Wikipedia:Oracolo/Archivio/Febbraio 2011 (2/2)
Cos'è un container "templated"?
modificaCome da titolo... vi ringrazio.
--88.35.101.154 (msg) 12:45, 15 feb 2011 (CET)
- Forse sarebbe utile che tu ci dicessi almeno dove ne hai sentito parlare, in che ambito... perché, sennò, a me viene in mente solo questo container :) --Maquesta Belin 16:04, 15 feb 2011 (CET)
- XD Parlo di linguaggio C++... informatica... sto studiando lo Standard Template Library, è qui che ne ho sentito parlare... :-) 88.35.101.154 (msg) 10:08, 16 feb 2011 (CET)
- Se cerchi su Wikipedia la voce Standard Template Library guardando con attenzione con un lentino almeno 20x, troverai il termine Contenitore. Ecco lì stranamente è scritto cosa è un Container ;)--Pierpao.lo (listening) 10:16, 16 feb 2011 (CET)
- "Templated" == in cui il tipo degli oggetti contenuti è un parametro template (in soldoni, sono contenitori "generici"). Cfr. Struttura dati#Template di strutture dati. -- Rojelio (dimmi tutto) 11:54, 17 feb 2011 (CET)
- Se cerchi su Wikipedia la voce Standard Template Library guardando con attenzione con un lentino almeno 20x, troverai il termine Contenitore. Ecco lì stranamente è scritto cosa è un Container ;)--Pierpao.lo (listening) 10:16, 16 feb 2011 (CET)
- XD Parlo di linguaggio C++... informatica... sto studiando lo Standard Template Library, è qui che ne ho sentito parlare... :-) 88.35.101.154 (msg) 10:08, 16 feb 2011 (CET)
Questo è da vedere (chi non lo ha visto, così impara a frequentare commons)
modifica. Ma come è che si vede in 3D? Soprattutto ad immagine ingrandita. Io lo metterei in qualche pagina che parla del 3D. Quale?--Pierpao.lo (listening) 20:47, 15 feb 2011 (CET)
- seguendo un po' di link, sono arrivato a questa spiegazione--Hal8999 (msg) 20:55, 15 feb 2011 (CET)
- GGrraazziiee--Pierpao.lo (listening) 01:53, 16 feb 2011 (CET)
Urgente
modificaMi serve quest'informazione per le 17:15 di oggi: a livello mondiale, la pollicoltura è praticata maggiormente per le uova o per la carne? No sono necessarie le percentuali, mi basta sapere in quale modo sono più sfruttati i polli. È molto importante, per favore rispondete. --DSK (msg) 10:25, 16 feb 2011 (CET)
- Qui dice che sono molti di più quelli da carne, ma non garantisco affatto sull'attendibilità della fonte. --Maquesta Belin 13:05, 16 feb 2011 (CET)
- Ossignur. Prova a vedere se trovi qualcosa nella voce pollicoltura (ho dato una rapida occhiata ma non ho visto niente) e nella sua corrispettiva inglese en:Poultry farming che mi sembra più fornita (sperando tu sappia l'inglese). Se no c'è anche in tedesco (de:Geflügelproduktion), di cui io non capisco un'acca: nella sezione Globale Produktion di tale voce credo ci sia qualcosa, ma il traduttore google capisce bisi per fave e non riesco a darti informazioni precise. -- Syrio posso aiutare? 13:08, 16 feb 2011 (CET)
- Non mi sembra che ci sia nulla né su quella italiana né su quella inglese. Sulla tedesca non mi pronuncio. --Maquesta Belin 13:33, 16 feb 2011 (CET)
- Su quella tedesca sono sicuro al 90%, ma appunto il traduttore di google non mi restituisce frasi intelligibili, quindi... -- Syrio posso aiutare? 13:36, 16 feb 2011 (CET)
- Non mi sembra che ci sia nulla né su quella italiana né su quella inglese. Sulla tedesca non mi pronuncio. --Maquesta Belin 13:33, 16 feb 2011 (CET)
- Ossignur. Prova a vedere se trovi qualcosa nella voce pollicoltura (ho dato una rapida occhiata ma non ho visto niente) e nella sua corrispettiva inglese en:Poultry farming che mi sembra più fornita (sperando tu sappia l'inglese). Se no c'è anche in tedesco (de:Geflügelproduktion), di cui io non capisco un'acca: nella sezione Globale Produktion di tale voce credo ci sia qualcosa, ma il traduttore google capisce bisi per fave e non riesco a darti informazioni precise. -- Syrio posso aiutare? 13:08, 16 feb 2011 (CET)
Allora, di tedesco non capisco un piffero, però sono andata sul sito di statistiche della FAO che viene linkato come fonte da de.wiki e qualcosa ho trovato. Il procedimento è:
- vai sul sito FAOSTAT
- seleziona "World + (Total)" nel campo Selected area, "2008" e Sort by "Value"
Nel grafico che viene fuori, i polli da carne sono al 5° posto come produzione, mentre le uova sono al 7°. Considerato che un pollo fa più di un uovo nella sua vita, direi che i polli da carne sono uno sfracello di più rispetto a quelli da uova. --Maquesta Belin 16:46, 16 feb 2011 (CET)
- La domanda non era cmq chiara: maggiore? Ma in termini di individui? Oppure in fatturato? Oppure in proteine poi passate all'alimentazione umana? Tanto per cominciare: in termini di individui occorre raddoppiare le cifre, perché con le razze odierne i pulcini vengono tutti uccisi (e buttati) all'età di 24 ore, le pulcine (?) devono crescere e poi fare le uova... BerlinerSchule (msg) 18:17, 16 feb 2011 (CET)
Grazie a tutti! --DSK (msg) 15:56, 17 feb 2011 (CET)
Scozzese e irlandese
modificaSalve, visto che nelle rispettive pagine non ho trovato le informazioni che cercavo, vorrei porvi una domanda. Le lingue gaeliche scozzese e irlandese sono mutualmente comprensibili? Cioè, due persone che parlano l'una gaelico irlandese e l'altra gaelico scozzese possono comprendersi a grandi linee? E il rapporto tra queste lingue e il manx e il gallese e lo stesso che c'è tra loro?--79.31.60.89 (msg) 11:45, 17 feb 2011 (CET)
- Io non so risponderti, però posso chiarire alcune cose: tutte quelle che hai nominato sono lingue celtiche insulari. Però scozzese, irlandese e mannese sono del ramo goidelico, il gallese di quello brittonico, quindi tra questa e le prime tre ci saranno più differenze. Comunque, se vai a vedere in Lingua mannese#Vocabolario, trovi alcuni confronti fra le tre lingue goideliche mentre attendi la risposta di qualcuno più esperto :) -- Syrio posso aiutare? 13:01, 17 feb 2011 (CET)
- Se sai l'inglese può esserti utile consultare sulla Wikipedia in inglese Differences between Scottish Gaelic and Irish (eventualmente c'è anche in arabo). Il rapporto tra le due lingue è all'incirca lo stesso che hanno anche con il manx, mentre il gallese non è comprensibile da chi parla gaelico: è una lingua del gruppo brittonico, ma neanche chi parla bretone (altra lingua brittonica) lo capisce molto bene (un po' come un inglese che cerca di comprendere un tedesco).--Keltorrics 15:20, 17 feb 2011 (CET)
- Forse la scarsa comprensibilità del Mannese deriva dalla difficoltà di trovare medium parlanti altre lingue goideliche. Si tratta infatti di una lingua estinta...--Vermondo (msg) 10:37, 19 feb 2011 (CET)
- Nella voce del mannese, a dir la verità, leggo che è stato "riportato in vita" ed è usato anche dal governo dell'isola di Man. -- Syrio posso aiutare? 13:53, 19 feb 2011 (CET)
- Ho ancora da vedere una lingua morta e "riportata in vita"... Sono pie illusioni, in realtà se va bene fanno come quelli che studiano il latino e lo parlano tra loro. Posso immaginare già solo la pronuncia da parte di apprendenti anglofoni, notoriamente restii a riprodurre suoni di altre lingue ;-) (quanto poi allo "scrivere leggi", ammesso che sia vero, altro è "scrivere" una lingua morta e altro è "parlarla"...) --Vermondo (msg) 23:29, 21 feb 2011 (CET)
- Puoi vedere l'Ivrit. BerlinerSchule (msg) 13:36, 22 feb 2011 (CET)
- Che di fatto non è uno stadio moderno di ebraico, ma una strana lingua composita, con molte strutture di origine yiddisch e una pronunica "europea", che c'entra poco con quella che doveva essere la pronuncia semitica originaria... (e comunque è un caso unico nella storia, giustificato da una storia unica). C'è chi parla anche di una "rinascita" del copto in certi villaggi egiziani, ma siamo sempre al livello di gente che "sa" molto bene una lingua morta e prova (come può) ad esprimersi in essa. --93.32.16.178 (msg) 21:02, 23 feb 2011 (CET)
- Puoi vedere l'Ivrit. BerlinerSchule (msg) 13:36, 22 feb 2011 (CET)
