Personaggi di Elfen Lied

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Voce principale: Elfen Lied.

Questa è la lista dei personaggi di Elfen Lied, manga di Lynn Okamoto, e della serie televisiva anime ad esso ispirato.

Protagonisti

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Lucy durante lo scontro con i soldati

Lucy (ルーシー?, Rūshi) è una Diclonius, un essere con un paio di corna sulla testa e lunghe braccia invisibili in aggiunta a quelle umane. Ha 18 anni. Non si riferisce mai a sé stessa in alcun modo, ma firma una lettera destinata a Kouta come "Kaede", il suo vero nome. Lucy, nell'anime, ha quattro vettori di portata limitata, appena di due metri, ma molto potenti e veloci. Si specifica che sei mesi prima la loro portata era di soli 1,4 metri, indicando una crescita continua. Nel manga, i vettori sono addirittura più numerosi, anche se il loro esatto numero non viene precisato. Nel finale Lucy mostra che i suoi vettori sono ormai dotati di lunghezza e potenza smisurate. Inoltre, ha dimostrato di poter utilizzare la propria energia vitale per stimolare i processi di guarigione; il processo, però, è devastante per il suo corpo, complice il fatto che se ne è servita troppo fino ad allora, che comincia letteralmente a decomporsi.

Lucy è stata abbandonata in un bosco, quando era una neonata, da suo padre, che la lasciò sull'erba completamente nuda e se ne andò. Venne successivamente portata in un orfanotrofio. In quel luogo, fu emarginata e maltrattata dai suoi coetanei e dal personale, a causa della sua diversità. Essendo stata sempre senza amici, si fidò della prima bambina che le offrì un po' di conforto. Nel frattempo Lucy trova un cucciolo che adotta di nascosto e lo confida alla sua amica. Ma la sua cosiddetta "amica" lo rivela ai bulli, che lo colpiscono ripetutamente con una roccia (un vaso nell'anime) fino a ucciderlo. La rabbia porta Lucy a un istinto omicida che non conosceva ma che faceva parte del suo essere Diclonius, così smembra i bulli e l'amica traditrice, e dopo il delitto, fugge dall'orfanotrofio. Nascondendosi conosce Kōta, un bambino della sua età, con cui stringe amicizia. La sera della partenza c'era una festa in paese, e Lucy chiese a Kōta se volevano andare alla festa insieme. Kōta, che era già impegnato, disse all'amica che doveva già andarci con un cugino, ma quando Lucy gli chiese se era un bambino o una bambina, lui che vide la preoccupazione nei suoi occhi le disse che era un bambino. Quando Lucy andò alla festa e scoprì che in realtà la cugina era una bambina, il suo istinto omicida la prese di nuovo, stavolta definitivamente, così fece "esplodere" la gente che si trovava attorno a lei. Quando Kōta salì sul treno insieme alla famiglia, trovò Lucy, che infuriata con lui, uccise Kanae e il padre. Kōta riuscì a bloccare Lucy che era intenzionata a uccidere anche Yuka, sua cugina. Sconvolta, Lucy capisce di aver fatto qualcosa di imperdonabile e scappa, giurando di ritrovarlo un giorno per chiedergli perdono. Da quel momento in poi Kōta non la vide più per moltissimo tempo. Intanto, in Lucy era nato un furore e un odio contro tutto il genere umano, che le era sempre stato ostile.

Da quel momento in poi Lucy sopravvive a stento, fino a che, cinque anni più tardi, conosce Aiko Takada, che sarà la sua più grande amica. Mentre si nascondono però, degli addetti del centro ricerche che erano sulle sue tracce le trovano e sparano ad Aiko, che aveva fatto da scudo a Lucy. Kurama, a quel punto, le propone di andare con loro spontaneamente in cambio di un'ambulanza per la sua amica, ma Aiko morì in ospedale, inducendo Lucy a voler sterminare le persone care a Kurama, in modo che capisse cosa si prova. Lucy viene tenuta chiusa per tre anni in un macchinario che la tiene in vita ma allo stesso tempo non le permette di muoversi; riuscirà finalmente a scappare, massacrando chiunque le si pari davanti. Durante la fuga dal centro ricerche un tiratore scelto al servizio di Kurama cerca di spararle alla nuca mentre s'incammina alla scogliera, ma Lucy si volta in tempo e il proiettile la colpisce ad una tempia; questo le causa uno sdoppiamento di personalità. Sola, spaesata e ammutolita, Lucy ritrova gli ormai diciottenni Yuka e Kōta, i quali decidono di prendersi cura di lei pur non riconoscendola. Dato che "Nyū" è il solo verso che riesce ad emettere, la battezzano Nyū (にゅう?). Nyū possiede la personalità di una bambina ed è incapace sia di uccidere che di qualsiasi altro atto di violenza. Durante i sei mesi vissuti con Kōta, Nyū riuscirà a diventare una ragazza normale, imparando a parlare correttamente e a svolgere lavori di casa quali cucinare e pulire.

