Volo TWA 800 (1964)
Il volo Trans World Airlines 800 era un volo effettuato dalla compagnia aerea americana Trans World Airlines con un Boeing 707-331, marche N769TW, che il 23 novembre 1964 esplose durante la fase di decollo dalla pista 25 dell'aeroporto di Roma-Fiumicino, causando 45 vittime tra i 62 passeggeri e 5 vittime tra gli 11 membri dell'equipaggio.[1][2]
Volo Trans World Airlines 800 | |
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I soccorsi nel tentativo di spegnere l'incendio | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 23 novembre 1964 |
Ora | 14.09 CET |
Tipo | Guasto a 2 motori |
Luogo | Aeroporto di Roma-Fiumicino |
Stato | Italia |
Coordinate | 41°48′01″N 12°14′20″E |
Tipo di aeromobile | Boeing 707-331 |
Operatore | Trans World Airlines |
Numero di registrazione | N769TW |
Partenza | Aeroporto Internazionale di Kansas City, Kansas City, Stati Uniti |
Scali intermedi | Chicago, New York, Parigi, Milano |
Scalo prima dell'evento | Aeroporto di Roma-Fiumicino, Roma, Italia |
Destinazione | Aeroporto di Atene-Ellinikon, Atene, Grecia |
Occupanti | 73 |
Passeggeri | 62 |
Equipaggio | 11 |
Vittime | 50 |
Feriti | 19 |
Sopravvissuti | 23 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Dinamica
modificaIl Boeing 707 era decollato il 22 novembre alle ore 22.05 CST dall'Aeroporto Internazionale di Kansas City e giunto all'Aeroporto di Roma-Fiumicino alle 13.15 CET del 23 novembre dopo aver fatto scalo a Chicago, New York, Parigi e Milano.
Ripartendo alla volta di Atene l'aereo imboccò la pista 25 (pista n.2) alle 14.05, iniziò il decollo accelerando fino alla velocità di 80 nodi, quando gli strumenti indicarono che il motore nr. 4 aveva spinta zero, seguito poi dall'accensione della luce d'allarme sul inversore di spinta del motore nr. 2. I piloti abortirono il decollo ad una velocità inferiore a V1 dopo aver percorso 8/900 metri sulla pista. Decelerando meno efficacemente del previsto, l'aereo virò a destra colpendo con il motore nr. 4 un rullo compressore fermo a bordo pista, prendendo fuoco e fermandosi dopo 260 m avvolto dalle fiamme. Il bilancio iniziale fu di 44 vittime, 23 feriti, di cui 8 in condizioni molto gravi e 5 persone illese.
Vi furono due versioni contrastanti della dinamica dell'incidente. La TWA affermò che l'aereo in fase di rullaggio aveva urtato con il motore esterno destro un veicolo o un compressore stradale adibito ai lavori sulla pista nr. 1, che aveva prodotto un incendio causando l'esplosione dei serbatoi alari pieni di 58.000 litri di carburante. I testimoni oculari dissero invece di aver visto l'aereo sbandare, forse a causa di una brusca frenata d'emergenza, dopo aver superato il limite della pista in cui avrebbe dovuto decollare. Dopo una corsa di oltre 1.200 metri dall'inizio della frenata, sempre sbandando verso destra, l'aereo aveva urtato un compressore stradale all'opera sull'asfalto appena steso, sfiorando alcuni operai che si erano messi in salvo qualche attimo prima dell'impatto.[1][2][3][4]
All'epoca fu il secondo peggior incidente aereo avvenuto in Italia per numero di vittime dopo il disastro aereo di Olgiate Olona, è attualmente il settimo peggior incidente.[1]
Elenco delle persone coinvolte
modificaVittime
modificaAccertate il 24 novembre 1964:[4][5]
- Proveniente da Chicago
- Manos
- Provenienti da New York
- Cossairt
- Darnel
- Darnel
- Lewis
- Tecle
- Tsamines
- Provenienti da Parigi
- Chapman
- Sakarellios
- Imbarcati a Roma
- Constance Churchill (moglie del secondo ufficiale, di Ridgefield, Connecticut)
- Condon
- Cory
- Curwood
- mons. Edward Celestin Daly (vescovo di Des Moines, Iowa)
- Dorothy Flegal (madre della hostess Eleanor W. Flegal, di San Francisco)
- Fox
