Wikipedia:Bar/Discussioni/Stop al sessismo linguistico
Stop al sessismo linguistico |
31,7 KB · Atom | 24 luglio 2017, 12:52
È bene depurare wikipedia dal tipico sessismo linguistico che regala alla lingua italiana un tono, a mio avviso, triste.
BANALE esempio (forse non consapevole, ma da correggere) http://it.wiki.x.io/wiki/Emma_Bonino "segretariO del Partito Radicale" (sembra che il dizionario italiano non contenga il termine segretariA!)
Ricopio quanto già detto a @Ignlig:
---
- Non sono l'unica italiana a parlare e scrivere senza usare termini sessisti (anche se capisco che le persone che invece li usano non ne sono lontanamente consapevoli) es:
- http://www.google.it/#hl=it&tbo=d&sclient=psy-ab&q=ministra+site:europa.eu
- https://www.google.it/search?hl=it&gl=it&tbm=nws&q=avvocata&oq=avvocata
- https://www.google.it/search?hl=it&gl=it&tbm=nws&q=ministra&oq=ministra
- Suppongo che linkare le "Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana" della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia una ottima fonte.
- http://www.funzionepubblica.gov.it/media/277361/linguaggio_non_sessista.pdf
- Alcuni dizionari usano il termine MinistrA:
- http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/M/ministro.aspx?query=ministro
- http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/M/MI/ministro.html?q_search=ministro
- http://www.treccani.it/vocabolario/ministra/
- Non tutti i dizionari lo riportano, ovviamente, ma la rinomata Accademia della Crusca che studia la lingua italiana approva l'uso del termine ministrA
- http://www.lessicografia.it/Controller?q1=ministra&EdCrusca1=1&EdCrusca2=1&EdCrusca3=1&EdCrusca4=1&EdCrusca5=1&Integrazioni=1&submit2=Visualizza+elenco+forme&SettImpostazioni=LancioRicerca&maxresults=50&TipoOrdinamento=1&TipoRicerca=0&EF=1&EvidenziaKeyword=1&EvidenzSfondoContesto=1&EvidenzSfondoMicroContesto=1&IgnoraAccenti=1
- E l'Europa:
- http://ec.europa.eu/dgs/translation/rei/documenti/rete/genere_femminile.pdf
- "Usare i titoli professionali al femminile se il referente è femminile
- • - i termini -o, - aio/-ario mutano in -a, - aia/-aria es. architetta, avvocata, chirurga, critica, ministra, prefetta, notaia, primaria, segretaria"
---
Ciao grazie per l'ascolto --77.239.151.238 (msg) Ambra
- Aggiungo (google è una miniera di info):
- "così come di dice la maestra e non la maestro si dirà la ministra e non la ministro. Non c’è nessuna ragione di tipo linguistico per riservare ai nomi di professione e di ruoli istituzionali un trattamento diverso."
- http://www.rai.it/dl/docs/1354527785476guida_robustelli.pdf
- Ciao --77.239.151.238 (msg) Ambra
sistemato da me --ignis scrivimi qui 19:28, 12 feb 2013 (CET)
- Ma anche no:[1]. E, cortesemente, impariamo a non usare le maiuscole a sproposito, anche nei titoli: equivale a strillare...--WebWizard - Free entrance »» This way... 19:54, 12 feb 2013 (CET)
- Solo per segnalare che ho sistemato il titolo. Nemmeno a me piace chi strilla. --Sannita - L'admin (a piede) libero 20:44, 12 feb 2013 (CET)
- "Non c’è nessuna ragione di tipo linguistico per riservare ai nomi di professione e di ruoli istituzionali un trattamento diverso", questo, purtroppo, è semplicemente falso. Detto ciò è vero che come la lingua cambia, può cambiare (anzi deve) pure Wikipedia, e se è vero che persino l'accademia della crusca, che IMHO è la massima e più autorevole fonte per quanto riguarda l'italiano, mostra un'apertura verso alcuni termini al femminile che in passato non venivano utilizzati, allora un'apertura possiamo certamente mostrarla anche noi. Quello che sicuramente non possiamo fare è inventarci delle parole. Certamente alcuni termini possono essere tranquillamente riportati al femminile, come segretaria, ma secondo me anche chirurga, critica e persino ministra. Indipendentemente dai singoli vocabolari, se va bene alla crusca va bene a me, ma prima ci si accerti che ciò sia vero, noi eventualmente ci adeguiamo solo dopo che l'accademia si è già pronunciata. Discutiamone. --Phyrexian ɸ 21:27, 12 feb 2013 (CET)
