Gli Yamak (in turco yamaklar) erano truppe ausiliarie dell'esercito dell'Impero ottomano[1], reclutate tra la popolazione musulmana locale. Inizialmente erano membri non militari delle forze ottomane[2] che nei periodi del tardo impero si evolsero in reclute dei reparti di giannizzeri e infine divennero soldati di guarnigione mal addestrate e mal pagate.[3][4]

La parola turca yamak significa "assistente" o "amico".[5] Questa parola è anche usata per indicare un assistente pagato dell'artigiano.[6] Il cognome bosniaco Jamaković deriva dal termine ottomano per "recluta giannizzera".[7]

Inizialmente, gli Yamak erano civili che venivano mobilitati per diversi compiti durante le guerre o come volontari che volevano essere reclutati come giannizzeri. L'impero ottomano aveva la pratica di assegnare i giannizzeri alle guarnigioni nelle fortezze di confine. Gli artigiani locali che si associavano ai giannizzeri erano chiamati yamak perché assistevano i giannizzeri.[6] Alla fine divennero soldati di guarnigione musulmane mal pagate e addestrate, in particolare nelle guarnigioni del Bosforo, del Mar Nero e del Danubio.[8] È per questo che in alcune fonti si parla di guardie di frontiera giannizzere.[9] Nel 1768, durante la mobilitazione delle truppe per la guerra contro la Russia, 1000 yamak furono reclutati a Sarajevo e spediti contro il Montenegro, alleato della Russia.[10]

Alla fine del XVIII e all'inizio del XIX secolo divennero una fonte di disordini e di resistenza alle riforme.[8] C'era un modello che si ripeteva nelle guarnigioni provinciali. Il numero di yamak che assistevano i pochi giannizzeri attivi stava crescendo a causa delle opportunità di carriera che questa posizione forniva. Presto il loro numero sarebbe diventato troppo grande perché la guarnigione potesse sostenerli, così molti di loro si sarebbero trasferiti nelle campagne per causare miseria a contadini e proprietari terrieri istituendo un regno del terrore. Tali yamak seguivano i loro capi chiamati dahis e disobbedivano agli ordini dei funzionari statali e persino a quelli del sultano.[11] Questa era sostanzialmente la situazione in Serbia all'inizio del XIX secolo che portò alla Prima rivolta serba (1804-1813). Il Sangiaccato di Smederevo (nell'odierna Serbia) era governato da quattro comandanti Yamak (i Dahije).[12]

  1. ^ (EN) Ezel Kural Shaw e Mazal Holocaust Collection, yamak: auxiliary soldier, in History of the Ottoman Empire and modern Turkey, Vol. 2, Cambridge University Press, 1976-1977, p. 517, ISBN 0-521-21280-4, OCLC 2346036. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  2. ^ (EN) Halil İnalcık e Donald Quataert, An economic and social history of the Ottoman Empire, 1st pbk. ed, Cambridge University Press, 1997, p. 91, ISBN 0-521-57456-0, OCLC 37307540. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) Molly Greene, A shared world : Christians and Muslims in the early modern Mediterranean, Princeton University Press, 2000, p. 90, ISBN 0-691-00898-1, OCLC 857143565. URL consultato il 22 febbraio 2022.
    «yamak (literally, recruit)»
  4. ^ (EN) Alan Warwick Palmer, The decline and fall of the Ottoman Empire, Faber, 2011, p. 160, ISBN 0-571-27908-2, OCLC 908632470. URL consultato il 22 febbraio 2022.
    «yamak: Young janissary mercenaries»
  5. ^ (TR) yamak, su nisanyansozluk.com.
  6. ^ a b (EN) Charles L. Wilkins, Forging urban solidarities : Ottoman Aleppo 1640-1700, Brill, 2010, p. 261, ISBN 978-90-04-19330-7, OCLC 695989857. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Little, Donald P., Essays on Islamic civilization presented to Niyazi Berkes, E.J. Brill, 1976, p. 254, OCLC 871556488. URL consultato il 22 febbraio 2022.
    «Jamaković ( < Osm. yamak : janissary recruit)»
  8. ^ a b (EN) Ottoman Wars: An Empire Besieged, in The Ottoman system, Routledge, 14 gennaio 2014, p. 64, ISBN 978-1-315-84082-6. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  9. ^ (EN) Kemal H. Karpat, Studies on Ottoman social and political history : selected articles and essays, Brill, 2002, p. 427, ISBN 1-4175-4552-6, OCLC 60248254. URL consultato il 22 febbraio 2022.
    «He became a yamak (janissary border guard) and gained popularity among the troops at Vidin. Eventually the Belgrade yamaks forced out of that city joined Pasvanoglu too. Even the janissary corps in Istanbul was friendly to him.»
  10. ^ (SR) Vladislav Skarić, Izabrana djela, Veselin Masleša, 1985, p. 1985.
    «Када се скупљала војска против Руса отишло је 1768. из Сарајева 1000 јамака на руску савезницу Црну Гору»
  11. ^ (EN) Peter F. Sugar, p. 242, in Southeastern Europe under Ottoman rule, 1354-1804, University of Washington Press, 1977, ISBN 978-0-295-95443-1, OCLC 2644066. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  12. ^ (EN) Wayne S. Vucinich, The First Serbian uprising, 1804-1813, Social Science Monographs, 1982, p. 75, ISBN 0-930888-15-4, OCLC 8986465. URL consultato il 22 febbraio 2022.
    «The yamaks ruled Serbia much as the Ottoman military had ruled in Algiers almost two centuries»

Voci correlate

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