Xanthopappus subacaulis
Xanthopappus subacaulis C.Winkl., 1892 è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Xanthopappus C.Winkl., 1892.[1][2][3][4][5]
Xanthopappus subacaulis | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Sottotribù | Onopordinae |
Genere | Xanthopappus C.Winkl., 1892 |
Specie | X. subacaulis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Genere | Xanthopappus |
Specie | X. subacaulis |
Nomenclatura binomiale | |
Xanthopappus subacaulis C.Winkl., 1893 |
Descrizione
modificaLe specie di questo gruppo sono delle erbe perenni con piccoli cauli. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere.[5][6][7][8]
Le foglie possono essere di due tipi radicali e caulinari (con picciolo spinoso e rigido lungo 2 – 10 cm). Sono spinose e quelle caulinari sono decorrenti a disposizione alterna. La lamina, con forme strettamente ellittiche (lunghezza 20 – 30 cm; larghezza 5 – 8 cm), in genere ha i bordi lobati e spinosi. I segmenti (o lobi laterali della foglia) sono 8 - 12 paia, con forme da strettamente ellittiche a ovato-triangolari e con denti triangolari o lobi dentati con spine apicali rigide gialle. La superficie superiore è verde e glabra, quella inferiore è grigiastra e fittamente ragnatelosa.
Le infiorescenze sono composte da capolini lungamente peduncolati solitari o in formazioni corimbose (fino a 20); i capolini all'antesi sono annuenti. I capolini contengono solo i fiori tubulosi i quali sono ermafroditi (capolini omogami). I capolini sono formati da un involucro a forma più o meno campanulata (diametro 6 centimetri) composto da alcune brattee spinose (quelle interne sono scariose) disposte su più serie (8 - 9 file) all'interno delle quali un ricettacolo alveolato (o in altre specie setoso) fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le squame dell'involucro, coriacee e con forme da lineari a lanceolate, sono disposte in modo embricato.
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e actinomorfi.
- /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla, più o meno attinomorfa, in genere è colorata di giallo con corti lobi incurvati all'apice (dimensione: 3,5 cm).
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti glabri, liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere hanno delle brevi appendici.[10]
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.
Gli acheni, con forme obovoidi, glabri e faccia rugosa, sono provvisti di un pappo le cui setole barbato-scabre sono decidue e alla base sono connate in un anello. Il pappo, giallastro lungo 2,5 - 3,5 cm, è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico.
Fioritura: da luglio a settembre.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione
modificaQuesta specie si trova soprattutto in Cina (prati, steppe e pendii aridi da 2400 - 4000 metri sul livello del mare).[2]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Onopordinae è una di queste).[4][5][7][14]
Il genere Xanthopappus appartiene alla sottotribù Onopordinae (tribù Cardueae, sottofamiglia Carduoideae). In precedenza il genere era descritto nel gruppo informale "Onopordum Group" all'interno della sottotribù Carduinae.[4][5][7][15]
Nell'ambito della sottotribù, divisa in due cladi principali, il genere di questa voce fa parte del secondo clade e si trova vicino ai generi Alfredia, Ancathia e Lamyropappus. In passato era descritto come sinonimo di Alfredia.[14][15]
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º febbraio 2021.
- ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 299.
- ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 134.
- ^ Pignatti 1982, Vol.3 pag.1.
- ^ a b c Herrando et al. 2019.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 20 febbraio 2021.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ a b Barres et al. 2013.
- ^ a b Garcia et al. 2008.
Bibliografia
modifica- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Laia Barres et al., Reconstructing the Evolution and Biogeograpnic History of Tribe Cardueae (Compositae), in Botany, vol. 100, n. 5, 2013, pp. 1-16.
- Sonia Herrando-Morairaa et al., Nuclear and plastid DNA phylogeny of the tribe Cardueae (Compositae) with Hyb-Seq data: A new subtribal classification and a temporal framework for the origin of the tribe and the subtribes, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 137, 2019, pp. 313-332.
- Núria Garcia-Jacas, Mercè Galbany-Casals, Kostyantyn Romashchenko, and Alfonso Susanna, On the conflicting generic delineation in the Onopordum group (Compositae, Cardueae–Carduinae): a combined nuclear and plastid molecular approach, in Australian Systematic Botany, vol. 21, 2008, pp. 301-311.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikispecies contiene informazioni su Xanthopappus subacaulis
Collegamenti esterni
modifica- Xanthopappus subacaulis Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Xanthopappus Royal Botanic Gardens KEW - Database