- (fc)Diciamo pure un'altra cosa, anche se questa è una mia personalissima interpretazione. Una qualifica come, nello specifico, "ministro" identifica principalmente una funzione e non una persona, va da sé che non è né logico né conveniente cambiare il genere di un termine in base a chi ricopre tale funzione. Sfortunatamente, a quanto mi risulta, non esiste il genere neutro nella lingua italiana, ergo le cose vanno tenute come sono, finché gli itlaiani non cambieranno l'italiano. D'altro canto, una delle missioni primarie dell'Accademia della Crusca, riguardo alla lingua, è proprio la coscienza critica della sua evoluzione attuale, nel quadro degli scambi interlinguistici del mondo contemporaneo. Se non lo sanno loro...--WebWizard - Free entrance »» This way... 12:19, 13 feb 2013 (CET)
- Non siamo noi a poter contraddire l'Accademia della Crusca o a inventare nuove regole per la lingua italiana. --Jкк КGB 21:48, 12 feb 2013 (CET)
- Discussione che ritorna periodicamente. Allora io pretendo che si usino termini come il "guardio" e il "sentinello" quando riferiti a degli uomini, altrimenti usare i corrispettivi femminili sarebbe sessista! Per favore non diciamo assurdità. La lotta alla discriminazione sessista si fa con i fatti e con i comportamenti, non cambiando i nomi alle cose.--151.51.125.142 (msg) 21:50, 12 feb 2013 (CET)
- Non c'è bisogno di scomodare l'Accademia, spesso entrambe le forme si trovano facilmente sui vocabolari. Ma non possiamo "epurare" nessuna delle due, sarebbe come obbligare a scegliere tra due sinonimi... --Bultro (m) 22:25, 12 feb 2013 (CET)
- Pensate seriamente al significato corrente dell'ipotetica frase "Emma Bonino è la segretaria del Partito Radicale". Il politically correct sta bene nelle conferenze stampa dei politici; per la questione linguistica in un enciclopedia, ci sono delle regole stabilite dall'uso comune che devono essere seguite, pena ritrovarsi con espressioni come "ingegneressa".--Melancholia (msg?) 00:54, 13 feb 2013 (CET)
- A chi si pone questi problemi linguistici, siccome non siamo autorizzati a cambiare le regole della lingua italiana, suggerisco di lasciare it.wikipedia e di contribuire invece a en.wikipedia dove non esiste genere femminile o maschile (sia per le professioni, sia per gli oggetti e altro ancora). W l'inglese! :) --Daniele Pugliesi (msg) 01:06, 13 feb 2013 (CET)
- Pensate seriamente al significato corrente dell'ipotetica frase "Emma Bonino è la segretaria del Partito Radicale". Il politically correct sta bene nelle conferenze stampa dei politici; per la questione linguistica in un enciclopedia, ci sono delle regole stabilite dall'uso comune che devono essere seguite, pena ritrovarsi con espressioni come "ingegneressa".--Melancholia (msg?) 00:54, 13 feb 2013 (CET)
- Non c'è bisogno di scomodare l'Accademia, spesso entrambe le forme si trovano facilmente sui vocabolari. Ma non possiamo "epurare" nessuna delle due, sarebbe come obbligare a scegliere tra due sinonimi... --Bultro (m) 22:25, 12 feb 2013 (CET)
- Discussione che ritorna periodicamente. Allora io pretendo che si usino termini come il "guardio" e il "sentinello" quando riferiti a degli uomini, altrimenti usare i corrispettivi femminili sarebbe sessista! Per favore non diciamo assurdità. La lotta alla discriminazione sessista si fa con i fatti e con i comportamenti, non cambiando i nomi alle cose.--151.51.125.142 (msg) 21:50, 12 feb 2013 (CET)
