Via Vittoria (Ferrara)

Via storica del centro medievale di Ferrara, appartenente alla zona dell'antico ghetto

Via Vittoria, o via della Vittoria, è una via di Ferrara che unisce via Mazzini con via Ragno.[1]

Via Vittoria
Ferrara, Via Vittoria.
Nomi precedentiVia di Gattamarcia
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàFerrara
Informazioni generali
Tipostrada urbana
Mappa
Map
 
Ricostruzione del ghetto di Ferrara presso il MEIS

La via appartiene al nucleo medievale della città estense e tra il 1627 ed il 1859 fu compresa nel triangolo urbanistico che costituì il ghetto ebraico di Ferrara.[2]

Al civico 41 una lapide ricorda l'accoglienza offerta ai sefarditi da Ercole I d'Este e indica il luogo preciso dove esisteva la soppressa sinagoga della comunità ebraica spagnola.

Il nome attuale di via Vittoria fu deliberato con un atto del Consiglio Comunale del 7 febbraio 1870.[1]

Origini del nome

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L'antico nome di via della Gattamarcia le viene dall'abitudine che era in uso tra gli abitanti della strada di buttare sulla via animali morti, in particolare gatti, e di lasciarli così abbandonati.

Questa usanza poco civile era comune ad altri luoghi, in città e fuori città. Lo stesso Ercole I d'Este aveva disposto, ben prima che il ghetto venisse istituito, che alcune strade malfamate di Ferrara, come l'odierna via Muzzina e via Gusmaria venissero chiuse perché mal frequentate e pericolose. In provincia si ha notizia di altre vie Gattamarcia nelle zone di Gaibana e di Monestirolo.[1]

Vicolo della Vittoria

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A metà circa della via si apre il vicolo della Vittoria. Gerolamo Melchiorri, nel suo Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara lo descrive come paurosamente chiuso nel fondo, dimora esclusiva dei Giudei e conclude suggerendone la demolizione.[3][4]

Piazzetta Isacco Lampronti

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Piazzetta Isacco Lampronti.

Piazzetta Isacco Lampronti in realtà è una breve strada che unisce tra loro via Vignatagliata e via Vittoria, nella zona centrale dell'antico ghetto ebraico, ed è stata dedicata al rabbino e studioso del Talmud Isacco Lampronti solo nella seconda parte del XX secolo.

Precedentemente era chiamata piazzetta della Vittoria[5] ed un tempo era chiamata anche via di mezzo e anche vicolo del Cuco. La sua formazione è stata generata dall'abbattimento di varie case che un tempo si trovavano tra le vie che adesso unisce.[3]

  1. ^ a b c G.Melchiorri, pp. 163,164.
  2. ^ ferraraterraeacqua.
  3. ^ a b G.Melchiorri, p. 164.
  4. ^ Carlo Bassi, Gerolamo Melchiorri-Le strade di Ferrara, quasi cento anni dopo, su fondazionecarife.it, Cassa di Risparmio di Ferrara, dicembre 2010. URL consultato l'8 giugno 2018.
  5. ^ G.Melchiorri, p. 212.

Bibliografia

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  • Gualtiero Medri, Il volto di Ferrara nella cerchia antica, Rovigo, STER, edito a cura della banca di credito agrario di Ferrara, 1963, pp. 276-278, SBN IT\ICCU\SBL\0253324.
  • Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Via Vittoria, su museoferrara.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 5 settembre 2018.
  • Ghetto ebraico e Sinagoghe, su ferraraterraeacqua.it, Ufficio Turismo della Provincia di Ferrara. URL consultato il 5 settembre 2018.
  • Itinerari della Ferrara Ebraica (PDF), su guideestensi.it, Guide Estensi. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2017).