- Ho ancora da vedere una lingua morta e "riportata in vita"... Sono pie illusioni, in realtà se va bene fanno come quelli che studiano il latino e lo parlano tra loro. Posso immaginare già solo la pronuncia da parte di apprendenti anglofoni, notoriamente restii a riprodurre suoni di altre lingue ;-) (quanto poi allo "scrivere leggi", ammesso che sia vero, altro è "scrivere" una lingua morta e altro è "parlarla"...) --Vermondo (msg) 23:29, 21 feb 2011 (CET)
- Nella voce del mannese, a dir la verità, leggo che è stato "riportato in vita" ed è usato anche dal governo dell'isola di Man. -- Syrio posso aiutare? 13:53, 19 feb 2011 (CET)
- Forse la scarsa comprensibilità del Mannese deriva dalla difficoltà di trovare medium parlanti altre lingue goideliche. Si tratta infatti di una lingua estinta...--Vermondo (msg) 10:37, 19 feb 2011 (CET)
- Se sai l'inglese può esserti utile consultare sulla Wikipedia in inglese Differences between Scottish Gaelic and Irish (eventualmente c'è anche in arabo). Il rapporto tra le due lingue è all'incirca lo stesso che hanno anche con il manx, mentre il gallese non è comprensibile da chi parla gaelico: è una lingua del gruppo brittonico, ma neanche chi parla bretone (altra lingua brittonica) lo capisce molto bene (un po' come un inglese che cerca di comprendere un tedesco).--Keltorrics 15:20, 17 feb 2011 (CET)
campionato dicalcio 2 divisione anno 1967-68 della polisportiva pontecagnano provincia di salerno
modifica--82.57.85.151 (msg) 15:31, 17 feb 2011 (CET)
-
Didascalia2]]
- Mmmm... di nuovo Skyfire o idee molto confuse? --Maquesta Belin 15:37, 17 feb 2011 (CET)
- Non credo sia quel problema (non c'è solo il titolo, c'è anche unp pseudo-contenuto), ma lo dico sottovoce perché potrebbe essere ancora in circolazione l'inesorabile mazzolatore di oracoli. --CavalloRazzo (talk) 12:45, 18 feb 2011 (CET)
Due domande sul diritto d'autore
modificaCiao a tutti, avrei due domande sul diritto d'autore:
- Utilizzare su una maglietta la bandiera dell'Unione Europea e metterci in mezzo il logo di un'associazione (di cui abbiamo i diritti sul logo) e/o utilizzare il motto dell'UE violerebbe qualche diritto?
- Utilizzare sempre su una maglietta le 12 stelle dell'UE colorate in maniera diversa violerebbe qualche diritto di copyright?
Grazie mile, --★ → Airon 90 18:16, 17 feb 2011 (CET)
- Non saprei, prova a dare un'occhiata a Bandiera europea, en:European flag, Commons:File:Flag_of_Europe.svg#Licensing. Ciao! --Gig (Interfacciami) 18:55, 17 feb 2011 (CET)
Ma è vero che i Mac non prendono i virus?
modificaCome da titolo
--87.18.36.34 (msg) 18:53, 17 feb 2011 (CET)
- I sistemi operativi UNIX-like, come quello usato dai Mac ma anche Linux ed affini, non vengono normalmente infettati dai virus classici (eseguibili mascherati da altri tipi di file) perché riconoscono un eseguibile non dall' estensione, ma dal file stesso. Verificato che si tratta di un eseguibile, chiedono il permesso all' utente di eseguirlo, avvisandolo che si tratta appunto di un eseguibile. Inoltre gli eseguibili per windows (gran parte dei virus) non possono funzionare su Unix. Trovi comunque qualcosa qui: http://it.wiki.x.io/wiki/Comparazione_tra_Microsoft_Windows_e_Linux#Sicurezza . Ti consiglio anche http://it.wiki.x.io/wiki/Virus_%28informatica%29. Mi scuso per eventuali inesattezze. --Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 21:33, 17 feb 2011 (CET)
- Il fatto che si dica che il Mac non prenda virus è una leggenda metropolitana. Sarebbe più giusto dire che sul Mac girano meno virus che su Windows, ma come lascia intendere questo sito, oltre alle diverse caratteristiche del sistema occorre anche tenere conto della minore penetrazione nel mercato, che rende meno "divertente" produrre virus per OS X. In ogni caso esistono antivirus anche per il Mac (come del resto ne esistono per Linux) da che deduco che il fenomeno virus esista eccome, anche se a volte è più "figo" affermare con superiorità che solo "Winsozz" è un lazzaretto :-) -- Lepido (msg) 09:12, 18 feb 2011 (CET)
- Da circa 10 (!) anni uso felicemente Linux, senza mai trovarmi alle prese con virus o intrusioni dannose. Non ho nessun antivirus installato, sembra che servano per "ripulire" le e-mail di passaggio nei server che spesso funzionano grazie a Linux, e non per difendere Linux... Prima, usavo windows ME ed era un disastro!!! Con Linux non ho mai reinstallato il sistema operativo a causa di malfunzionamenti, ma solo per cambio di PC o HD...Scusa Lepido, ma se Linux riconosce i virus e te lo dice, ti infetta solo se gli dai il permesso! ...e normalmente è un .exe, quindi non ci riesce! Ho provato ad eseguire un virus con wine, ma Linux gli ha impedito comunque di fare danni.Un mio amico tecnico di PC ha installato windows XP con licenza regolare, in un aggiornamento ricevuto da microsoft ha trovato... un virus! Per me basta e avanza. Spero di non accendere nessun flame, non è mia intenzione.--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 20:58, 18 feb 2011 (CET)
- Ma se non hai antivirus installati, come fai a sapere di non avere virus? :-) Al di là della battuta, hai ragione: niente flame, anche perché sono sicuro di NON avere la ragione in tasca... Ravanando un po' in rete ho trovato questo che andrebbe letto. Quello che voglio dire è che utilizzare Windows è certamente più "a rischio" rispetto ad un Linux, ma è "a rischio" anche la (per me falsa) sicurezza di chi dice "tanto su Linux non ci sono virus". A parte il fatto che (e qui parlo per me) anch'io sono un utilizzatore di Linux e lo faccio sicuramente con più tranquillità che con Windows, anche se, lo ammetto, con Linux che uso prevalentemente come server di rete, ho certamente comportamenti meno a rischio che con Windows (che invece uso per qualunque altra cosa mi venga in mente). -- Lepido (msg) 21:15, 18 feb 2011 (CET)
- Ogni sistema ha le sue falle (persino i sistemi di controllo industriale cfr stuxnet), sostanzialmente la vulnerabilità di un sistema è data dalla somma di fattori quali la sua diffusione, la sensibilità degli obbiettivi ed ovviamente le caratteristiche intrinseche. Windows è l'OS più diffuso in ambiente domestico, ciò vuol dire che è un obbiettivo ghiotto poiché estremamente diffuso ma anche quello per il quale esistono più società che si occupano di sicurezza oltre che la Microsoft che, malgrado le politiche aziendali poco felici, è comunque uno dei maggiori agglomerati di know-how informatico del pianeta. Linux ha un mercato desktop decisamente minore ma predomina in ambiti accademici o webserver, ha quindi meno obbiettivi e più ardui (anche se più interessanti), oltre che ad essere privo di alcune debolezze strutturali dei sistemi Windows. Per completare il quadro KDE (e quindi distro molto diffuse come Kubuntu), se non erro, riconosce i file dalle estensioni, tuttavia segnala la presenza di codice eseguibile. Sostanzialmente non è possibile quindi dire cosa sia meglio, per un utente domestico molto probabilmente Linux presenta meno vulnerabilità ma la minaccia principale rimane sempre l'utente stesso. Personalmente ho delle macchine windows dove non reinstallo l'OS da 8 anni mentre in un caso un errore in uno script di avanzamento di versione (da Ubuntu 10.04 al 10.10 mi pare) mi ha costretto a reinstallare Linux. --Vito (msg) 21:55, 18 feb 2011 (CET)
- Per diversi anni ho scorrazzato per il web col mio Mac senza antivirus e non ho mai avuto problemi. Qualche mese fa, per prudenza, mi sono preso un antivirus che, a sentir lui, avrebbe trovato e sistemato in tutto una dozzina di cosette minori (non veri e propri virus), ma in cambio mi rallenta moltissimo l'attività. Mi sto ancora domandando se ne valesse la pena...--Vermondo (msg) 10:42, 19 feb 2011 (CET)