Nel finale del manga la terza personalità di Lucy, guidata dagli istinti Diclonius e desiderante la distruzione dell'umanità, prende il controllo approfittando della debolezza di Lucy e Nyū quando assiste al ferimento di Kota. Essa inizia a proiettare i suoi vettori in giro per il globo, ma viene ostacolata dalle altre due sé stesse, ormai ridotte a due spiriti, non appena prova ad attaccare i suoi cari. Le due danno a Kota una pistola e lo implorano di mettere fine alla loro vita perché hanno capito che, pur non volendolo, non riusciranno mai a smettere di ferire gli altri dato che ci sono così tante persone interessate ai poteri di Lucy. A malincuore lui accetta, ma nonostante la morte di Lucy, da quel momento in poi tutti gli anni, alla sera dell'ultimo giorno del festival va ad aspettarla davanti all'albero in cui si erano incontrati anni prima. Sa che Lucy è morta, ma se non ha potuto mantenere quella promessa quel giorno allora lo farà adesso per tutti gli anni a venire. Dieci anni dopo la morte di Lucy, Kōta torna nel luogo della loro promessa portandosi dietro questa volta sua figlia Nyū, che nota alla base dell'albero in cui è seppellito il cagnolino un barattolo di vetro in cui Lucy (firmatasi come Kaede) dichiara a Kōta il suo amore. Contemporaneamente, proprio mentre Kōta piange commosso per aver "ritrovato" Kaede, arrivano due bambine sconosciute, amiche di sua figlia e di cui una chiamata Kaede, che dichiarano di essere venute lì per incontrare una "persona molto speciale" e quindi lui, capendo che sono probabilmente le reincarnazioni di Lucy e Nyū, si volta felice pronto a conoscerle.

È doppiata da Sanae Kobayashi.

Kōta' (コウタ/耕太?) è il coprotagonista della serie. È un ragazzo gentile e premuroso nei confronti delle ragazze in difficoltà. È compassionevole, protettivo, coraggioso, amorevole, innocente, allegro, generoso e leale.

All'età di 10 anni, Kōta si reca a Kamakura, con la sorella minore Kanae e il padre, per passare l'estate con la cugina Yuka e sua madre. Qui il bambino conosce Lucy, stringendoci amicizia. Quando lei gli propone di accompagnarla al festival di paese, però, Kōta, che aveva già preso un impegno con sua cugina, per non farla rimanere male, mente dicendo che avrebbe accompagnato suo cugino all'evento. Mentre i due tornano a casa in autobus, Lucy inizia a discutere in stato di trance con la propria voce interiore, e a soffocare Kōta senza accorgersene. Risvegliatasi quasi immediatamente, si scusa, e disperata gli fa promettere di ucciderla se un giorno non fosse stata in grado di smettere di uccidere. Il bambino promette, ma non collega tale conversazione ai recenti omicidi. La sera, Kōta e Yuka si recano al festival, dove sono visti da Lucy, la quale, in preda alla gelosia e alla disperazione, perde il controllo uccidendo alcuni presenti. Sul treno Lucy uccide il padre e la sorella di Kōta, lasciandolo traumatizzato. Nell'anime egli passa circa un anno in un reparto psichiatrico. Inoltre, da lì in poi soffrì di amnesia dissociativa. Così si convince che il padre è morto in un incidente stradale, e la sorella dopo una lunga malattia in ospedale. Inoltre dimentica di aver incontrato la cugina Yuka e anche di aver conosciuto la bambina con le corna.

