Wanda (film)
Wanda (Wanda) è un film del 1970 indipendente e a basso budget diretto e interpretato da Barbara Loden.
Wanda | |
---|---|
Locandina statunitense della pellicola | |
Titolo originale | Wanda |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1970 |
Durata | 103 min |
Genere | drammatico |
Regia | Barbara Loden |
Soggetto | Barbara Loden |
Sceneggiatura | Barbara Loden |
Produttore | Harry Shuster Barbara Loden |
Casa di produzione | Foundation for Filmmakers |
Fotografia | Nicholas T. Proferes |
Montaggio | Nicholas T. Proferes |
Musiche | Dave Mullaney |
Interpreti e personaggi | |
|
Trama
modificaWanda Goronski, una giovane e apatica donna che vive nelle zone rurali della Pennsylvania, un giorno decide di abbandonare il marito e i figli e si ritrova a vivere in maniera passiva una serie di disavventure. Abbandonata da un uomo conosciuto la notte prima e derubata in un cinema, conosce casualmente il criminale Norman Dennis con il quale instaura un complicato rapporto e viene coinvolta in una rapina che finisce con la morte di Dennis. Dopo essere scampata ad un'aggressione sessuale, Wanda si rifugia nei boschi e trova ospitalità in una casa.
Genesi
modificaIspirato ad un fatto di cronaca[1], è stato scritto da Barbara Loden, che aveva letto su un quotidiano di una donna che aveva lasciato la famiglia e compiuto una rapina, sul finire degli anni '60 traendo ispirazione dal cinema di John Cassavetes[2].
Accoglienza
modificaIl film ha ricevuto un'accoglienza abbastanza indifferente alla sua uscita data la sua sperimentalità[3] e solo alcuni critici si sono subito accorti delle peculiarità del lungometraggio[4].
Nel corso degli anni è stato restaurato e rivalutato dalla critica che ne ha elogiato gli aspetti anticonvenzionali e l'interpretazione della Loden[5].
Riconoscimenti
modificaIn concorso alla 31ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film ha ottenuto il Premio Pasinetti dedicato al miglior film straniero[6].
Nel 2017 è stato selezionato tra le 25 pellicole da conservare "per l'importanza culturale, storica e/o estetica" dal National Film Registry[7].
Note
modifica- ^ (EN) John Powers, Overlooked In The '70s, 'Wanda' Finally Gets Her Due, su npr.org, 14 marzo 2019. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Richard Brody, Wanda, su newyorker.com, 26 gennaio 2010. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Justin Chang, Review: Barbara Loden’s 1970 triumph, ‘Wanda,’ returns to theaters, su latimes.com, 3 agosto 2018. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Roger Greenspun, Young Wife Fulfills Herself as a Robber:Barbara Loden's Film Opens at Cinema II ' Wanda' Improves With Its Turn to Action, su nytimes.com, 1º marzo 1971. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Tony Paley, London film festival puts a trailblazing film called Wanda back on the road, su theguardian.com, 17 ottobre 2011. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) Venice Film Festival 1970, su mubi.com. URL consultato il 25 febbraio 2020.
- ^ (EN) 2017 National Film Registry Is More Than a 'Field of Dreams', su loc.gov, 13 dicembre 2017. URL consultato il 25 febbraio 2020.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Wanda, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Wanda, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Wanda, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Wanda, su FilmAffinity.
- (EN) Wanda, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Wanda, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.