- Ogni sistema ha le sue falle (persino i sistemi di controllo industriale cfr stuxnet), sostanzialmente la vulnerabilità di un sistema è data dalla somma di fattori quali la sua diffusione, la sensibilità degli obbiettivi ed ovviamente le caratteristiche intrinseche. Windows è l'OS più diffuso in ambiente domestico, ciò vuol dire che è un obbiettivo ghiotto poiché estremamente diffuso ma anche quello per il quale esistono più società che si occupano di sicurezza oltre che la Microsoft che, malgrado le politiche aziendali poco felici, è comunque uno dei maggiori agglomerati di know-how informatico del pianeta. Linux ha un mercato desktop decisamente minore ma predomina in ambiti accademici o webserver, ha quindi meno obbiettivi e più ardui (anche se più interessanti), oltre che ad essere privo di alcune debolezze strutturali dei sistemi Windows. Per completare il quadro KDE (e quindi distro molto diffuse come Kubuntu), se non erro, riconosce i file dalle estensioni, tuttavia segnala la presenza di codice eseguibile. Sostanzialmente non è possibile quindi dire cosa sia meglio, per un utente domestico molto probabilmente Linux presenta meno vulnerabilità ma la minaccia principale rimane sempre l'utente stesso. Personalmente ho delle macchine windows dove non reinstallo l'OS da 8 anni mentre in un caso un errore in uno script di avanzamento di versione (da Ubuntu 10.04 al 10.10 mi pare) mi ha costretto a reinstallare Linux. --Vito (msg) 21:55, 18 feb 2011 (CET)
- Ma se non hai antivirus installati, come fai a sapere di non avere virus? :-) Al di là della battuta, hai ragione: niente flame, anche perché sono sicuro di NON avere la ragione in tasca... Ravanando un po' in rete ho trovato questo che andrebbe letto. Quello che voglio dire è che utilizzare Windows è certamente più "a rischio" rispetto ad un Linux, ma è "a rischio" anche la (per me falsa) sicurezza di chi dice "tanto su Linux non ci sono virus". A parte il fatto che (e qui parlo per me) anch'io sono un utilizzatore di Linux e lo faccio sicuramente con più tranquillità che con Windows, anche se, lo ammetto, con Linux che uso prevalentemente come server di rete, ho certamente comportamenti meno a rischio che con Windows (che invece uso per qualunque altra cosa mi venga in mente). -- Lepido (msg) 21:15, 18 feb 2011 (CET)
- Da circa 10 (!) anni uso felicemente Linux, senza mai trovarmi alle prese con virus o intrusioni dannose. Non ho nessun antivirus installato, sembra che servano per "ripulire" le e-mail di passaggio nei server che spesso funzionano grazie a Linux, e non per difendere Linux... Prima, usavo windows ME ed era un disastro!!! Con Linux non ho mai reinstallato il sistema operativo a causa di malfunzionamenti, ma solo per cambio di PC o HD...Scusa Lepido, ma se Linux riconosce i virus e te lo dice, ti infetta solo se gli dai il permesso! ...e normalmente è un .exe, quindi non ci riesce! Ho provato ad eseguire un virus con wine, ma Linux gli ha impedito comunque di fare danni.Un mio amico tecnico di PC ha installato windows XP con licenza regolare, in un aggiornamento ricevuto da microsoft ha trovato... un virus! Per me basta e avanza. Spero di non accendere nessun flame, non è mia intenzione.--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 20:58, 18 feb 2011 (CET)
- Il fatto che si dica che il Mac non prenda virus è una leggenda metropolitana. Sarebbe più giusto dire che sul Mac girano meno virus che su Windows, ma come lascia intendere questo sito, oltre alle diverse caratteristiche del sistema occorre anche tenere conto della minore penetrazione nel mercato, che rende meno "divertente" produrre virus per OS X. In ogni caso esistono antivirus anche per il Mac (come del resto ne esistono per Linux) da che deduco che il fenomeno virus esista eccome, anche se a volte è più "figo" affermare con superiorità che solo "Winsozz" è un lazzaretto :-) -- Lepido (msg) 09:12, 18 feb 2011 (CET)
(rientro) Avendo avuto qualche vecchio contatto con qualche ragazzaccio mi permetto do andare un po' OT per contestualizzare facendo riflettere chi è che aveva interesse e divertimento a creare i virus e sull'atteggiamento dei potenziali target chiedendo perdono se banalizzo un po'. L'hacker "politicamente corretto" è un informatico che usa le sue conoscenze (al limite od oltre le limitazioni imposte dalla legge) per manifestare un dissenso e normalmente agiscono per una sorte di donchisciottismo a tutela delle fasce di utenza più pulite e contro il dilagante potere economico. Unito ad una serie di problemi tecnici (irrisolti o irrisolvibili) tipici dei prodotti µ-soft, di falle nella sicurezza del sistema e come scritto qui sopra nella diffusione di quel tipo di prodotto, questi sono stati oggetto di un'opera del "ve lo faccio vedere io che porcheria vendete". Al contrario l'ambiente Mac è sempre stato visto come "quello che ha privilegiato la qualità al portafoglio" ed è per questo che non era scelto come target. Figuriamoci poi quando sono comparsi gli open source che erano di sicuro gradimento per affinità ideologiche. Quel mondo "romantico" è però stato infettato dai Lamer che normalmente hanno delle conoscenze informatiche minori e che non agiscono secondo uno schema politicamente corretto. Se i primi creavano virus per un ritorno verso la comunità on line i secondi lo fanno mettendosi al centro delle loro opere non essendoci più un target ma il conseguimento del concetto "io sono quanto più distruggo". Il vantaggio è che questi ultimi, non avendo il bagaglio tecnico dei primi, non sono altrettanto validi nel creare problemi con anche gli altri sistemi operativi. Qui mi fermo perché non sono assolutamente un tecnico ma immagino che a fronte di una maggiore difficoltà tecnica ed un minore interesse "intellettuale" nel creare problemi al mondo Mac ci siano molti meno virus anche perché è di molto minore il numero di quelli che sono stati creati appositamente per quella piattaforma. Se ho scritto delle fesserie vi prego di smentire le mie convinzioni così potrò allargare ancora i miei orizzonti :-)--Threecharlie (msg) 11:23, 19 feb 2011 (CET)
- Allora: se "apri" un virus credendo fosse un' immagine, un file audio o altro, con windows sei fregato. Con Linux, ti avvisa del pericolo e comunque anche un virus apposito per linux ha bisogno della password dell' amministratore per fare danni.Vero che esistono gli antivirus, ma appesantiscono il sistema, lo rallentano, chiedono di aggiornare quando per te non è il momento, spesso sono a pagamento, riconoscono il virus solo dopo che si è diffuso in rete, quindi non è sicuro al 100%.Ho semplificato, ma in pratica è così. Oppure, con windows, sono rimasto all' età della pietra..--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 22:29, 19 feb 2011 (CET)
- Non potrei spiegarmi meglio di quanto fa l'autore di questi articoli:
- In due parole:
- i virus per Linux (ma anche malware di altro tipo, come i trojan) esistono e sono anche in grado di fare danni, ma per prenderli è necessario che l'utente violi le elementari norme di sicurezza (nel qual caso, però, sfido a chiamare "sicuro" qualunque sistema);
- i virus per Linux (come altro malware) esistono, ma i danni che possono fare restano confinati all'utente che li ha presi (con i relativi privilegi);
- tutto questo a meno di falle nel sistema; per queste vi rimando al primo e al terzo link.
- Per esempio: qui sono confutate diverse idee sul fatto che non esistano virus sui sistemi GNU/Linux. Titolo allarmante: Virus per GNU/Linux: utopia o solo questione di tempo? Nulla da dire sulla "dimostrazione"; chi ha scritto dà informazioni corrette; ma poi si dimentica di aggiungere che un programma malevolo può fare ben poco se non ha i permessi che gli servono.
- La sicurezza dipende anche e soprattutto dall'utente. A volte trovo supposizioni portate avanti dal portavoce di qualche azienda produttrice di antivirus: I dati statistici in nostro possesso dimostrano che ci sarà un'ondata di virus per Linux nel 2011. Ma non ti danno la statistica, oppure te la linkano, ma scopri che è basata sul numero di trojan presi aprendo filmini da siti hard o file eseguibili scaricati da eMule, oppure casi in cui è stato necessario reinstallare Linux, a causa di infezioni prese navigando in Internet come utente root. Oppure, la statistica proviene dall'azienda, e allora potete immaginare l'obiettività nello scegliere la base degli utenti sulla quale è stata realizzata.