- Murphy
- Nomani
- Alfredo Sagramora (padre della hostess Simonetta Sagramora, di Roma)
- Sagramora (madre della hostess Simonetta Sagramora, di Roma)
- Elaine Schanke (di Los Angeles)
- Ellen C. Schanke (di Los Angeles)
- Paul Schanke (di Los Angeles)
- Phillip Shanke (di Los Angeles)
- mons. Joseph L. Sondag (segretario del vescovo Daly)
- Bonnie Lou Trotter (di Tucson, Arizona)
- Janet Ann Trotter (di Tucson, Arizona)
- Keith Jr. Trotter (di Tucson, Arizona)
- Membri dell'equipaggio
- Hildegard Di Francesco (hostess, di Parigi)
- Mireille Prost (hostess, di Parigi)
- William A. Slaughter (primo ufficiale, di New York)
- Dipendenti della TWA
- Mariebeth Altonaga (hostess, di Parigi)
- Laurette Bashong (hostess, di Parigi)
- Stanley Chalupsky (di New York)
- James Da Silva (di New York)
- Eleanor W. Flegal (di San Francisco)
- Doris M. Graf (di Los Angeles)
- Georgette Granstein (hostess, di Parigi)
- Beryl N. Groff (di San Francisco)
- Francis Heurtevant (di Parigi)
- Simonetta Sagramora (hostess, di Roma)
- Waltraud Schmidt (hostess, di Parigi)
- Keith B. Trotter (di Tucson, Arizona)
- Gitta Ulbricht (hostess, di Parigi)
Feriti
modifica- Membri dell'equipaggio o dipendenti della TWA
- Simone Bazin (hostess, di Parigi) deceduta successivamente
- John W. Churchill (secondo ufficiale, di New York)
- Henri Constant (commissario di bordo, di Parigi) deceduto successivamente
- Loretta E. Gartley (di Los Angeles)
- Marion Korn (hostess, di Parigi)
- Eduardo Lesniak (commissario di bordo, di Parigi) deceduto successivamente
- Vernon W. Lowell (capitano comandante, di New York)
- Howard W. (Warren) Lowery (ingegnere di volo, di New York) deceduto successivamente
- Barbel Poehler (hostess, di Parigi)
- Martin Shepard (addetto comunicazioni, di Roma)
- Passeggeri
- Debetesfaye
- Michel Gullion
- Jones
- Kidane
- Paolo Lamparelli
- Marta Leistner
- Peter Leistner
- Pinto
- Sainton
- Martha Schultz (di Lawrence, Kansas)
- Otto Schultz (di Lawrence, Kansas)
- Patricia Trotter (moglie di Keith B. Trotter, di Tucson, Arizona)
- Weymuller
Illesi
modifica- Feegeley
- Cornelio Garosci
- Ralleigh
- Egizio Rizzolati
- Marianne Von Zweyberg (hostess, di Roma)
Note
modifica- ^ a b c d ASN Aircraft accident description Boeing 707-331 Trans World Airlines - TWA N769TW, su aviation-safety.net. URL consultato il 27 novembre 2011.
- ^ a b l. f., Morte 44 persone nel rogo di un aereo che esplode mentre decolla da Fiumicino, in La Stampa, 24 novembre 1964, p. 1. URL consultato il 28 novembre 2011.
- ^ Gianfranco Franci, Il drammatico racconto dei due ingegneri scampati al disastro del superjet americano, in La Stampa, 24 novembre 1964, p. 2. URL consultato il 28 novembre 2011.
- ^ a b g. m., Le vittime ed i superstiti, in La Stampa, 24 novembre 1964, p. 2. URL consultato il 28 novembre 2011.
- ^ (EN) Accident's Cause Probed at Rome (PDF), su TWA Skyliner, vol. 27, Trans World Airlines, 7 dicembre 1964, pp. 1, 3. URL consultato il 30 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2013).
Bibliografia
modifica- (EN) Vernon W. Lowell, The Fate of Flight 800, in Airline safety is a myth, New York, Bartholomew House, 1967, pp. 211.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Volo TWA 800
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Jon Proctor, TWA's First Flight 800 Disaster - Lesson Learned (PDF), in TARPA TOPICS, vol. 96, TWA Active Retired Pilots Association, novembre 2009, pp. 23-28. URL consultato il 30 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- (EN) Accident's Cause Probed at Rome (PDF), in TWA Skyliner, vol. 27, Trans World Airlines, 7 dicembre 1964, pp. 1, 3. URL consultato il 30 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2013).