Zandra (cantante)

cantante svedese

Zandra, pseudonimo di Sandra Wallin (Järvsö, 1979), è una cantante svedese.

Zandra
NazionalitàSvezia (bandiera) Svezia
GenerePop
Periodo di attività musicale2004 – in attività
EtichettaPlayground Music Scandinavia
Album pubblicati1
Studio1

Carriera

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Nata in un villaggio della Svezia centro-settentrionale, Zandra si è trasferita a Örebro nell'adolescenza, dove ha preso lezioni di canto. Negli anni '90 si è unita al coro gospel statunitense Joybells, con cui ha realizzato una tournée negli Stati Uniti. Tornata a Stoccolma, è entrata in un altro coro gospel, Clara. Durante una delle prove del coro è stata notata dai produttori Richard Schultzberg e Peter Bergström, che le hanno offerto di dare una voce alle canzoni da loro scritte, arrangiandole un contratto con l'etichetta discografica Playground Music Scandinavia.[1][2]

Il singolo di debutto di Zandra, I Am Your Woman, è uscito a settembre 2004 e ha raggiunto la 27ª posizione della classifica svedese.[3] Ha anticipato l'album di debutto eponimo della cantante, pubblicato a marzo 2005. Zandra ha promosso il disco cantando al Globen di Stoccolma durante l'intervallo di un incontro fra Svezia e Finlandia agli Sweden Hockey Games. È stata inoltre ospite al talent show Fame Factory. Il 17 marzo 2005 si è tenuto il suo primo concerto da solista nella capitale svedese.[4]

Discografia

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  • 2005 – Zandra

Singoli

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  • 2004 – I Am Your Woman
  • 2004 – Can't Stop Loving You
  • 2005 – Why
  • 2005 – On a Morning like This
  1. ^ (SV) Calle Slättengren, Zandra går från gospel till pop, su nt.se, Norrköpings Tidningar. URL consultato il 1º marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2005).
  2. ^ (SV) Jenny Olsson, Zandra siktar mot toppen (PDF), su zandra.org, Ung Fredag. URL consultato il 1º marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2005).
  3. ^ (EN) ZANDRA - I AM YOUR WOMAN (SONG), su swedishcharts.com. URL consultato il 1º marzo 2021.
  4. ^ (SV) Vendela Eriksson, En röst av finaste silke, su olandsbladet.se, Ölandsbladet. URL consultato il 1º marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2005).

Collegamenti esterni

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