- Quando vi indicano dati tecnici (per es. relativi al modo in cui è stato programmato o implementato qualcosa, oppure ad un workaround che un virus potrebbe ipoteticamente usare per aggirare le misure di sicurezza), vi invito a fare una googolata e una lettura su en.wikipedia e qualche forum, vi documentate voi stessi sugli aspetti tecnici menzionati e anche su altri; e così vi accorgete dell'inghippo. Tutti - tutti - i ragionamenti tecnici che ho mai letto: o sono corretti, però restano sempre validi i punti 1 e 2 qui sopra, oppure hanno un inghippo dietro. Che i punti sopra restino validi significa semplicemente che leggere quell'articolo è una perdita di tempo, perché il virus o che altro non può fare del male al sistema.
- Ovviamente, è necessario conoscere, per mettere sotto critica le speculazioni altrui... Ma la pubblicità è l'anima del commercio (cit.) e, purtroppo, si avvale di tutti gli strumenti possibili. Non può mentire, ma omettere e lasciar intendere, sì.
- Ho scritto un bel po'. Sintetizzando, direi che, spesso, sono ipotesi che l'autore dell'articolo trasforma in sospetti e possibilità realistiche. Vedete un titolo allarmante, rileggete l'articolo con attenzione, e già trovate che X ipotizza... poi vi informate e vedete che l'ipotesi non è fondata. Aspetto ancora l'articolo in grado di dimostrarmi che Linux è (in)sicuro quanto Windows.
- Come Enzog: non è un flame. Semmai, uno sfogo.
- --Utente:LoStrangolatore sloggato 11:10, 22 feb 2011 (CET)
- Navigando in internet come root? Ad un utente simile è pericoloso dare un qualsiasi pc che funzioni a corrente. --Vito (msg) 19:38, 24 feb 2011 (CET)
- Più o meno è quello che facevano gli utenti windows. Lo fanno ancora? Giuro che non ne ho idea...--Utente:Debian_enzog (si accettano critiche!) 21:05, 25 feb 2011 (CET)
- Navigando in internet come root? Ad un utente simile è pericoloso dare un qualsiasi pc che funzioni a corrente. --Vito (msg) 19:38, 24 feb 2011 (CET)
Cifrario VIC
modificaAve supremo oracolo!!! So che sai tutto, mi interesserebbe sapere un sito in italiano nel quale si spieghi il funzionamento del Cifrario VIC... Magari ci potrebbe essere qualche link in giro ma solo che a causa della mia grande distrazione nn sono riuscito a trovarlo... Grazie :) --☻IC96☺ Mah! 18:59, 18 feb 2011 (CET)
- Wikipedia in lingua italiana conta? Se sì, Cifrario VIC#Meccanismi interni. ;-) -- Rojelio (dimmi tutto) 19:03, 18 feb 2011 (CET)
- Non per offendere it.wiki, ma esclusa it.wiki xD... Comunque ho controllato lì ma solo che dice quali sono i componenti del meccanismo. --☻IC96☺ Mah! 19:13, 18 feb 2011 (CET)
L'inquinamento atmosferico va a moda?
modificaHo visto poco fa una modifica a NOx e ho pensato che era tanto che non ne sentivo parlare, mentre qualche decennio fa (fine anni '80, inizio anni '90) se ne sentiva parlare non di rado, assieme a SOx perché c'era l'inquinamento atmosferico causato da quelle tipologie di sostanze.
Oggigiorno si parla invece d'inquinamento atmosferico solo da parte del pm10.
Ma quello da NOx e SOx è sparito? O semplicemente non se ne parla più perché .... va più di moda quello del pm10? --79.21.203.89 (msg) 09:18, 20 feb 2011 (CET)
- Totalmente d'accordo. Aspettiamo qualche emulo del "Club di Roma" che ci dica qualcosa "de sinistra".--Muzio Scevola (msg) 15:52, 20 feb 2011 (CET)
- "Totalmente d'accordo" con cosa, visto che c'erano 2 alternative .... --79.17.129.191 (msg) 18:07, 1 mar 2011 (CET)
Leggi in Italia
modificaCalderoli avrebbe cancellato 375 mila leggi inutili, mentre alcuni (tipo Travaglio) dicono che il Parlamento italiano non avrebbe neppure avuto il tempo, nei 150 anni di storia d'Italia, di approvare così tante norme. Tra l'altro affermano ciò citando Tremonti, il quale sostiene che le leggi in Italia non siano superiori alle 150 mila unità. Detto questo, la domanda sorge spontanea: possibile che non si conosce il numero esatto? Non ci sono un codice penale e un codice civile a raccoglierle? Probabilmente mi sfugge qualcosa. Grazie!--87.17.225.119 (msg) 19:19, 21 feb 2011 (CET)
- Ti sfugge che "la pubblicità è l'anima del commercio" (e della politica). Questa è la pubblicità, questa è la realtà. -- Lepido (msg) 23:54, 21 feb 2011 (CET)
- Probabilmente l'esorbitante numero che ogni tanto salta fuori comprende non soltanto le leggi ma anche altri tipi di norme, come decreti, regolamenti attuativi, provvedimenti di vario genere e chi più ne ha più ne metta. Ad esempio, un altro articolo dello stesso Sole 24 Ore parla testualmente di 189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti; siamo un paese complicato: se facciamo una legge, poi dobbiamo fare 50 regolamenti e provvedimenti per applicarla.--Frazzone (scrivimi) 11:14, 22 feb 2011 (CET)
- Un esempio di "regolamento"?--87.16.231.73 (msg) 12:03, 22 feb 2011 (CET)
- Hai provato a consultare una nota enciclopedia online? (Regolamento)--Frazzone (scrivimi) 18:40, 22 feb 2011 (CET)
- L'unico link che ho trovato nella pagina da te segnalata è quello a Wikisource, che però riporta solamente tre "regolamenti" del Regno di Sardegna (1856 il più recente).--87.16.222.134 (msg) 14:42, 23 feb 2011 (CET)
- Hai letto la voce Regolamento su Wikipedia? --79.17.129.191 (msg) 18:09, 1 mar 2011 (CET)
- Per come è fatta la legge di Calderoli, nessuno saprà mai quante norme sono state abolite, perché ha ragionato in questi termini: tutte le leggi e gli atti aventi forza di legge in vigore da prima di X, sono aboliti, con l'eccezione di (elenco di tipologie di leggi speciali, codici, testi unici, ecc.). Quindi non si sa né quante ne sono state abrogate, né quante se ne sono salvate. --Superfranz83 Scrivi qui 20:01, 3 mar 2011 (CET)
- Hai letto la voce Regolamento su Wikipedia? --79.17.129.191 (msg) 18:09, 1 mar 2011 (CET)
- L'unico link che ho trovato nella pagina da te segnalata è quello a Wikisource, che però riporta solamente tre "regolamenti" del Regno di Sardegna (1856 il più recente).--87.16.222.134 (msg) 14:42, 23 feb 2011 (CET)
- Hai provato a consultare una nota enciclopedia online? (Regolamento)--Frazzone (scrivimi) 18:40, 22 feb 2011 (CET)
- Un esempio di "regolamento"?--87.16.231.73 (msg) 12:03, 22 feb 2011 (CET)
- Probabilmente l'esorbitante numero che ogni tanto salta fuori comprende non soltanto le leggi ma anche altri tipi di norme, come decreti, regolamenti attuativi, provvedimenti di vario genere e chi più ne ha più ne metta. Ad esempio, un altro articolo dello stesso Sole 24 Ore parla testualmente di 189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti; siamo un paese complicato: se facciamo una legge, poi dobbiamo fare 50 regolamenti e provvedimenti per applicarla.--Frazzone (scrivimi) 11:14, 22 feb 2011 (CET)
Una piccola curiosità
modificaScusate, ma quanti megabyte ha l'hard disk del server centrale di Wipikedia?!?!?!-- Angelorenzi Esponi i tuoi problemi a sor Angelo 19:46, 21 feb 2011 (CET)
- Hai letto Wikipedia#Software e hardware? E guarda anche i siti linkati nelle note del paragrafo.