- "Non c’è nessuna ragione di tipo linguistico per riservare ai nomi di professione e di ruoli istituzionali un trattamento diverso", questo, purtroppo, è semplicemente falso. Detto ciò è vero che come la lingua cambia, può cambiare (anzi deve) pure Wikipedia, e se è vero che persino l'accademia della crusca, che IMHO è la massima e più autorevole fonte per quanto riguarda l'italiano, mostra un'apertura verso alcuni termini al femminile che in passato non venivano utilizzati, allora un'apertura possiamo certamente mostrarla anche noi. Quello che sicuramente non possiamo fare è inventarci delle parole. Certamente alcuni termini possono essere tranquillamente riportati al femminile, come segretaria, ma secondo me anche chirurga, critica e persino ministra. Indipendentemente dai singoli vocabolari, se va bene alla crusca va bene a me, ma prima ci si accerti che ciò sia vero, noi eventualmente ci adeguiamo solo dopo che l'accademia si è già pronunciata. Discutiamone. --Phyrexian ɸ 21:27, 12 feb 2013 (CET)
- Solo per segnalare che ho sistemato il titolo. Nemmeno a me piace chi strilla. --Sannita - L'admin (a piede) libero 20:44, 12 feb 2013 (CET)
[← Rientro] Penso che Bultro abbia centrato il punto. Quello che possiamo fare, se c'è la volontà e la necessità di farlo, è discutere per darci delle regole su quale "sinonimo" scegliere, per uniformità. Certo questo aiuterebbe un po', non tanto nella scrittura delle voci, ma per evitare i soliti conflitti che continuano a crearsi (io utenti che si accapigliano in talk voce per un maschile/femminile non fatico a vederli). Possiamo scegliere di preferire una forma o l'altra, e di tollerare o meno la forma alternativa, ma questo andrebbe fatto per ogni singolo termine controverso. Chi vuole può aprire una discussione nel posto appropriato, che dovrebbe essere il manuale di stile. --Phyrexian ɸ 01:55, 13 feb 2013 (CET)
Mah... onestamente non capisco le ragioni di un messaggio così sensazionalista e aggressivo. Si vuole proporre qualcosa? Lo si faccia argomentando seriamente ed evitando toni da complotto pluto-femminista o da prima pagina di Novella 2000. Questa è una enciclopedia in lingua italiana, come tale cerca di basarsi su ciò che la lingua italiana prevede. La massima istituzione è l'Accademia della Crusca (tenderei anche a distinguere rispetto alle pubblicazioni del sito, talvolta meno accurate) alla quale personalmente aggiugerei una schiera di linguisti non certo di secondo livello (De Mauro, e così via). Il resto è propaganda o voglia di sensazionalismo, a mio modesto parere. In generale concordo con l'uso al femminile di alcuni mestieri o attività ormai entrati a far parte della lingua italiana. Non sono invece d'accordo con forzature. Fonti autorevoli e discussione, basta questo. --Lucas ✉ 08:44, 13 feb 2013 (CET)
- Giudice, presidente etc (i termini che finiscono in E ) sono sia maschili che femminili, ingegnere (come infermiere) diventa ingegnera.
- Le fonti
- http://www.funzionepubblica.gov.it/media/277361/linguaggio_non_sessista.pdf
- http://ec.europa.eu/dgs/translation/rei/documenti/rete/genere_femminile.pdf
- danno spiegazioni grammaticali su come/quando far terminare la parola in -A. Non inventano nuovi termini, anche se capisco che non sia comune usarli.
- --77.239.151.238 (msg) Ambra
- Abbiamo già' avuto una esperienza ventennale di scrittura linguistica sotto dettatura. Usiamo il buon senso, il natural (ossia non imposto) evolvere del linguaggio e guardiamo ai contenuti ossia alla sostanza e non a maquillage di facciata che sul piano del progresso civile sono buoni solamente a giustificare i costi di commissioni statali e UE, ma aggiungono solo sterili polemiche.
- Incidentalmente se "i termini che finiscono in E sono sia maschili che femminili" perché abbiamo principe e principessa, barone e baronessa, dottore e dottoressa, re e regina ?--Bramfab Discorriamo 11:09, 13 feb 2013 (CET)
- Io sono stata troppo lesta a scrivere. Ad es. a pag. 24 spiega che i termini che finiscono in -sore mutano in -sora (professore, professoressa)
- Per capire come declinare le parole (senza perdersi in motivi grammaticali che sono persone del settore... laureati in lettere etc... conoscono) basta fare raffronti con termini simili: maestro-maestra, ministro-ministra, sinistro-sinistra.