Otto anni dopo, Kōta torna a Kamakura per frequentare l'università, soggiornando da Yuka. In questa occasione ritrova Lucy, fuggita dal centro ricerche e senza memoria, e, senza riconoscerla, la prende a vivere con lui chiamandola Nyu. Durante la permanenza con Kōta la personalità di Lucy comincia a riaffiorare e con essa il desiderio di vendicarsi della razza umana. Quando un sconosciuto attacca la loro casa, il gruppo si divide. Il ragazzo riesce a prendere in ostaggio Nosou quando egli attacca la casa con paramilitari e i cloni di Mariko al proprio servizio, ma un'agente gli spara, ed egli finisce all'ospedale. Durante tale scontro, vedere i propri cari soffrire, fa esplodere Nyu in una rabbia tremenda che porta la fine del conflitto: mentre la ragazza strappa a metà una delle avversarie, Cynthia, i ricordi di Kōta si risvegliano. Egli riconosce in quel gesto, lo stesso omicidio di Kanae. Mentre Nyu (tornata Lucy poco dopo) attacca da sola i suoi persecutori, il ragazzo giura di vendicare la propria famiglia.

I due si incontrano per l'ultima volta e Lucy promette di non far più del male a nessuno. Una catena di eventi la porta tuttavia a tradire il proprio istinto, e nuovamente il ragazzo è ferito a morte. Per la disperazione, la Diclonius per poco non distrugge tutto il mondo, ma riesce a domare gli istinti violenti e lo guarisce, salvandogli la vita al prezzo della propria. Kōta si accorge che Lucy si sta letteralmente sciogliendo per il suo ultimo atto altruista. In quel momento la terza personalità violenta della ragazza irrompe e inizia l'assalto, ma Kōta spara a Lucy, come le aveva promesso da bambino. È doppiato da Chihiro Suzuki da adulto e da Hitomi Nabatame da bambino.

Yuka' (ユカ?) è la cugina di Kōta. Prova dei sentimenti per Kōta dall'infanzia, e reagisce con gelosia alle attenzioni che il ragazzo riserva ad altre ragazze. Quando il cugino si trasferisce nella sua città per frequentare l'università, Yuka va a vivere con lui. Durante la loro convivenza Kōta comincia a ricordare gli eventi della sua infanzia e che un tempo provava affetto per la cugina, baciandola. Dieci anni dopo gli eventi della storia, ha sposato Kōta e ha avuto da lui una figlia: Nyu. È doppiata da Mamiko Noto.

Mayu (マユ?) è una ragazza di tredici anni che viveva sulla strada prima di essere accolta da Kōta a Villa Kaede. Non si sa nulla del destino di suo padre, mentre sua madre si risposò con un altro uomo. In breve tempo, Mayu finì con l'essere abusata sessualmente dal patrigno. Dopo un po', la ragazzina raccontò a sua madre dell'abuso, solo per sentire l'amara gelosia della donna, espressa a causa delle attenzioni che la figlia stava ricevendo. Rendendosi conto che non significava nulla per sua madre, Mayu scappò via di casa. Sola e depressa, Mayu prese a vivere in un piccolo rifugio situato sulla spiaggia di Kamakura.

Una notte trova Bando ferito e lo fa soccorrere da un'ambulanza. Assiste allo smembramento di Nana da parte di Lucy, cosa che ferì il suo inconscio. Avrebbe poi respinto tutto questo come un sogno, reprimendo la memoria. A causa del colpo, fu portata in ospedale e, quando si rendono conto che la ragazza non ha i soldi per pagare, viene accolta da Kōta e Yuka. Appena Mayu vide Nyu ricordò quello che era successo con Lucy e Nana, ma scelse di credere che fosse un sogno, stringendoci amicizia. Come Kouta e Yuka contattano sua madre, Mayu prende la residenza a Villa Kaede e viene iscritta in una scuola superiore locale (scuola media nel manga), diventando contenta e felice. Durante una passeggiata ritrova Nana, e, scoperto che non sapeva nulla del mondo, la invita a stabilirsi a Villa Kaede. Mayu riesce a sopravvivere all'attacco di Bando, che la salva anche dall'ira di Lucy, apparentemente a costo della sua stessa vita. È doppiata da Emiko Hagiwara.

Nana (ナナ?) è una giovane Silpelit, esseri nati da umani infettati dai Diclonius, che ha passato tutta la vita nel centro di ricerche. Ha una personalità insolita per un Diclonius, non avendo il desiderio di uccidere o fare del male a qualcuno. Il legame tra lei e Kurama le ha reso possibile sopportare i disagi della vita quando era una cavia, trasformandola in una persona gentile, dolce, compassionevole, empatica e ingenua. Tuttavia in casi estremi, similmente agli altri Diclonius, Nana entra in uno stato di rabbia e furore, così grande che potrebbe effettivamente uccidere qualcuno.

