Vincenzo Melone
Vincenzo Melone (Roma, 9 febbraio 1953) è un ammiraglio italiano, Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera dal 2 novembre 2015 al 9 febbraio 2018.
Vincenzo Melone | |
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Nascita | Roma, 9 febbraio 1953 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Marina Militare |
Corpo | Guardia costiera |
Anni di servizio | 1976 - 2018 |
Grado | Ammiraglio ispettore capo |
fonte: Guardia Costiera[1] | |
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Biografia
modificaFrequentò l'Accademia Navale di Livorno dove si laureò nel 1976. Quale ufficiale dello Stato Maggiore della Marina Militare è stato imbarcato su diverse unità della Squadra Navale (Nave Etna, Nave Doria, Nave Impavido, Nave S. Giorgio, Nave Centauro e Nave Canopo) conseguendo in seguito l'abilitazione as/sioc e il comando di guardia in plancia. Nel 1982 è transitato nel Corpo delle Capitanerie di porto, ricoprendo, tra gli altri, incarichi di comando presso i seguenti uffici:[2]
- Ufficio Circondariale Marittimo di La Maddalena, dal 1986 al 1987;
- Capitaneria di porto di Viareggio, dal 1995 al 1998;
- Capitaneria di porto di Pescara, dal 2002 al 2004;
Nel 1987 ha conseguito la specializzazione “ordinamento servizio sicurezza della navigazione e difesa NBC”. Nel periodo dal 1989 al 1991 l'Ammiraglio ha ricoperto l'incarico di Ufficiale Superiore addetto al Ministro della Marina Mercantile, dal 1992 al 1995 è stato Assistente del Comandante Generale e dal 1999 al 2002 ha curato i rapporti con il Parlamento per i provvedimenti di interesse del Corpo delle Capitanerie di porto. È stato insignito delle seguenti decorazioni e onorificenze:
- Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana;[3]
- Croce d'oro per anzianità di servizio militare;
- Diploma di Benemerenza con Medaglia per le operazioni di soccorso pubbliche calamità;
- Croce di Ufficiale con spade dell'Ordine al merito melitense dello SMOM;
- Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare;
- Commendatore di merito con placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Il 31 maggio 2005 ha assunto l'incarico di Capo del III Reparto Piani e Operazioni del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera ed in tale incarico è stato responsabile nazionale dell'impiego operativo della componente aeronavale e subacquea del Corpo, della predisposizione dei documenti di pianificazione e soprattutto delle emergenze in mare sia per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana che della tutela dell'ambiente marino. Il 15 novembre 2010 ha assunto l'incarico di Capo del I Reparto Personale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Il 6 gennaio 2013 ha assunto l'incarico di Vice Comandante Generale. Il 16 maggio 2013 ha assunto l'incarico di Direttore Marittimo della Liguria – Comandante del porto di Genova. Dal 2 novembre 2015 ha assunto l'incarico di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto,[4] ricoprendolo fino al 7 luglio 2017 con il grado di ammiraglio ispettore, e dall'8 luglio 2017 con il grado di ammiraglio ispettore capo fino al 9 febbraio 2018.[5]
Note
modifica- ^ informazioni biografiche militari tratte dal sito istituzionale della Guardia Costiera - scheda personale
- ^ documentazione - curriculum vitae Ammiraglio Vincenzo Melone (PDF), su mise.gov.it, Ministero Sviluppo Economico. URL consultato il 20 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).
- ^ Fonte quirinale.it - Data del conferimento: 02/06/2013 https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/200908 - Dopo essere stato nominato "Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" nel 1992
- ^ Passaggio di consegne al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, su ilfaroonline.it. URL consultato il 23 novembre 2020.
- ^ Avvicendamento al vertice del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, su mit.gov.it. URL consultato il 4 novembre 2020.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vincenzo Melone
Collegamenti esterni
modifica- scheda su GuardiaCostiera.it, su guardiacostiera.gov.it.