- Il natural involvere del linguaggio è bene che eviti il sessismo linguistico, non penso che agli uomini piaccia essere definiti maestra, infermiera, stiratrice o casalinga, come Emma Bonino è definita segretario.. --77.239.151.238 (msg) Ambra
- L'evoluzione naturale del linguaggio, come precisato opportunamente dall'Accademia della Crusca, non si decide a tavolino. Il giorno che il termine "ministra" entrerà nelll'uso comune per davvero, si cambierà il manuale di stile. Nello specifico, visto che il termine ufficiale resta "ministro", evitiamo crociate inutili e perdite di tempo.--WebWizard - Free entrance »» This way... 12:11, 13 feb 2013 (CET)
- Mah, per l'appunto Treccani che hai segnalato è uno di quei vocabolari che contiene il termine ministrA. --77.239.151.238 (msg) Ambra
- Sono sorpreso nel verificare che ogni giorno c'è sempre qualcuno che insiste nel sostenere le proprie tesi personali (più o meno "giuste"), incurante del fatto che Wikipedia è una fonte terziaria, dunque non possiamo inventarci nuove regole perché riteniamo che siano più corrette.
- Anche a me piacerebbe modificare tanti termini della chimica e della fisica (ad esempio la confusione tra elemento chimico e sostanza pura deriva dal fatto che invece di chiamare O2 diossigeno si chiama ossigeno, cioè con lo stesso nome dell'elemento a cui appartengono i suoi atomi), ma nonostante sia consapevole di questa grave improprietà di linguaggio (che può portare ad errori di calcolo non indifferenti), non faccio crociate su Wikipedia per svolgere tale modifica, perché lo scopo di Wikipedia è quello di costruire un'enciclopedia basandoci su altre fonti, quindi se le fonti dicono il contrario di quello che noi tutti wikipediani pensiamo, anche se siamo sicuri che le fonti sono errate, non possiamo farci nulla.
- Detto ciò, pregherò perché si smetta di perdere tempo in tali discussioni, che come ho detto vanno oltre lo scopo di Wikipedia e ci si concentri invece sullo sviluppo delle pagine di Wikipedia, molte delle quali sono abbozzi senza fonti. --Daniele Pugliesi (msg) 12:37, 13 feb 2013 (CET)
- Mah, per l'appunto Treccani che hai segnalato è uno di quei vocabolari che contiene il termine ministrA. --77.239.151.238 (msg) Ambra
- L'evoluzione naturale del linguaggio, come precisato opportunamente dall'Accademia della Crusca, non si decide a tavolino. Il giorno che il termine "ministra" entrerà nelll'uso comune per davvero, si cambierà il manuale di stile. Nello specifico, visto che il termine ufficiale resta "ministro", evitiamo crociate inutili e perdite di tempo.--WebWizard - Free entrance »» This way... 12:11, 13 feb 2013 (CET)
L'ufficialità di certi termini è sancita in Italia per decreto del presidente del consiglio dei ministri; i termini indicati in questo documento non sono formalmente declinabili perché è la legge che li determina, e non si può fare uso pubblico di termini diversi se non sperando che nessuno abbia ad eccepire vizi di forma, magari non volendo soffermarvisi. Nel quotidiano residua invece il senso dell'implicità solennità dell'uso delle attribuzioni, per il quale la carica è neutra per "superiorità", e pertanto non è attinta dal fortunatamente intervenuto accesso delle donne alle cariche ed ai ruoli di cui parliamo. Non è perciò tanto importante vedere una "capa della polizia", o una "membra del parlamento", quanto piuttosto la possibilità che questi incarichi possano essere assegnati a chi merita di vederseli conferiti e se sono donne a meritarli, siano conferiti a donne. Non è una mancanza di considerazione del genere femminile, è che i ruoli sempre gli stessi restano e restano al di sopra del carattere umano, più vicini al genere neutro del latino che non a certi facili ammiccamenti che, da qualunque Colle vengano, non riescono a risplendere di senso della funzione. Più che applicarsi alla ricerca della diversità nella parità, io credo sia da ricercarsi la parità nella diversità, che sembra un gioco di parole eppure è proprio il criterio con cui qui maneggiamo le idee diverse: prima di tutto in parità. -- g · ℵ (msg) 12:52, 13 feb 2013 (CET)
- Anche io sono d'accordo con Daniele Pugliesi: evitare di discutere inutilmente: anche se a qualcuno non piacesse usare certi termini, perché evitarli se esistono? Più che documentarli cosa è doveroso fare?