Il direttore generale Kakuzawa pianifica di sfruttare il suo sottoposto Kurama, per cui gli ordina di usare Nana come membro della task force incaricata di recuperare Lucy. Kurama ordina alle forze speciali di individuare Lucy e catturarla ma Nana, volendo disperatamente rendere il padre adottivo orgoglioso, ignora gli ordini e impegna Lucy in un combattimento diretto. Tuttavia, sopraffatta dalla superiorità dell'avversaria e distratta dall'arrivo improvviso di Mayu, Nana viene privata da Lucy di tutti gli arti. Ma quando questa sta per tagliarle la testa, Nana si salva attivando la propria capacità di disabilitare i vettori del Diclonius. Successivamente Kurama recupera Nana, riportandola all'istituto. Qui, contravvenendo agli ordini del suo superiore, Kurama le impianta delle protesi che lei è in grado di controllare tramite i suoi vettori e la allontana dall'istituto. Nana si ritrova sulla stessa spiaggia di Kamakura raggiunta da Lucy dopo la sua fuga e là incontra Bando, un altro nemico di Lucy. Dopo una battaglia, Bando e Nana comprendono di avere una nemica comune, e che la capacità di quest'ultima di percepire i Diclonius potrebbe aiutarlo nella sua ricerca di vendetta. Nana incontra Mayu, che, avendo assistito alla battaglia tra Nana e Lucy, la riconosce e la invita a vivere con sé a Villa Kaede. Reagendo d'istinto, Nana comincia ad attaccare Nyu, ma viene subito fermata da Kōta. Compreso che Nyu, pur occupando lo stesso corpo di Lucy, è una persona diversa, Nana si scusa con la ragazza e accetta di rimanere a Villa Kaede.

Intanto Mariko viene inviata alla ricerca di Lucy e Nana la affronta. Nel corso della lotta, giunge sul luogo Kurama che abbraccia Mariko, sua figlia naturale, che, dopo la rivelazione, salva suo padre e la sua antagonista Lucy da un attacco missilistico, ma nel processo si trasforma in Nyu. Intanto, Kōta, preoccupato per lei, si avvicina al campo di battaglia con Nyu, che a sua volta torna ad essere Lucy. Nana è pronta a combattere Lucy, ma Mariko, tornata in sé, la precede per dimostrare il suo valore al padre. Nonostante l'iniziale vantaggio, Mariko salta in aria e Nana supplica Kurama di non uccidere Lucy, trasformatasi nuovamente in Nyu. Disperato Kurama giura di uccidere Lucy, se mai la incontrasse. Infine Nyu e Nana trovano Kōta e tornano a casa.

Tornata a casa Nana rimane per un po' di tempo in lutto per Mariko. Dopo alcuni mesi è emersa una nuova Nyu, più matura e responsabile. Ma Nana è sempre nella timorosa attesa della riemersione di Lucy. Nel frattempo una catena di eventi porta Nyu a trasformarsi ancora una volta in Lucy. Il campo di battaglia è affollato da diversi personaggi, tra cui Lucy e Nana, che, vedendo la nemica minacciare la vita di Mayu, giura di uccidere Lucy, anche se fosse nella personalità di Nyu. Il giorno dopo i ragazzi sono interrotti da una task force inviata da Kakuzawa per recuperare Lucy. Nana tenta di reagire, ma viene sopraffatta dagli aggressori e salvata da Kurama, che riacquista la sua sanità mentale. È doppiata da Yuki Matsuoka.

Antagonisti

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Kurama (蔵間?) è il capoufficio del centro di ricerca con a capo Kakuzawa. È una figura paterna, anche se imperfetta, sia per Nana che per sua figlia Mariko, e le sue azioni, qualunque sia il suo stato mentale, sono spesso mirate alla loro protezione. Alla fine, i piani folli dei suoi datori di lavoro lo costringono a prendere dure scelte, fino al punto in cui la sua sanità mentale è a rischio. Qualunque siano le sue alleanze, egli vede inesorabilmente Lucy come la minaccia numero uno al genere umano e il mondo stesso.