- Ho trovato anche questo: en:Wikipedia:Technical_FAQ#How_about_the_hardware? --L'Oracolo anonimo 09:01, 22 feb 2011 (CET)
- Se ci fosse "un" hard-disk centrale non staremmo qui a scrivere, anzi manco a leggere: si tratta di architetture distribuite dove i dati vengono archiviati "contemporaneamente" centinaia di volte su macchine ridondanti, non ha quindi molto senso parlare di dimensione del disco ma al più di dimensione del database. --Vito (msg) 15:47, 22 feb 2011 (CET)
- Centinaia? Non è un po' troppo? Ci vuole sfiga per perdere centinaia di copie ridondanti... Se dovessi decidere io, sarebbero al massimo due o tre (quattro, volendo esagerare) --151.56.46.25 (msg) 16:57, 22 feb 2011 (CET)
- Sono centinaia per distribuire il carico di lavoro non per paura di perdere i dati. Comunque i database veri e propri occupano poche decine di macchine, la maggior parte delle macchine sono degli application server che creano le pagine da mandare agli utenti che editano e le macchine che tengono delle cache delle pagine e le inviano a chi visualizza wikipedia senza contribuire. Hellis (msg) 20:54, 22 feb 2011 (CET)
- Eccoti un immagine aggiornata dei server di wikipedia Hellis (msg) 23:04, 22 feb 2011 (CET)
- (fc) Scusa con che programma lo apro, non lo riesco aprire con nessun programma!!!-- Angelorenzi Esponi i tuoi problemi a sor Angelo 12:45, 24 feb 2011 (CET)
- (fc) Non ti serve nessun programma, Angelo, basta cliccare col tasto sinistro sulla scritta in azzurro. --Maquesta Belin 12:55, 24 feb 2011 (CET)
- (fc) Effettivamente Chrome lo apre tranquillamente, ma IE chiede con che programma lo si vuole aprire (non so FF xché in questo momento non posso provare). Il formato è svg e se non hai un programma che lo legga (come Inkscape) allora c'è poco da fare. -- Lepido (msg) 14:36, 24 feb 2011 (CET)
- (fc) Firefox non dà nessun problema, lo sto usando in questo momento. --Maquesta Belin 15:12, 24 feb 2011 (CET)
- (fc) Effettivamente Chrome lo apre tranquillamente, ma IE chiede con che programma lo si vuole aprire (non so FF xché in questo momento non posso provare). Il formato è svg e se non hai un programma che lo legga (come Inkscape) allora c'è poco da fare. -- Lepido (msg) 14:36, 24 feb 2011 (CET)
- (fc) Non ti serve nessun programma, Angelo, basta cliccare col tasto sinistro sulla scritta in azzurro. --Maquesta Belin 12:55, 24 feb 2011 (CET)
- (fc) Scusa con che programma lo apro, non lo riesco aprire con nessun programma!!!-- Angelorenzi Esponi i tuoi problemi a sor Angelo 12:45, 24 feb 2011 (CET)
- Centinaia? Non è un po' troppo? Ci vuole sfiga per perdere centinaia di copie ridondanti... Se dovessi decidere io, sarebbero al massimo due o tre (quattro, volendo esagerare) --151.56.46.25 (msg) 16:57, 22 feb 2011 (CET)
- Se ci fosse "un" hard-disk centrale non staremmo qui a scrivere, anzi manco a leggere: si tratta di architetture distribuite dove i dati vengono archiviati "contemporaneamente" centinaia di volte su macchine ridondanti, non ha quindi molto senso parlare di dimensione del disco ma al più di dimensione del database. --Vito (msg) 15:47, 22 feb 2011 (CET)
Ammazza, oh... sono parecchi --151.56.44.213 (msg) 04:57, 23 feb 2011 (CET)
- Sono centinaia perché sono centinaia gli apache, centinaia gli squid e svariate decine le macchine sql, "tutto" sta sugli sql ma sugli apache e sugli squid sta un bel po' di roba. Sostanzialmente le copie non servono solo per sicurezza ma anche e soprattutto per permettere una grande quantità di attività in contemporanea. --Vito (msg) 14:48, 23 feb 2011 (CET)
Entropia
modificaQualcuno che se ne intende potrebbe cortesemente aggiustare la voce Entropia (teoria dell'informazione) in modo che sia comprensibile a chi capisce qualcosa di informatica, ma non ha ancora preso la laurea? :) Grazie --151.56.77.106 (msg) 09:01, 22 feb 2011 (CET)
Una goccia nell'oceano 3 - il ritorno
modificaCosa c'è scritto in summary e in comment visto che all'oracolo si parla correntemente anche il cinese (è cinese no?)--Pierpao.lo (listening) 17:31, 22 feb 2011 (CET)
- Il google traduttore rileva cinese. Sembra qualcosa del tipo: Sha Hua Chu ha eseguito un dipinto realizzato per merci/prodotti. In attesa di un traduttore umano, è meglio di niente --Utente:LoStrangolatore sloggato
- Si tratta di una frase in giapponese. A spanne vuol dire: "Opera a stampa (di Nishita?) con motivo di amaryllis": 曼珠沙華 (manjushage) è difatti un tipo di Amaryllis, モチーフ (motifu) è un inglesismo (motif) にした (Nishita) non so che sia, forse il nome dell'artista o del personaggio ritratto, 版画 (hanga) vuol dire stampa 作品 (sakuhin) vuol dire opera d'arte. --Larry Yuma (msg) 05:43, 23 feb 2011 (CET)
- Grazie--Pierpao.lo (listening) 09:48, 23 feb 2011 (CET)
- Per l'esattezza, 曼珠沙華をモチーフにした版画作品 (Manjushage o motif ni shita hanga sakuhin) significa «Opera xilografica con motivo di Lycoris radiata». --Souchou-sama (msg) 14:19, 6 mar 2011 (CET)
Rifugiati
modificaSalve, mi chiedevo perchè qundo in Tunisia c'era un "regime" (ma nessuno ce l'aveva detto, non fregava niente a nessuno, era "stabile" e amico di tutti i potenti) quelli che arrivavano qui erano immigrati, mentre ora che sembra ci sia una transizione verso la democrazia, con incertezze ma comunque grossomodo pacifica, ora che il nuovo governo tunisino ha abolito la pena capitale, ha liberato i detenuti politici e quant'altro, gli immigrati sono diventati rifugiati... grazie.
--82.51.145.95 (msg) 20:22, 22 feb 2011 (CET)
- forse è l'ipocrisia della diplomazia. No, no, forse è la diplomazia della ipocrisia. No, no...è la diplomazia della ... no, l'ipocrisia della... no... insomma... — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Muzio Scevola (discussioni · contributi) 22:11, 22 feb 2011 (CET).
Cercavo una risposta più "tecnica"...
--82.51.145.95 (msg) 23:33, 22 feb 2011 (CET)
- Credo che chi è sbarcato in queste settimane abbia richiesto lo status di rifugiato, affermando di provenire da un paese nel quale era in corso una guerra civile. Non è detto che lo ottenga, ma si può ipotizzare che uomini legati al precedente regime temano di essere oggetto di violenza. Per quanto "pacifica" sia stata la rivoluzione tunisina, infatti, non ci sono ancora istituzioni stabili e non è detto che vengano rispettati i diritti civili. Mere ipotesi le mie, però, leggendo i giornali. --Larry Yuma (msg) 06:01, 23 feb 2011 (CET)
L'immigrato è colui che migra in un altro Paese; il profugo è colui che è costretto a fuggire dal proprio Paese (magari a causa di una guerra civile o una calamità naturale); il rifugiato è colui che ha ottenuto l'asilo politico in un altro Paese. --87.16.222.134 (msg) 14:51, 23 feb 2011 (CET)
Il guanto
modificaScusatemi, come mai il guanto viene sempre tagliato in alcuni cartoni come Tom e Gerry e in altri? E viene anche strappato in altri? C'è una ragione chiara oppure è solo il gusto dei creatori dei cartoni?--78.4.193.250 (msg) 18:53, 23 feb 2011 (CET)
- Di solito è come se fosse antani. --CavalloRazzo (talk) 06:31, 24 feb 2011 (CET)
- Per due. No, a parte gli scherzi, ti spiacerebbe spiegarti un po' meglio? --Maquesta Belin 12:36, 24 feb 2011 (CET)
- Intendo dire che il guanto viene sempre strappato cioè che fa una brutta fine nei cartoni animati come Tom e Jerry oppure DragonBall. Però, cosa vuol dire Antani? --78.4.193.250 (msg) 15:58, 26 feb 2011 (CET)
- Spiegarti meglio significa dire: di che guanto stai parlando? Come fa un guanto a fare una brutta fine? Chi taglia il guanto? Perché?
- Per il resto... leggi la voce Supercazzola =)--DoppioM 16:01, 26 feb 2011 (CET)
Sukhoi Su-24 libici
modificaCiao a tutti,
volevo far notare una cosa curiosa su questo aereo: nella pagina
http://it.wiki.x.io/wiki/Al-Quwwat_al-Jawwiyya_al-Libiyya
si dice che sono 12, tutti a terra.
ma nella pagina
http://it.wiki.x.io/wiki/Sukhoi_Su-24
si dice che sono 6 di cui 5 operativi.
Tutto qui. Buon lavoro.
--Andreapirani (msg) 19:03, 23 feb 2011 (CET)
- Per complicare ancora la situazione qui [1] dice che ne erano in servizio 4 però uno è caduto in combattimanto. --Diko (msg) 19:13, 23 feb 2011 (CET)
Vegetarianismo e animali domestici
modificaLeggo in questa pagina:
«Mangimi per animali domestici: [alcuni vegetariani rifiutano] mangimi a base di carne e pesce o di altre sostanze derivanti dallo sfruttamento e dall'uccisione di animali. Sono reperibili, nei negozi specializzati e tramite la vendita on-line, mangimi completi per animali domestici a base esclusivamente vegetale.»