- Anche il documento segnalato da Gianfranco parla di incarichi ma non di genere, infatti non mi sembra che obblighi ad usare sempre e comunque il termine segretariO. Il governo infatti consiglia di _non_ usare linguaggio sessista http://www.funzionepubblica.gov.it/media/277361/linguaggio_non_sessista.pdf ma questo documento l'avevo già linkato, inizio a sentirmi ripetitiva. --77.239.151.238 (msg)Ambra
- Non credo che un documento governativo italiano possa condizionare un'enciclopedia *in lingua italiana* e non "dell'Italia". Attualmente rimane una forma (abbastanza cacofonica) apparentemente principalmente al gergo giornalistico e deprecabile da un punto di vista esclusivamente linguistico.
- A margine le menzioni della Crusca sono un filo falsate: su 43 occorrenze solo una si riferisce al femminile di "ministro" in senso politico, le altre sono terza persona singolare indicativo presente del verbo "ministrare" o usi latini. --Vito (msg) 13:33, 13 feb 2013 (CET)
- Concordo con Vito e in special modo con l'intervento dell'utente non registrato 151.51.125.142. Potrei scrivere anche altro, ma mi astengo. --Triple 8 (scrivimi qui) 15:18, 13 feb 2013 (CET)
- Consiglio a chi ha aperto il post di leggere Luca Serianni, Grammatica italiana, III.50-60, che ci offre una panoramica effettivamente neutrale della cosa, pur denunciando l'assenza di uno studio di insieme. I risvolti sono abbastanza imprevisti.
- Mio parere personale: il sessismo mi sembra fortemente sotteso PROPRIO in questo genere di appelli virulenti alla neutralità, che stiracchiano la fisiologica vita delle lingue. Lo stop andrebbe posto a questi "stop al sessismo"; sempre personalmente credo che la lotta per la parità vada innanzitutto combattuta nella sostanza. La lotta inviperita sulla lingua appare una sorta di nemesi sul maschio contemporaneo, per colpe della società del passato (certo, non del tutto superate). Ed è una lotta certamente involuta, in cui coscientemente si assaltano mulini a vento. --pequod ..Ħƕ 15:24, 13 feb 2013 (CET)
- Pour parler per me è vero sessismo anche considerare la "ministra" come un'eccezione degna di un'eccezione grammaticale e non come un normale ministro. A me personalmente interessa la parola fino alla r, dopo è solo un'indicazione. --Vito (msg) 15:34, 13 feb 2013 (CET)
- Concordo con Gianfranco, Vito e Pequod. Come donna, trovo addirittura offensivo declinare al femminile una carica, quasi a voler sottolineare come "straordinario" il fatto che sia rivestita da una donna. (Ironic mode on) e per questo bloccherò infinito chiunque osi chiamarmi "amministratrice" (ironic mode off).--Eumolpa (msg) 16:05, 13 feb 2013 (CET)
- Pour parler per me è vero sessismo anche considerare la "ministra" come un'eccezione degna di un'eccezione grammaticale e non come un normale ministro. A me personalmente interessa la parola fino alla r, dopo è solo un'indicazione. --Vito (msg) 15:34, 13 feb 2013 (CET)
- Concordo con Vito e in special modo con l'intervento dell'utente non registrato 151.51.125.142. Potrei scrivere anche altro, ma mi astengo. --Triple 8 (scrivimi qui) 15:18, 13 feb 2013 (CET)
Che Emma Bonino continui ad essere segretario. Se a nessuno qui piace wikipedia scritta con una grammatica corretta, che ci posso fa'. --77.239.151.238 (msg) Ambra
- La grammatica è un'altra cosa: è un termine ambiguo, spesso usato come mazza per asseverare la validità di un modello tra gli altri. Qui stiamo parlando di lessicologia e in particolare di formazione del genere femminile a partire da quello maschile per i mestieri. E stiamo - anzi stavamo - parlando di evoluzione della lingua. Se Bonino va chiamata segretaria o segretario non dipende certo da vincoli "grammaticali". La grammatica intesa come codice per i reati militari è morta con don Milani e poi più compattamente negli anni settanta, sarebbe ora di prenderne atto. :) --pequod ..Ħƕ 09:29, 14 feb 2013 (CET)
- Ok Wikipedia rimanga sgrammaticata o slessicata e sessista: Emma Bonino segretariO del Partito radicale, Rita Bernardini segretariA.