Pur riconoscendo la necessità di Kakuzawa di fermare la diffusione dell'epidemia che ha causato la nascita dei Diclonius, egli ha spesso sollevato obiezioni sul modo in cui le Silpelit venivano trattate. Kurama era sposato con Hiromi Kurama, la quale era sterile, però poco dopo restò incinta. Purtroppo, poco tempo dopo, Hiromi ebbe un aborto spontaneo, e un anno e mezzo dopo decisero di provare con la fecondazione in vitro. Quando Kurama vide che sua figlia era nata con le corna, si rese conto che una Diclonius lo aveva infettato toccandolo coi suoi vettori. Egli tentò di uccidere Mariko, non riuscendoci dopo la richiesta di sua moglie morente. Intanto al laboratorio Nana inizia ad affezionarsi a Kurama e a vederlo come suo padre effettivo. In seguito alla fuga di Lucy, Kurama è costretto a inviare Nana a recuperarla, ma la ragazza è sconfitta da Lucy e tutti i suoi arti recisi. Kurama la guarisce e le dona delle protesi, che Nana è in grado di utilizzare grazie ai suoi vettori; quindi la lascia dall'istituto sperando che avrebbe trovato il suo posto nel mondo.

Kurama si allea con l'ex membro delle forze speciali Bando, un'altra persona che odia Lucy e vuole ucciderla. Nel frattempo, Kakuzawa ordina di liberare Mariko dalla cella al fine di perseguire a catturare Lucy. Nana rileva però il pericolo e si schiera contro Mariko per proteggere i suoi nuovi amici. Kurama giunge sulla scena proprio mentre le sue due figlie stanno combattendo. Nel finale Kurama, depresso dalla sua incapacità di essere un bravo padre, tenta di suicidarsi, ma viene salvato da Bando. Durante l'assalto a Villa Kaede, Kurama impazzisce scoprendo il cadavere di un clone di Mariko, Cynthia; ma quando un altro clone di Mariko, Barbara, sta per uccidere Nana, Kurama le spara in testa, riguadagnando la sua sanità mentale e accettando infine che Mariko è morta. Durante l'arco finale, Kurama affronta nuovamente Lucy. Nonostante il voto fatto a Kōta, la voce del DNA prende pieno controllo del suo corpo e gli strappa istintivamente un braccio quando lui le spara. La conclusione della serie mostra lui e Nana davanti alla tomba di Mariko.

La storia di Kurama, nell'anime, è quasi identica fino all'ultima puntata. Culla tra le sue braccia Mariko, piangendo la sua incapacità di darle il calore e l'amore aveva bisogno nella sua vita. Gli esplosivi impiantati dentro di lei esplodono al comando di Isobe e lui muore insieme a sua figlia. È doppiato da Osamu Hosoi.

Bando (坂東?) è un agente della squadra d'assalto speciale della polizia (SAT). Le sue abilità di combattimento, sete di sangue e la determinazione lo hanno reso uno dei migliori agenti. La sua personalità, pur essendo di natura aggressiva e decisamente anti-sociale, è guidata da un profondo senso dell'onore e del dovere. Bando e il suo team sono inviati alla ricerca di Lucy dopo la sua fuga dal laboratorio. Dopo averla trovata come Nyu e averla risvegliata a suon di botte, Bando viene accecato, gli viene rotto un braccio e mozzato l'altro. Viene trovato agonizzante da Mayu e soccorso. Deciso a vendicarsi di Lucy, Bando accetta di sottoporsi a operazioni per sostituire gli occhi e il braccio con parti cibernetiche. Si allea quindi con Nana e Kurama, giocando un ruolo fondamentale nella lotta contro Mariko. Ritrovata Mayu, inizia a sviluppare dei sentimenti per la ragazza. Quando Nana sta per essere uccisa da Lucy, Bando interviene quindi in sua difesa, ma la ragazza gli strappa il braccio rimasto e finisce tranciato in due nel tentativo di proteggere Mayu. Nell'ultimo capitolo si scopre che è sopravvissuto. È doppiato da Jōji Nakata.

Mariko Kurama (蔵間マリコ?, Kurama Mariko) è la figlia di Kurama. È descritta come la più forte dei Silpelit, creature nate dal contatto di un umano con un Diclonius, con oltre cinquanta vettori dalla portata di undici metri. La sua nascita è stata il risultato dell'involontaria infezione di suo padre Kurama, il quale nonostante l'ordine di uccidere tutti i Diclonius non è riuscito ad assassinare la propria figlia. Mariko è cresciuta come cavia nel laboratorio con il nome di numero 35. All'apparenza dolce e innocente, Mariko non esita a scagliarsi contro gli esseri umani, in particolare quelli che vede come carnefici, e persino altri Diclonius. Mariko viene incaricata di uccidere Nana e catturare Lucy. Tuttavia, durante i combattimenti, Mariko accetta il suo destino e l'amore di suo padre, esortando Nana a prendersi cura di lui, prima di affrontare Lucy che la ucciderà. È doppiato da Tomoko Kawakami.

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