Io spero di aver capito male, ma l'unico senso che vedo in questa frase è che tu puoi scegliere di dare un mangime a base di verdura a un animale strettamente carnivoro come il tuo cane o il tuo gatto. Mi confermate che ho capito bene? E soprattutto, in che modo questa scelta non si qualifica come crudeltà contro gli animali? --Maquesta Belin 22:42, 23 feb 2011 (CET)
- In nessun modo. Lo è e basta. C'è semplicemente gente che si crede più furba della natura/Dio (per chi crede).--Cotton Segnali di fumo 22:45, 23 feb 2011 (CET)
- Bisogna vedere per che animali sono quei mangimi: se fossero per animali vegetariani non vedrei alcun problema, anzi! (Mi ricordo ad es. che ai tempi dello scandalo della "Mucca pazza" era emerso che in alcuni mangimi per bovini -notoriamente erbivori!- venivano aggiunti ingredienti derivanti di farine animali).--79.11.148.181 (msg) 06:43, 24 feb 2011 (CET)
- A parte il fatto che gli animali non sono vegetariani, al massimo sono erbivori :) Devo purtroppo confermare che si tratta di mangimi per cani e gatti. Dio, che orrore. --Maquesta Belin 11:04, 24 feb 2011 (CET)
- Carne o pesce, verdure, legumi, et cetera è ininfluente, l'importante è fornire all'animale il fabbisogno sostanziale necessario al suo corretto nutrimento. Per dire, se al cane invece della carne viene fornito un cibo a base di legumi, non vedo dove sia la crudeltà. Per la cronaca, non ho un cane e proprio mezz'ora fa ero dal macellaio ad acquistare un bel paio di bistecche per il sottoscritto! :-) --87.17.212.98 (msg) 11:36, 24 feb 2011 (CET)
- Io ho un gatto che va fuori di testa per carne e pesce, ma anche per le patate e i porri. Ora, nutrire un cane o un gatto (che sono carnivori, c'è poco da fare, anche se poi hanno le voglie di verdura) solo a legumi e insalatine - per quanto nutrienti - forse non sarà crudeltà sugli animali ma, lasciatemelo dire, è davvero idiota. -- Syrio posso aiutare? 12:04, 24 feb 2011 (CET)
- Carne o pesce, verdure, legumi, et cetera è ininfluente, l'importante è fornire all'animale il fabbisogno sostanziale necessario al suo corretto nutrimento. Per dire, se al cane invece della carne viene fornito un cibo a base di legumi, non vedo dove sia la crudeltà. Per la cronaca, non ho un cane e proprio mezz'ora fa ero dal macellaio ad acquistare un bel paio di bistecche per il sottoscritto! :-) --87.17.212.98 (msg) 11:36, 24 feb 2011 (CET)
- A parte il fatto che gli animali non sono vegetariani, al massimo sono erbivori :) Devo purtroppo confermare che si tratta di mangimi per cani e gatti. Dio, che orrore. --Maquesta Belin 11:04, 24 feb 2011 (CET)
- Bisogna vedere per che animali sono quei mangimi: se fossero per animali vegetariani non vedrei alcun problema, anzi! (Mi ricordo ad es. che ai tempi dello scandalo della "Mucca pazza" era emerso che in alcuni mangimi per bovini -notoriamente erbivori!- venivano aggiunti ingredienti derivanti di farine animali).--79.11.148.181 (msg) 06:43, 24 feb 2011 (CET)
Mu'ammar Gheddafi
modificaPerché noi italiani pronunciamo il nome di questo dittatore gheddafi, mentre invece si chiama Gaddafi? Basta ascoltare la pronuncia nella rispettiva voce e vedere la grafia di tutte le altre lingue. È una mia curiosità; mi pare siamo gli unici.--Starwars (msg) 22:49, 23 feb 2011 (CET)
- Per lo stesso motivo per cui diciamo naik (nike) e non naiki, per cui diciamo flesh (flash) che vorrebbe dire carne e non (flash), per cui ci siamo inventati i termini parking, autostop e altri che non hanno nessun equivalente nelle altre lingue perchè siamo italiani... fantasiosi e superficiali e salvo le ultime generazioni ignoranti delle lingue straniere. Pensa che siccome i maggiori produttori di biancheria intima di lusso sono italiani siamo riusciti ad imporre agli inglesi un significato totalmente nuovo per un termine inglese: body nel senso di... en:wikt:leotard, a furia di farglielo leggere sulle confenzioni quando quel significato non lo ha mai avuto. Un paio di decenni fa se a Londra chiedevi un body in un negozio, ti cacciavano credendo che fossi un maniaco. --Pierpao.lo (listening) 00:55, 24 feb 2011 (CET)
- Ragazzi, qui non si parla di inglese ma di arabo. La pronuncia riportata nel sonoro è in arabo "classico", che rende anche col suono [q] quello che in realtà è un espediente grafico per scrivere G (in arabo classico non esiste il suono G). La pronuncia "vera", parlata, è molto più vicina a "gheddàfi" che a [qadhdhafi] del "classico" (basta andare su uno dei tanti video che in questi giorni circolano con slogan libici contro il dittatore, e lo sentirete scandire con pronuncia "parlata"). --93.32.55.85 (msg) 01:22, 24 feb 2011 (CET)
- Ma il dubbio in pratica è sulle vocali ("a" invece di "e")? --164.132.51.212 (msg) 09:55, 1 mar 2011 (CET)
- Da quel che ho capito, sì. -- Syrio posso aiutare? 12:39, 1 mar 2011 (CET)
- Ma il dubbio in pratica è sulle vocali ("a" invece di "e")? --164.132.51.212 (msg) 09:55, 1 mar 2011 (CET)
- Ragazzi, qui non si parla di inglese ma di arabo. La pronuncia riportata nel sonoro è in arabo "classico", che rende anche col suono [q] quello che in realtà è un espediente grafico per scrivere G (in arabo classico non esiste il suono G). La pronuncia "vera", parlata, è molto più vicina a "gheddàfi" che a [qadhdhafi] del "classico" (basta andare su uno dei tanti video che in questi giorni circolano con slogan libici contro il dittatore, e lo sentirete scandire con pronuncia "parlata"). --93.32.55.85 (msg) 01:22, 24 feb 2011 (CET)
- Mah, considerando sia l'audio da te linkato sia la grafia riportata dalla Wikipedia giapponese, mi pare inequivocabile che la pronuncia corretta sia "Caððàfi" (dove "ð" è il "th" di "the" inglese) e non "Gheddafi". E appoggio Pierpao.lo nel sostenere che noi italiani siamo scandalosi nel pronunciare i termini stranieri, quindi niente di nuovo sotto il sole. --Souchou-sama (msg) 14:36, 6 mar 2011 (CET)
Programma televisivo serale
modificavorrei sapere il titolo di uno sceneggiato trasmesso negli anni 70 e precisamente il giovedi' sera in concomitanza di rischiatutto, ricordo che i protagonisti si chiamavano: pannocchia, fortunato e carestia, mi fareste cosa gradita, è un bel ricordo della mia infanzia--79.30.30.86 (msg) 01:20, 24 feb 2011 (CET)informazi
--79.30.30.86 (msg) 01:20, 24 feb 2011 (CET)
- Tre nel mille (AKA Storie dell'anno mille). --CavalloRazzo (talk) 06:25, 24 feb 2011 (CET)
Parentesi
modificaSecondo le linee guida (...che non sono riuscito a trovare...) è più corretto scrivere:
- austriaco, ([[austria]]co)
- austriaco, ([[Austria|austriaco]])
- o vanno bene entrambi?--Eumolpo (πῶς λέγεις;) 18:56, 24 feb 2011 (CET)
- Aiuto:Wikilink#Suffissazione, direi che vadano bene entrambe. --Sesquipedale (non parlar male) 19:38, 24 feb 2011 (CET)
- In una discussione che avevo letto da qualche parte un utente aveva evidenziato che la prima è molto usata, ad esempio, su en.wiki, per tutti i plurali (dove si aggiunge solo una s dopo la parola, fuori dal link). In italiano i plurali non funzionano così, e il primo uso quindi è limitato. Io personalmente uso sempre il secondo, ma come dice Sesquipedale sono corretti entrambi. -- Syrio posso aiutare? 19:41, 24 feb 2011 (CET)
Poesia tipografica
modificaBuondì! Volevo sapere se fra gli oracolanti ce n'è qualcuno che conosce l'origine e/o l'autore di una piccola poesia che ho letto: inizia con l'errore tipografico è una cosa maligna, lo si cerca e perseguita, ma esso se la svigna e prosegue per alcune righe (il testo completo si può leggere un po' ovunque su google). Cercando tra gli stessi risultati appena linkati, ho trovato solo due indizi di dubbia autorevolezza: una versione intitolata "Ode al refuso" qui e un riferimento a tale poesia come "Motto dei tipografi dell'epoca del piombo" qui (quarto post). Qualcuno sa illuminarmi? Grazie! -- Syrio posso aiutare? 14:06, 25 feb 2011 (CET)
- In un sito spagnolo, verso il fondo, lo si indica come anonimo, mentre in un altro sito lo ho trovato con la semplice firma "il tipografo". Probabilmente la filastrocca è così vecchia che non se ne conosce più l'autore (se mai si è saputo).--Keltorrics 14:28, 25 feb 2011 (CET)
- Un milite ignoto della tipografia, insomma. Grazie! :) -- Syrio posso aiutare? 15:10, 25 feb 2011 (CET)
Iscrizione a Footballdatabase.eu
modificaL'iscrizione al sito Footballdatabase.eu è a pagamento? --Aleksander Sestak 19:44, 25 feb 2011 (CET)
- Non credo, considerando che l'unico modo di farti pagare è chederti un numero di carta (non richiesto nel form)... In ogni caso, per essere sicuri... conosci il francese?--DoppioM 16:08, 26 feb 2011 (CET)
- Poco, comunque grazie. --Aleksander Sestak (msg) 21:04, 28 feb 2011 (CET)
Origine delle spigole.