- --77.239.151.238 (msg) Ambra
- (Fuori crono ma non fuori tema...) Cara Ambra, tu intavoli un ragionamento e procedi con argomentazioni che si fondano su considerazioni extra grammaticali o lessicali. Se invece esaminiamo la situazione del lessico e della grammatica in cui versano alcune pagine di Wikipedia ci sono problemi più urgenti e per i quali si fatica a trovare volontari vedi link. Te la sentiresti di darci una mano? La collaborazione oltre che volontaria e aperta a tutti è estremamente gradita! --Pracchia 78 (scrivimi) 12:20, 14 feb 2013 (CET)
- a dire il vero in Wikipedia servirebbe una fonte che confermi che sono femmine e una che a supplemento di verifica confermi che non sono maschi. Ma non basta. Servirebbe una terza fonte che stabilisse cosa farsene di chi non è o non sente di essere né l'uno né l'altra, perché giustamente ci si sta richiamando a non fare discriminazioni d'ordine sessuale. La fonte Wikipedia la vuole attendibile e chissà come si dovrebbe valutare quest'attendibilità e se siano ammissibili come prova delle foto "confidenziali" (di questi tempi spopolano invero certi filmini, ma d'autore), dopodiché, una volta confermato che siano femmine e non maschi e non gay (perché questo anti-sessismo in realtà non copre tutta la gamma delle possibili istanze, ma solo quella che fa di volta in volta comodo), serve un'altra fonte che accerti se questo aspetto davvero abbia a che fare con il motivo per cui i soggetti sono enciclopedici e se ricoprono le cariche per meriti di generica natura sessuale (sulle cui circostanze di dettaglio non spetterebbe a WP fare sperequazioni né investigazioni).
Per fortuna, però, su Wikipedia dopo che queste fonti le troviamo tutte e ne discutiamo un paio di settimane con una media di un utente e mezzo bloccato 3,75 giorni per attacchi, alla fine cancelliamo tutto per ingiusto rilievo e ricerca originale. Nel frattempo chi ha una carica lavora con ciò che ha sotto il suo cappello più che con quanto si può gioiosamente scoprire dentro le sue mutande, e la voce infatti parla del suo lavoro. Almeno spero. -- g · ℵ (msg) 11:56, 14 feb 2013 (CET)- Tanto di cappello a Pequod e Gianfranco. Personalmente questo genere di baruffa lessicale mi ricorda tanto la controversia femminista su "History - herstory", dovuta a scarsa conoscenza dell'etimo delle parole. AndreaFox
- a dire il vero in Wikipedia servirebbe una fonte che confermi che sono femmine e una che a supplemento di verifica confermi che non sono maschi. Ma non basta. Servirebbe una terza fonte che stabilisse cosa farsene di chi non è o non sente di essere né l'uno né l'altra, perché giustamente ci si sta richiamando a non fare discriminazioni d'ordine sessuale. La fonte Wikipedia la vuole attendibile e chissà come si dovrebbe valutare quest'attendibilità e se siano ammissibili come prova delle foto "confidenziali" (di questi tempi spopolano invero certi filmini, ma d'autore), dopodiché, una volta confermato che siano femmine e non maschi e non gay (perché questo anti-sessismo in realtà non copre tutta la gamma delle possibili istanze, ma solo quella che fa di volta in volta comodo), serve un'altra fonte che accerti se questo aspetto davvero abbia a che fare con il motivo per cui i soggetti sono enciclopedici e se ricoprono le cariche per meriti di generica natura sessuale (sulle cui circostanze di dettaglio non spetterebbe a WP fare sperequazioni né investigazioni).
