Wikipedia:Vaglio/Lisimaco
Ho ampliato notevolmente questa voce, che era poco più di un abbozzo, tenendo presente come traccia soprattutto il libro della Landucci Gattinoni del 1992 (una delle pochissime opere in italiano su questo personaggio storico) e, come fonti primarie, la Biblioteca storica di Diodoro e la Vita di Demetrio di Plurarco. Se spero di poter dire di conoscere abbastanza bene Lisimaco, soprattutto dopo aver ampliato questa voce, purtroppo non posso dire altrettanto di ns0, visto che questa è la mia prima voce un po' articolata che ho scritto, pur cercando di seguire, per quanto nelle mie conoscenze, le linee guida. Sottopongo quindi questa voce al vaglio, pronto a recepire i vostri suggerimenti. Grazie in anticipo. --Nungalpiriggal (msg) 18:55, 21 apr 2013 (CEST)
Revisori
modifica- ...
Suggerimenti
modifica- Normalmente gli utenti non dovrebbero maneggiare direttamente fonti primarie. Nel caso lo si faccia, bisognerebbe attribuire il dettato della fonte: Platone scive che, Senofonte scrive che... ecc. Questo è un discorso in generale, che spero possa risultare utile a questo vaglio. --pequod ..Ħƕ 19:41, 21 apr 2013 (CEST)
- In caso di fonti primarie discordanti (es. per la data e il luogo di nascita di Lisimaco e l'assassinio di Antipatro II) o dove era possibile un punto di vista della fonte (es. quando Pausania ipotizza che l'assassinio di Agatocle fosse stato istigato da Arsione I per spianare la successione al trono dei suoi figli) ho evidenziato la fonte primaria anche nel testo, mentre nei casi di mera notizia storica ho solo indicato in nota la fonte primaria: è meglio indicare anche una fonte secondaria in questi casi? Infatti mettere sempre "secondo Diodoro", "secondo Plutarco" etc. ho paura che appesantisca un po' la lettura --Nungalpiriggal (msg) 20:25, 21 apr 2013 (CEST)
- Sì, lo capisco. Ma, con buonsenso, è necessario. Puoi anche variare le formule (nella ricostruzione di Plutarco, così Diodoro ecc.). Una fonte autorevole ed esauriente non ti offrirebbe mai il semplice dato, ma ti dichiarerebbe, se è il caso, che la fonte di una data notizia è uno scrittore. Per quanto i Greci abbiano "inventato" la storia nel senso moderno, il metodo critico viene dopo. Non è solo quando esprimono punti di vista che le fonti antiche vanno prese con le pinze: quando Tucidide parla dei Lestrigoni in Sicilia, non esprime un'opinione, ma un "dato di fatto" che non si è curato di verificare di persona. Noi dobbiamo seguire il metodo critico. Quando citiamo autori moderni/contemporanei e non c'è controversia, ci evitiamo il "secondo Caio"; quando c'è controversia tra i moderni (Pio XII, Foibe, UFO, cronologia del Vicino Oriente antico...), è giusto richiamare nel testo il responsabile dell'opinione. Né esiste solo la formula stringata: certe controversie hanno tutta una loro storiografia. Magari è anche il caso di Lisimaco. La tua fonte magari menziona la storia delle fonti su Lisimaco... --pequod ..Ħƕ 22:48, 21 apr 2013 (CEST)
- Certamente! Per fortuna, nel caso di Lisimaco non ci sono molti episodi controversi (che in ogni caso credo di aver già evidenziato), vista anche la stringatezza delle fonti primarie al riguardo. Nonostante l'importanza storica del personaggio, non ci sono infatti biografie antiche, e il libro XXI di Diodoro, che sicuramente ne parlava diffusamente, è andato perduto, come pure sono perduti i testi degli storici suoi contemporanei: Duride di Samo e Ieronimo di Cardia. Vedo quindi, come giustamente suggerisci, di integrare al meglio la voce indicando la fonte antica nel testo, oltre che in nota puntuale come è adesso. Grazie del suggerimento! --Nungalpiriggal (msg) 14:19, 22 apr 2013 (CEST)
- Fatto (aggiunte le fonti antiche nel corpo del testo come suggerito) --Nungalpiriggal (msg) 22:13, 23 apr 2013 (CEST)
- Ho visto il diff a volo d'uccello e mi sembra un lavoro eccellente. --pequod ..Ħƕ 00:38, 24 apr 2013 (CEST)
- Sì, lo capisco. Ma, con buonsenso, è necessario. Puoi anche variare le formule (nella ricostruzione di Plutarco, così Diodoro ecc.). Una fonte autorevole ed esauriente non ti offrirebbe mai il semplice dato, ma ti dichiarerebbe, se è il caso, che la fonte di una data notizia è uno scrittore. Per quanto i Greci abbiano "inventato" la storia nel senso moderno, il metodo critico viene dopo. Non è solo quando esprimono punti di vista che le fonti antiche vanno prese con le pinze: quando Tucidide parla dei Lestrigoni in Sicilia, non esprime un'opinione, ma un "dato di fatto" che non si è curato di verificare di persona. Noi dobbiamo seguire il metodo critico. Quando citiamo autori moderni/contemporanei e non c'è controversia, ci evitiamo il "secondo Caio"; quando c'è controversia tra i moderni (Pio XII, Foibe, UFO, cronologia del Vicino Oriente antico...), è giusto richiamare nel testo il responsabile dell'opinione. Né esiste solo la formula stringata: certe controversie hanno tutta una loro storiografia. Magari è anche il caso di Lisimaco. La tua fonte magari menziona la storia delle fonti su Lisimaco... --pequod ..Ħƕ 22:48, 21 apr 2013 (CEST)
- In caso di fonti primarie discordanti (es. per la data e il luogo di nascita di Lisimaco e l'assassinio di Antipatro II) o dove era possibile un punto di vista della fonte (es. quando Pausania ipotizza che l'assassinio di Agatocle fosse stato istigato da Arsione I per spianare la successione al trono dei suoi figli) ho evidenziato la fonte primaria anche nel testo, mentre nei casi di mera notizia storica ho solo indicato in nota la fonte primaria: è meglio indicare anche una fonte secondaria in questi casi? Infatti mettere sempre "secondo Diodoro", "secondo Plutarco" etc. ho paura che appesantisca un po' la lettura --Nungalpiriggal (msg) 20:25, 21 apr 2013 (CEST)
- Nel frattempo, ho scritto le voci correlate o semplicemente citate che avevano il link rosso: Nicea di Macedonia, Tolomeo di Telmesso, Alessandro (figlio di Lisimaco), Euridice (moglie di Antipatro II), Dionisio di Eraclea, Aristonoo, Clito il Bianco, Corupedio, Sinnada: Fatto. --Nungalpiriggal (msg) 21:29, 30 apr 2013 (CEST)