modificaE' vero che, anche nella grande distribuzione, una spigola di grosse dimensioni, tipo 1,5 - 1,8 kg (50-60cm) è difficile che provenga da un allevamento? E' vero che in tali esemplari il riscontro di uova in addome depone per il fatto che siano stati pescati e non allevati? --93.148.212.244 (msg) 19:21, 26 feb 2011 (CET)
Appello
modifica- Spesso leggo che un imputato è innocente fino alla sentenza di Cassazione. E' corretto in questo caso l'uso della parola innocente? Se tecnicamente è innocente, come viene spiegato tecnicamente il fatto che, se dichiarato colpevole in primo grado, comunque lo si mette in carcere?
- Leggo spesso che un imputato ha diritto ai tre gradi di giudizio se non si ritiene soddisfatto dai primi due. Altrove, invece, ho sentito che se ti danno torto in primo grado, per chiedere l'appello bisogna fornire nuovi elementi non valutati nel processo precedente, cioè non è che si può dire semplicemente "i giudici di primo grado hanno sbagliato".
Chi può chiarirmi un pò le idee? Grazie. --93.148.212.244 (msg) 19:31, 26 feb 2011 (CET)
- In effetti le voci su argomenti giuridici non sono sempre scritte in modo accessibile ai "non addetti". Le risposte alle tue domande si dovrebbero trovare (1) nella voce custodia cautelare, che dovrebbe spiegare che se uno è in carcere prima del giudizio definitivo è perché si è applicata una misura preventiva, non la condanna - ma non è scritto chiaramente; (2) nella voce appello (ordinamento penale italiano), che però non spiega quello che chiedi, per cui la risposta la devi cercare nella voce Impugnazione (ordinamento penale italiano) (qui leggi l'appello deve essere motivato: non c'è scritto che "bisogna fornire nuovi elementi non valutati"). Penso che uno dei vari Oracolanti avvocati o variamente esperti di diritto potranno rispondere meglio, ma l'ideale sarebbe rendere più leggibili le voci su questi temi. In particolare, segnalo che nella sezione specifica della voce custodia cautelare c'è un link alla voce detenuto in attesa di giudizio, come se questa fornisse un ulteriore approfondimento, e invece è la voce sull'omonimo film di Nanni Loy. --Guido (msg) 16:24, 27 feb 2011 (CET)
- (Quest'ultima cosa mi pare un problema di disambiguazione. La voce sul film andrebbe spostata a "Detenuto in attesa di giudizio (film)" --79.11.3.191 (msg) 08:44, 28 feb 2011 (CET)
Tecniche dell'edilizia
modificaQuand'ero piccolo, qualche decennio fa, ricordo che nelle case in costruzione, quando si arrivava a mettere i vetri alle finestre, questi vetri erano tutti contrassegnati da una linea curva, una specie di grande "S", bianca, credo fatta intingendo un pennello nella calce o nel gesso, o cose del genere. Mi dicevano che era perché si vedesse che c'erano su i vetri e gli operai facessero un po' di attenzione nei lavori. Adesso, però, noto che da un bel pezzo questo uso è scomparso. C'è qualche esperto di edilizia che mi sappia dire qualcosa sul perché adesso i vetri vengano installati puliti senza queste grosse "S" che un tempo erano così caratteristiche? --93.32.55.141 (msg) 23:05, 26 feb 2011 (CET)
- Vengono segnalati in altro modo, o con opere provvisionali, oppure hanno delle pellicole protettive che ne segnalano meglio la presenza o addirittura una bella diagonale in nastro adesivo di carta o similare. -- KrovatarGERO 14:54, 4 mar 2011 (CET)
Danni da acque termali fluorate
modificaBuongiorno. O grande Oracolo, voci di corridoio mi hanno informato della possibilità che il fluoro, o meglio il fluoro contenuto nelle acque termali, possa avere effetti tossici sul sistema nervoso e su quello osseo. Nella ricerca di conferme, ho trovato diversi riferimenti alle proprietà benefiche di tale elemento, ma nulla su quelli negativi. Nella tua infinita saggezza, mi sapresti confermare o smentire tali voci? Grazie.
--95.252.32.79 (msg) 15:47, 27 feb 2011 (CET)
- Non ne so nulla ma se su google metti fluorurosi oppure tossicità da fluoro, avvelentamento da fluoro, intossicazione da fluoro, oppure fluoruri, eccetera, trovi un sacco di roba. --93.148.212.222 (msg) 20:11, 27 feb 2011 (CET)
- Comprese, probabilmente, un certo numero di bufale. --Guido (msg) 21:47, 27 feb 2011 (CET)
- Da bambino alla scuola elementare ci davano (molto sporadicamente, in pratica quando si ricordavano) delle pastiglie di fluoro (o presumo di un composto a base di fluoro, nonostante loro lo chiamassero "fluoro") e dicevano che facesse bene per i denti. 'mo spunta fuori che fa male?! --164.132.51.212 (msg) 09:52, 1 mar 2011 (CET)
- Ma andate tutti in bagno a leggere la lista degli ingredienti del dentifricio... BerlinerSchule (msg) 16:23, 1 mar 2011 (CET)
- Omnia venenum sunt, nec venenum quicquam existit. Dosis sola facit un venenum non sit. (Ziaaa, sono ioooo XDDD).--Sailor-Sun - Io Sono Ciò Che Ho Scelto Di Essere (tutto maiuscolo) 19:07, 1 mar 2011 (CET)
- Ma andate tutti in bagno a leggere la lista degli ingredienti del dentifricio... BerlinerSchule (msg) 16:23, 1 mar 2011 (CET)
- Sul problema specifico della fluorosi dentale, si veda la voce apposita. Però di danni al sistema nervoso o alle ossa lì non se ne parla affatto. Perché poi debba essere tossico proprio il fluoro delle acque termali, che si assumono solo in quantità limitate, per brevi periodi di tempo e sotto indicazioni mediche precise, non si capisce proprio: viceversa, ci sono state controversie sull'aggiunta di fluoro all'acqua potabile (quella del rubinetto). Sono descritte in questa voce, che peraltro riporta anche informazioni la cui attendibilità è stata messa in dubbio. È uno di quei temi di sanità pubblica in cui trovare fonti realmente "neutrali" non è facile, mi pare. --Guido (msg) 19:49, 1 mar 2011 (CET)
Scheda della quantità di olio di oliva D.O.P. produzionato per regione
modificaCiao, c'è una scheda in rete dove posso vedere la quantità di olio di oliva D.O.P. che produce una regione italiana per anno? Sto scrivendo sul cibo italiano nella wikipedia tedesca e mi serve qualcosa del genere. Grazie! Cordiali saluti Catfisheye (msg) 20:15, 27 feb 2011 (CET)
--Catfisheye (msg) 20:15, 27 feb 2011 (CET)
- Che ente rilascia la "dichiarazione" di D.O.P.? Potresti cercare sul relativo sito. --164.132.51.212 (msg) 09:51, 1 mar 2011 (CET)
- Per un paio di giorni non potevo usare il sito del ministero, adesso ho trovato questa lista: [2] Ma quando cerco la quantità che è stata prodotta per esempio del "Alto Crotonese (DOP)" non trovo niente via Google. :/ Voi per caso? Grazie ancora. Catfisheye (msg) 00:49, 6 mar 2011 (CET)
Come sono prodotti i pellet di plastica?
modificaMi serve saperlo per completare la voce Pellet di materie plastiche. Ho detto la mia nella pagina Discussione:Pellet di materie plastiche, ma non sono sicuro che sia giusto.