[← Rientro] Cambio un po' argomento, facendo il discorso che cercavo di fare nei miei precedenti interventi, mi rendo conto che è parzialmente off topic (in topic mi sento di quotare diversi interventi, fra cui quelli di Gianfranco, Pequod e Vituzzu). Stare a discutere di queste cose è per molti versi una perdita di tempo (e quindi un danno), ma sapete cosa ci può essere di peggio? Tante perdite di tempo. Da più parti è stato segnalato che queste richieste sono ricorrenti, e allora forse sarebbe utile perdere un po' di tempo per stabilire inequivocabilmente una linea da seguire nella scrittura delle voci, in modo che al prossimo messaggio al Bar si possa rispondere "no guarda, qui si fa così, non continuare a cambiare i termini" oppure "abbiamo deciso in passato che puoi usare il termine che preferisci, basta che sia coerente all'interno della stessa voce". In questo modo possiamo in tranquillità annullare gli edit "sbagliatati" e dare una risposta secca e veloce a future richieste simili. Altrimenti continuiamo ogni volta con nuove discussioni che finiscono con un nulla di fatto, e oltre ad avere contenuti disomogenei, diamo l'impressione di un progetto che di collaborativo ha sempre meno. Poi la questione non mi sembra particolarmente complessa, importante o controversa. La Crusca è la massima fonte, ma noi usiamo l'italiano corrente, vogliamo che le voci siano lette non per esercitare le palle degli occhi, ma per essere capite, quindi se la crusca dice "si può" noi possiamo dire "ma anche no". E allora diciamolo (scriviamolo) se la questione rispunta fuori spesso. Il mio è un discorso wikipediano, entra poco nel merito, sappiamo tutti come vengono scritte le voci. :-) --Phyrexian ɸ 17:51, 14 feb 2013 (CET)
- Condivido pienamente la proposta fatta da Ambra: avvocata, segretaria, cancelliera, ingegnera, dottora, professora, e molti altri, devono sostituire i rispettivi termini maschili, se la persona in questione è una donna.
- Sono Favorevole quindi a rimuovere l'uso sessista di certe parole dall'enciclopedia. Personalmente mi leggerò per bene le due guide (una è parecchio vecchia, il problema venne evidenziato giò nel 1987) e cercherò di contribuire a wikipedia in maniera grammaticalmente corretta. Grazie per i link Ambra! ;-)
- @Melancholia ingegneressa non esiste, infatti si scrive ingegnera.
- @Bramfab barone diventa barona/baronessa (corretti entrambi) il vigile la vigile/la vigilessa, il dottore la dottora.
- A chi dice che la parità dei sessi non si raggiunge attraverso una corretta grammatica ma solo tramite altri mezzi sociali, faccio notare che in ogni paese il linguaggio usato condiziona il modo di pensare delle persone. Un linguaggio maschilista contribuisce a formare una società maschilista. --79.11.238.194 (msg) 18:46, 14 feb 2013 (CET)
- @79.11.238.194. Ora immagina lo spreco economico di inchiostro e carta nella modulistica prestampata degli uffici pubblici e privati, ministeri, ecc. che dovrà pur essere diversificata o per lo meno modificata: il medico, la medica (?), l'ingegnere, l'ingegnera (?), l'architetto, l'archi+tetta (ma suona male, suvvia convieni...) e così via. --Pracchia 78 (scrivimi) 22:47, 14 feb 2013 (CET)
- @79.11.238.194: cortesemente non particolare con crociate vandaliche in quanto prive di consenso e fondamento, sei già al primo blocco su questo fronte e francamente dover creare un filtro ad hoc mi infastidirebbe alquanto. --Vito (msg) 01:29, 15 feb 2013 (CET)
- Ops non avevo visto che trolli, scusa ma spero sia l'ora e la giornata. --Vito (msg) 01:45, 15 feb 2013 (CET)
- Phyrexian: magari uno di questi giorni provo a parafrasare la fonte Serianni, perché dice un sacco di cose piuttosto interessanti: sicuramente si tratterebbe di una meravigliosa delusione per i nostri amici, sessisti inconsapevoli, digiuni di linguistica e ricchi di ardimento. Si può effettivamente trovare spazio nel manuale di stile. Spero solo di non dovermi confrontare con argomentazioni completamente assurde, indigeste sia nel contenuto che nella forma: a chi è in ascolto e vuole fare crociate su wikipedia, GRAZIE, resta pure a casa. La grammatica non c'entra una mazza chiodata, è anzi la tipica parola della disperazione, in particolare se applicata a "corretta". L'anonimo stesso dichiara di voler "condizionare", quindi buona fortuna nei pressi di dove abita. --pequod ..Ħƕ 02:34, 15 feb 2013 (CET)
- @79.11.238.194. Ora immagina lo spreco economico di inchiostro e carta nella modulistica prestampata degli uffici pubblici e privati, ministeri, ecc. che dovrà pur essere diversificata o per lo meno modificata: il medico, la medica (?), l'ingegnere, l'ingegnera (?), l'architetto, l'archi+tetta (ma suona male, suvvia convieni...) e così via. --Pracchia 78 (scrivimi) 22:47, 14 feb 2013 (CET)
SegretariA è un termine non comune. Meno male che wikipedia è fondata sulle fonti (ne ho riportate assai). Buon lavoro! --77.239.151.238 (msg) Ambra
- Cerchiamo comunque di avvederci che certuni dei termini contestati hanno origine latina ed in latino erano di genere neutro. per quanto in italiano il genere neutro non esista, spesso il corrispondente maschile, valido per ambedue i sessi, in realtà è la versione italiana del genere neutro in latino. Personalmente credo che quando si litiga sulla forma si perde di vista la sostanza. AndreaFox --95.225.236.150 (msg) 11:39, 15 feb 2013 (CET)
- Io sono in netta minoranza ok - fine - ma almeno non negate che wikipedia è sessista.
