Latenza del virus

Fase di persistenza virale in alcune tipologie di infezione
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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La latenza del virus (o latenza virale) è la capacità di un virus patogeno di rimanere dormiente (latente) all'interno di una cellula, indicato come parte lisogenica del ciclo di vita virale.[1] Un'infezione virale latente è un tipo di infezione virale persistente che si distingue da un'infezione virale cronica. La latenza è la fase del ciclo vitale di alcuni virus in cui, dopo l'infezione iniziale, cessa la proliferazione delle particelle virali. Tuttavia, il genoma virale non è completamente sradicato. Il risultato è che il virus può riattivarsi e iniziare a produrre grandi quantità di progenie virale (la parte litica del ciclo di vita virale) senza che l'ospite venga nuovamente infettato da un nuovo virus esterno e rimanga all'interno dell'ospite a tempo indeterminato.[2]

La latenza del virus non deve essere confusa con la latenza clinica durante il periodo di incubazione quando un virus non è inattivo.

Meccanismi

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Latenza episomiale

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Latenza provirale

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Mantenimento della latenza

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  1. ^ Villarreal, Luis P. (2005). Viruses and the Evolution of Life. Washington, ASM Press.
  2. ^ N.J. Dimmock et al. "Introduction to Modern Virology, 6th edition." Blackwell Publishing, 2007.