Vinaccia (famiglia)
La famiglia Vinaccia è la più longeva dinastia di liutai napoletani: il mandolino più antico pervenutoci, firmato Filius Januari Vinaccia, è datato 1752 e gli ultimi sono datati 1914. Questi mandolini sono in genere intarsiati e con filettature d'avorio e di madreperla lungo la tastiera e il manico. Si deve a Pasquale Vinaccia l'applicazione delle corde di acciaio armonico, in sostituzione di quelle in ottone e budello utilizzate fino ai primi dell'Ottocento. Ancora oggi a Napoli molti musicisti suonano strumenti Vinaccia, come Corrado Sfogli, direttore artistico della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Descrizione e storia
modificaLa bottega di famiglia era a Napoli, in Rua Catalana, 46. Al pari degli altri liutai napoletani, i Vinaccia costruivano strumenti sia a pizzico (cioè mandolini e chitarre) sia ad arco per cui utilizzavano il modello dei Gagliano, fondatori della scuola di liuteria napoletana.
Prima generazione
modifica- Nicola Vinaccia, di lui si hanno scarse notizie.
- Antonio I Vinaccia, attivo tra il 1734 e il 1781.
- Gaetano I Vinaccia è considerato l'inventore del mandolino napoletano, di cui costruì il prototipo nel 1744. Produsse anche strumenti ad arco (violini e violoncelli) sono molto ricercati dal mercato antiquario, come quelli dei Gagliano, di Gennaro Fabricatore, di Calace. Uno dei suoi primi esemplari di chitarra a sei corde[1] porta un'etichetta con questa scritta: Gaetanus Vinaccia fecit Neapoli 1798 Nella Rua Catalana.
- Giuseppe I Vinaccia. Un esemplare di mandolino, da lui costruito nel 1763, si trova al Kenneth G. Fiske Museum of Musical Instruments a Claremont, in California.
Seconda generazione
modifica- Gennaro I Vinaccia, figlio di Giuseppe I, attivo 1755-1778.
- Gaetano II Vinaccia, figlio di Giuseppe I, attivo 1779-1821. Una sua chitarra-lira è nella sala 44 della Reggia di Capodimonte.
- Mariano Vinaccia, figlio di Giuseppe I, attivo alla fine del secolo XVIII.
Terza generazione
modifica- Antonio II Vinaccia, figlio di Gennaro I, attivo tra il 1734 e il 1796. Un esemplare di mandolino, costruito da Antonio Vinaccia nel 1772, si trova oggi al Victoria and Albert Museum, a Londra.
- Giovanni I Vinaccia, figlio di Gennaro I, attivo 1767-1777.
- Vincenzo Vinaccia, figlio di Gennaro I, aveva la bottega in Calata de l'Ospedaletto, 20. Attivo tra il 1769 e il 1785 come costruttore di violini, di chitarre e di mandolini.
Quarta generazione
modifica- Pasquale Vinaccia, figlio di Gaetano II (Napoli 20 luglio 1806- 1885?). Costruì eccellenti mandolini, anche per la regina Margherita di Savoia.[2] Suoi sono i primi mandolini montati con corde di acciaio e meccaniche.
Quinta generazione
modificaAlla morte di Pasquale Vinaccia, avvenuta attorno al 1883, gli successero i figli
- Gennaro II Vinaccia
- Achille Vinaccia (le prime etichette conosciute datano 1884)
- Altri membri della famiglia si misero in proprio, come Giuseppe II Vinaccia - fratello di Pasquale Vinaccia - nelle cui etichette si legge fu Gaetano, riferendosi a Gaetano II Vinaccia, visto che un altro Gaetano (III) era ancora attivo all'epoca.
Oltre a Gaetano III, i cui strumenti venivano suonati dal virtuoso Ernesto Rocco (vedi Modello Rocco) troviamo:
- Antonio III Vinaccia, attivo alla fine dell'Ottocento, di cui si conosce un mandolino.
- Gaetano III Vinaccia, ultimo della dinastia, ha costruito mandolini, chitarre e strumenti ad arco. In un mandolino, da lui costruito, è stata trovata questa dedica, scritta ad inchiostro, all’interno della cassa: Alla Ss.ma Vergine Immacolata Gaetano Vinaccia fece Napoli 1886.
Musicisti appartenenti alla famiglia Vinaccia
modifica- Carlo Munier, musicista, sposò in prime nozze Luisa De Fonseca e in seconde nozze Armida Bastianini. Fu affidato alle cure del nonno materno Pasquale Vinaccia, da cui il giovane assimilò la passione per la musica.
Note
modifica- ^ Le chitarre barocche avevano 5 cori di corde doppie, con accordatura rientrante, cioè con l'intonazione un'ottava sopra, rispetto alla chitarra odierna del quarto e quinto coro.
- ^ Un suo mandolino presenta questo cartiglio: Pasquale Vinaccia e figli fabbricante di strumenti armonici di S.M. la regina d'Italia Rua Catalana n. 53 Napoli anno 1883, vedi: Finarte casa d'aste, Strumenti antichi: asta 794 [...] martedì 4 giugno 1991, Milano, Finarte casa d'aste, 1991, SBN IT\ICCU\LO1\0098221.
Bibliografia
modifica- (EN) Philip J. Bone, The guitar and mandolin: biographies of celebrated players and composers, 2ª ed., London, Schott & Co., 1972 [1914], SBN IT\ICCU\LO1\1268860.
- Giovanni Antonioni, Dizionario dei costruttori di strumenti a pizzico in Italia: dal XV al XX secolo, Cremona, Turris, 1996, SBN IT\ICCU\CFI\0330750. A cura della Camerata musicale barese.
- Franz Jahnel, La chitarra e gli strumenti a pizzico: storia, evoluzione, materiali, chimica, acustica e tecnica di costruzione di varie tipologie di chitarra, liuto, mandolino e mandola, cister, tanbur, le corde, Modena, LF Edizioni, 2007, SBN IT\ICCU\MOD\1454236.
- Raffaele Carpino, La dinastia Vinaccia. Storia ed approfondimenti dalle origini al XIX sec., in Guitart: rivista trimestrale di chitarra, Avellino, Guitart, 2017, SBN IT\ICCU\LIA\0242178.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vinaccia