- Se non siete d'accordo non tentate di convincere me che non sono laureata in lettere per cui non valgo niente in materia: attivatevi perché il Governo Italiano e l'Europa cambino indicazioni.
- http://www.funzionepubblica.gov.it/media/277361/linguaggio_non_sessista.pdf
- http://ec.europa.eu/dgs/translation/rei/documenti/rete/genere_femminile.pdf
- --77.239.151.238 (msg)Ambra
- Potresti fondare una tua associazione e fare attivismo con quella, visto che qui, stiamo a fare una enciclopedia e pagine come questa servono solo ad un corretto e migliore funzionamento del Progetto. Per cui ti sarei grato se continuassi la tua crociata fuori da qui, in piazza, su un forum o su un blog. Saluti.--Dome A disposizione! 12:54, 15 feb 2013 (CET)
- Crociata su wikipedia la fa chi vuole imporre la propria opinione senza fonti. --77.239.151.238 (msg) Ambra
- Ambra, per cortesia: hai espresso ormai innumerevoli volte e in modo chiaro il tuo pensiero sull'argomento: non è necesssario quindi che lo ribadisci ancora. Ti invito anche io, gentilmente, a seguire il consiglio espresso da Dome. --Eumolpa (msg) 15:18, 15 feb 2013 (CET)
- Crociata su wikipedia la fa chi vuole imporre la propria opinione senza fonti. --77.239.151.238 (msg) Ambra
- Potresti fondare una tua associazione e fare attivismo con quella, visto che qui, stiamo a fare una enciclopedia e pagine come questa servono solo ad un corretto e migliore funzionamento del Progetto. Per cui ti sarei grato se continuassi la tua crociata fuori da qui, in piazza, su un forum o su un blog. Saluti.--Dome A disposizione! 12:54, 15 feb 2013 (CET)
Quoto: "La Presidente dell’Accademia della Crusca, Nicoletta Maraschio (..) per evitare alcuni possibili equivoci nelle sintesi che si vanno diffondendo in rete, tiene a ribadire l’opportunità di usare il genere grammaticale femminil per indicare ruoli istituzionali (la ministra, la presidente, l’assessora, la senatrice, la deputata ecc.) e professioni alle quali l’accesso è normale per le donne solo da qualche decennio (chirurga, avvocata o avvocatessa, architetta, magistrata ecc.) così come del resto è avvenuto per mestieri e professioni tradizionali (infermiera, maestra, operaia, attrice ecc.)." Ciao :-) --Angelita (msg) 18:05, 21 dic 2013 (CET)
- in che consisterebbero i "possibili equivoci"? Che si mandi un mazzo di rose rosse al ministro Brunetta? Che qualcuno perda il lume della ragione al solo pensiero di un ministro Passera? Dov'è che si equivoca, precisamente? Quale sarebbe l'opportunità?
Io vedo solo il rischio che Donne che sono donne con la D maiuscola si facciano nuovamente rinchiudere nel ruolo di donnette, se va bene, o di femmine. Torneremo al "Signora..." "Signorina, prego", e in ciò qualcuna penserà di aver guadagnato qualcosa. Ma non sarà con l'aiuto di WP. Quella è crusca, noi siamo un piatto di grano -- g · ℵ (msg) 18:41, 21 dic 2013 (CET)- Totalmente d'accordo con Gianfranco. --Euphydryas (msg) 22:16, 21 dic 2013 (CET)