--Aushulz (msg) 00:58, 28 feb 2011 (CET)
- Cioè fammi capire, scrivi le voci senza sapere molto bene di che stai parlando e le vorresti completare con l'oracolo? O__o --Vito (msg) 13:56, 28 feb 2011 (CET)
- E' più una questione di "termini": non ho capito se anche quelli che vengono prodotti per polimerizzazione possono definirsi "pellet" o vengono chiamati con altro nome (ad esempio "granuli"); purtroppo sui libri non ho trovato molto in proposito, perché quando si parla di polimerizzazione in genere non si approfondisce sulla forma che assume il polimero appena polimerizzato con i vari meccanismi. --Aushulz (msg) 15:15, 28 feb 2011 (CET)
- Beh a naso direi che la forma a pellet garantisca la maggior superficie di scambio, ergo sia abbastanza naturale che sia la forma più adatta alla polimerizzazione, ovviamente questo è solo un mio parere. --Vito (msg) 15:21, 28 feb 2011 (CET)
- Il mio dubbio non era sulla forma in cui si presentano i reagenti della polimerizzazione (monomeri), bensì la forma che assumono i prodotti della polimerizzazione (polimeri), prima però che vengano estrusi e pellettizzati. --Aushulz (msg) 17:35, 28 feb 2011 (CET)
- Per quel che ne so il prodotto della polimerizzazione è una pasta densa che viene estrusa e "tagliata" in pellet (granulo è sinonimo) per comodità. --CavalloRazzo (talk) 19:25, 28 feb 2011 (CET)
- Il mio dubbio non era sulla forma in cui si presentano i reagenti della polimerizzazione (monomeri), bensì la forma che assumono i prodotti della polimerizzazione (polimeri), prima però che vengano estrusi e pellettizzati. --Aushulz (msg) 17:35, 28 feb 2011 (CET)
- Beh a naso direi che la forma a pellet garantisca la maggior superficie di scambio, ergo sia abbastanza naturale che sia la forma più adatta alla polimerizzazione, ovviamente questo è solo un mio parere. --Vito (msg) 15:21, 28 feb 2011 (CET)
- E' più una questione di "termini": non ho capito se anche quelli che vengono prodotti per polimerizzazione possono definirsi "pellet" o vengono chiamati con altro nome (ad esempio "granuli"); purtroppo sui libri non ho trovato molto in proposito, perché quando si parla di polimerizzazione in genere non si approfondisce sulla forma che assume il polimero appena polimerizzato con i vari meccanismi. --Aushulz (msg) 15:15, 28 feb 2011 (CET)
Forse ho risolto il dubbio (almeno in parte): su questo sito sono presenti due schemi di impianto nei quali il polimero all'uscita dal reattore è indicato come "slurry" (quindi una pasta densa, come detto da CavalloRazzo), il quale viene subito estruso e pellettizzato nello stesso impianto. In quest'altro schema di processo (che avevo creato a suo tempo prendendo come spunto un libro di testo) si fa uso invece di un letto fluidizzato che contiene un sistema bifasico solido-gas, per cui il prodotto della polimerizzazione è sotto forma di polvere o granuli: tra le due possibilità (polvere o granuli) propendo per la seconda, in quanto ricordo di avere letto una pubblicazione (ma non ricordo il titolo) in cui si diceva chiaramente che il polimero all'uscita del reattore era già sotto forma di pellet, ma più irregolari di quelli che si possono ottenere da una pellettizzatrice (per cui in alcuni casi non è necessario pellettizzare).
Tirando le somme, penso che il polimero possa uscire dal reattore sotto forma di pellet (=solido) o di slurry (=fuso): tutto dipende dal tipo di reattore, dalla tipologia della polimerizzazione (sospensione, precipitazione, ecc) e dalle condizioni operative (in particolare la temperatura). Non escludo che in teoria si possa ottenere polimero anche sotto forma di polvere, ma ciò sarebbe possibile per tempi di reazione molto brevi (per cui la le particelle di sferulite non hanno il tempo di accrescersi), e ciò comporterebbe bassi pesi molecolari, per cui penso che nella pratica non si ottenga mai polimero in polvere dal reattore, ma solo slurry (p.e. da reattori solido-liquido) o pellet (p.e. da reattori solido-gas).
Quindi, in definitiva, i pellet possono essere prodotti direttamente all'uscita dal reattore (solo in alcuni casi ) oppure tramite pellettizzazione (prendendo come materia prima polimero eventualmente additivato, sotto qualsiasi forma: pellet, masterbatch, polvere, fuso, materiali di scarto, ecc.)
Avrei voluto trovare qualche fonte più "esplicita" a riguardo, comunque penso che come ragionamento, anche se "contorto", possa andare bene...
Che ne dite? --Aushulz (msg) 01:20, 1 mar 2011 (CET)
Chi decide in che reparto ricoverare una persona?
modificaQuando ci si reca in ospedale per un ricovero (ordinario, cioè programmato e con richiesta del medico di base o simili, o d'urgenza, cioè tramite pronto soccorso), chi decide in quale reparto avverrà il ricovero?
(In alcuni casi tale scelta è abbastanza banale, ma in altri casi, vuoi per motivi legati alla persona da ricoverare (es. copresenza di due o più patologie, ecc. ecc.) vuoi per motivi legati all'ospedale (es. reparti pieni, non esistenza del reparto più ovvio in quell'ospedale, ecc. ecc.) non sempre lo è)
--79.11.3.191 (msg) 08:48, 28 feb 2011 (CET)
- Molto dipende dall'ospedale. Se ci si trova in un piccolo ospedale, pazienti ritenuti chirurgici (es: paziente con addome acuto) vengono ricoverati nel reparto di chirurgia, pazienti gravi shockati in rianimazione (in alcuni centri c'è anche il reparto intensivo cardiologico per es infartuati), pazienti con problemi non chirurgici nel reparto di medicina, gravide nel reparto di ostetricia, pazienti con problemi psichiatrici in un servizio di diagnosi e cura. Pazienti non urgenti con problematiche poco definite di solito vengono tenuti in osservazione breve (OBI, osservazione breve intensiva). Se ci si trova in un grande centro ospedaliero la questione cambia... Di solito vi sono numerosi reparti di chirurgia generale (nell'ospedale di Perugia sono 3 i reparti di chirurgia generale e il pz viene ricoverato in base a chi è di guardia e/o ai posti disponibili) e numerosi reparti di chirurgia specialistica (un ragazzo a cui, visitato in pronto soccorso, viene diagnostica pneumotorace andrà in chirurgia toracica, un anziano con un aneurisma dell'aorta addominale in chirurgia vascolare, una signora con glaucoma in oculistica, un bambino con appendicite in chirurgia pediatrica ecc ecc). Alcuni dipartimenti di medicina interna (DIMISEM - endocrinologia, MISO - scienze oncologiche, MIAMA - angiologia e malattie dell'aterosclerosi, cardiologia, geriatria, gastroenterologia, ematologia) sono aperti sia a ricoveri dopo osservazione ed inquadramento in OBI che a degenze dopo risoluzione di un grave quadro acuto nel reparto di rianimazione. Nella mia esperienza posso dirti che quando coesistono due patologie, una è quella più urgente e che ha portato al ricovero in ospedale. Se un paziente ha un cancro del polmone e un grave episodio di insufficienza cardiaca con edema polmonare, verrà ricoverato in un unità di soccorso intensivo cardiologico, non in oncologia. Poi magari verrà trasferito. Le dinamiche sono complesse, spero di essere stato "sufficiente".--Cecco...dica 33! 20:22, 28 feb 2011 (CET)
- E l'OBI in che reparto si svolge? --164.132.51.212 (msg) 09:48, 1 mar 2011 (CET)
- È una piccola unità che si trova nelle vicinanze del pronto soccorso. In pratica, è un piccolo reparto.--Cecco...dica 33! 18:51, 1 mar 2011 (CET)
- E l'OBI in che reparto si svolge? --164.132.51.212 (msg) 09:48, 1 mar 2011 (CET)
Per rispondere alla tua domanda, è il medico del pronto soccorso, da solo o dopo una consulenza interna, a decidere in quale reparto ricoverare un paziente. Se è un ricovero programmato è ovviamente il medico che segue il paziente a decidere, cioè il medico del reparto dell'ospedale stesso, non un medico in genere (non altri specialisti privati, non il medico di famiglia). --151.81.112.59 (msg) 20:31, 3 mar 2011 (CET)