370 406 425 505 1.236 64
2001 335.000 350.000 95,7 740 329 411 452 504 1.010 64
2002 337.000 353.000 95,5 755 321 434 446 529 966 64
2003 337.500 354.000 95,3 747 316 431 451 523 965 64
2004 337.800 354.900 95,2 736 312 424 458 497 939 64
2013 380.000 413.000 92,0 621 278 343 611 439 882 70
2016 380.000 426.000 89,2 618 270 348 614 424 772 70
2019 361.372 428.091 84,4 581 278 303 621 376 753 70
2021 374.630 444.000 84,4 536 263 273 698 326 723 70
  1. ^ Vescovo titolare di Cebarades.
  2. ^ Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, 31 maggio 2018; Prot. 556/16.
  3. ^ Atti 27-28.
  4. ^ (EN) Yosanne Vella, Wettinger has been vindicated, but why do historians still disagree?, su MaltaToday.com.mt, 7 luglio 2015. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  5. ^ (EN) M. Galea, Vincenzo Labini - Malta's last foreign Bishop (PDF), su um.edu.mt, p. 612.
  6. ^ (EN) J.F. Grima, Birth of the Gozo diocese in 1864, in Times of Malta, 25 ottobre 2020. URL consultato il 24 luglio 2022.
  7. ^ Achille Ferres, Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo, 1866. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  8. ^ Il 19 giugno 1780 fu nominato arcivescovo titolare di Rodi.
  9. ^ Nominato arcivescovo titolare di Rodi.

Bibliografia

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  • (EN) Malta, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2019)., p. 340; vol. 2 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2018)., p. 192; vol. 3 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016)., pp. 243–244; vol. 4 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2018)., p. 238; vol. 5., p. 264; vol. 6., pp. 284–285
  • (LA) Bolla Memores Nos., in Bullarii romani continuatio, Tomus sextus, Pars III, Prato, 1849, pp. 2993–2995
  • (LA) Bolla Melitensem Ecclesiam (PDF)., AAS 36 (1944), p. 161

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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