William Arrol
Sir William Arrol (Houston, 13 febbraio 1839 – Seafield, 20 febbraio 1913) è stato un imprenditore e politico scozzese; capitano d'industria dell'età vittoriana molto attivo nel campo delle costruzioni di ponti, strutture e gru in acciaio.
Sir William Arrol | |
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Durata mandato | 13 luglio 1895 – 12 gennaio 1906 [1] |
Collegio | Ayrshire Meridionale |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Liberale Unionista |
Titolo di studio | dottorato in giurisprudenza (legum doctor – LLD), 1890[2] |
Università | Università di Glasgow |
Professione | costruttore |
Firma |
Biografia
modificaCarriera lavorativa e imprenditoriale
modificaNato a Houston, Renfrewshire, iniziò a lavorare in una filanda di cotone quando aveva solo nove anni. A tredici anni continuò a lavorare come apprendista fabbro, studiando meccanica e idraulica in una scuola serale. Nel 1863 entrò a far parte di una società di costruzioni di ponti, a Glasgow, creando la propria attività nel 1868, la Dalmarnock Iron Works, alla periferia orientale della città.[3]
Successivamente, nel 1872 fondò la Sir William Arrol & Co. Ltd., una delle aziende capofila nel settore dell'ingegneria civile del tempo.[3]
Tra le sue realizzazioni più importanti spicca la partecipazione con la sua azienda, la Sir William Arrol & Co. Ltd., alla ricostruzione del ponte ferroviario sul Tay (crollato nel disastro che comportò una notevole perdita di vite umane), alla costruzione del ponte ferroviario sul Forth e del Tower Bridge di Londra.[3]
Fu anche incaricato dal cantiere navale Harland and Wolff di Belfast di costruire gru a portale tipo Arrol (nota come portale Arrol) per la costruzione di tre nuove super-transatlantici, tra i quali si annovera il RMS Titanic.[4]
Carriera politica
modificaMembro del Partito Liberale Unionista, alle elezioni generali del 1895 fu eletto deputato alla Camera dei comuni per il collegio dell'Ayrshire Meridionale, seggio che mantenne fino alle elezioni del 1906.[1]
Memoria
modificaDel suo lavoro sopravvivono diverse costruzioni che sono diventate icone mondiali delle realizzazioni ingegneristiche. Il Forth Bridge e la gru Titan di Clydebank sono classificati dalle American Societies of Civil and Mechanical Engineers quali punti di riferimento mondiali dell’ingegneria civile .[3]
Nel 2013 è ricordato tra i quattro membri della Scottish Engineering Hall of Fame.[3] Il suo volto è ritratto anche sulla banconota scozzese da 5 sterline introdotta nel 2015 dalla Clydesdale Bank.[5]
Note
modifica- ^ a b (EN) Sir William Arrol [collegamento interrotto], in Hansard 1803–2005. URL consultato il 26 luglio 2022.
- ^ (EN) Graduate Record for Sir William Arrol, su universitystory.gla.ac.uk.
- ^ a b c d e AA. VV., William Arrol, in Scottish Engineering Hall of Fame.
- ^ (EN) The giant Arrol Gantry, su test.nmni.com, National Museums Northern Ireland. URL consultato il 26 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2019).
- ^ (EN) Clydesdale Bank brings in plastic £5 notes, in BBC News.
Bibliografia
modifica- AA. VV., William Arrol, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) AA. VV., William Arrol, in Scottish Engineering Hall of Fame.
- (EN) Miriam R. McDonald, Miles K. Oglethorpe, The Sir William Arrol Collection: A Guide to the International Material Held in the National Monuments Record of Scotland, Glasgow, Royal Commission on the Ancient & Historical Monuments of Scotland, 2001, ISBN 9781902419220.
- (EN) Richard Smith, Sir William Arrol, su towerbridge.org.uk.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Arrol
Collegamenti esterni
modifica- Arrol, Sir William, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Albenga, ARROL, sir William, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- William Arrol
- (EN) Friends of Seafield House
- (EN) The Titan of Sasebo
- (EN) Scotland's Surviving Titan Cranes
- (EN) Scottish Ten 3D project to scan Nagasaki Crane
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122142910 · ISNI (EN) 0000 0000 8338 5196 · LCCN (EN) n2010000602 · GND (DE) 117663093 |
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