Zack Norman

attore, produttore cinematografico e regista statunitense (1940-2024)

Zack Norman, alla nascita Howard Jerrold Zuker (Boston, 27 maggio 1940Burbank, 28 aprile 2024[1]), è stato un attore, produttore cinematografico e regista statunitense.

Zack Norman al Palm Beach International Film Festival nel 2012

Biografia

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Nato a Boston e cresciuto nella vicina Revere, dopo gli studi alla Harvard Business School e all'Università Vanderbilt iniziò ad esibirsi come cabarettista e comico nei night club per produrre il suo primo spettacolo teatrale Off-Broadway come attore, la pièce di John Arden Live like pigs, la cui prima si tenne a New York il 7 giugno 1965. Nel 1966 si recò in Europa, dove servì l'esercito statunitense come operatore a Francoforte, in Germania, recitando nei club dell'esercito in tutta l'Europa occidentale. Nel 1967 si esibì a Londra nel circuito degli hotel e nei locali notturni, tornando poi a New York (dove apriva i concerti dei Temptations) e arrivando a Las Vegas. In televisione apparve nell'aprile 1969 al The Tonight Show Starring Johnny Carson e, come attore teatrale, recitò in oltre venti commedie e drammi: la sua performance da protagonista in La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht al Palace Theatre a Stamford del 1980 venne acclamata dalla critica.

Nel cinema, dopo il debutto come attore avvenuto nel 1963, iniziò a dedicarvisi come produttore. Nel maggio del 1969 fondò e diresse per un certo periodo la Gemini Pictures International: nel primo film prodotto dalla società, il dramma bellico I cannoni tuonano ancora, recitò nel ruolo del caporale Slater accanto a Robert Woods. Nel corso della sua carriera cinematografica, continuò a recitare e a produrre decine di film (tra i quali La vestale di Satana, Hearts and Minds, vincitore del Premio Oscar come miglior documentario, The Gentleman Tramp e Tracks - Lunghi binari della follia, prodotto insieme con la Paramount) associandosi con il produttore francese Henry Lange e, a Hollywood, con Bert Schneider; si avvalse della collaborazione del regista Henry Jaglom, per oltre quarant'anni, ricevendo in molti casi recensioni favorevoli. Come attore, i ruoli per i quali viene meglio ricordato sono quelli di Ira in All'inseguimento della pietra verde (1984) e di Kaz Neiman in Festival in Cannes (2001). Recitò da co-protagonista in film come Ragtime (1981), Cadillac Man - Mister occasionissima (1990) e Chief Zabu (2016), da lui anche diretto e sceneggiato. L'ultimo suo ruolo da protagonista fu nel cortometraggio E.N.T.E.R. (2018).

Nel 1998 rilevò l'intero catalogo della American Play Company (fondata nel 1889) fondando insieme a Michael Douglas una nuova società, la American Entertainment Holding Company (AEHC), che controllava i diritti di migliaia opere teatrali e manoscritti di autori come John Steinbeck, Tennessee Williams, George Bernard Shaw, Eugene O'Neill, Thornton Wilder, Oscar Wilde, A.A. Milne e Maurine Dallas Watkins. Nel 2008, Norman ha avviato una causa contro Douglas; i due si accordarono stragiudizialmente, sciogliendo la società.

In televisione fece il suo debutto nel 1953, all'età di dodici anni, come batterista del gruppo Howie Zuker and His Music Makers allo spettacolo di nuovi talenti Community Auditions per l'emittente di Boston WBZ-TV. Da allora, ha recitato in celebri serie televisive come A-Team (1985) e Baywatch (1993), fece parte del cast di La tata (1993-1995) e apparve in diversi film per il piccolo schermo come At Home with the Webbers (1993).

Fu anche pittore, meglio conosciuto in quest'ambito come Zack Zucker; espose i suoi quadri in diverse mostre personali a partire dal 1976. Era inoltre un collezionista d'arte: tra i dipinti da lui posseduti vi furono anche opere di Jean-Michel Basquiat, come Hannibal, venduto all'asta da Sotheby's a Londra nell'ottobre del 2016, e Untitled, anch'esso battuto all'asta nel maggio del 2017.

Filmografia

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Televisione

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Doppiatori italiani

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  1. ^ (EN) Zack Norman, Actor in ‘Romancing the Stone’ and Henry Jaglom Films, Dies at 83, su www.hollywoodreporter.com, 29 aprile 2024. URL consultato il 29 aprile 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN70394017 · ISNI (EN0000 0000 2562 0717 · Europeana agent/base/136325 · LCCN (ENn85376873 · GND (DE1327941864 · J9U (ENHE987007429402305171