Zeffiro Paulinich

calciatore italiano (1901-1989)

Zeffiro Paulinich (Fiume, 7 luglio 190123 aprile 1989) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista. È spesso citato anche col nome Zeffirino.[1][2][3]

Zeffiro Paulinich
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza180 cm
Peso80 kg
Calcio
RuoloCentrocampista
Carriera
Squadre di club1
1919-1925Olympia Fiume73 (2)
1925-1931Biellese123 (3)
1931-1932Salernitana22 (1)
1932-1933Fiumana4 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia

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Zeffiro Paulinich proveniva da una famiglia di sportivi: anche i fratelli Arpad, Ladislao e Stefano, nonché i figli di Arpad Claudio e Ottorino, sono stati giocatori di calcio.[4]

Fece parte, assieme al fratello Ladislao, della Legione "Fiumana".[5]

Carriera

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Dopo aver militato per sei anni nell'Olympia Fiume, passò alla Biellese con cui disputò tre campionati cadetti e conquistò la promozione in Divisione Nazionale al termine del campionato 1927-1928.

Con i piemontesi debuttò in massima serie disputando 26 gare segnando 2 gol nella Divisione Nazionale 1928-1929[6]; l'anno successivo disputa altre 24 gare nel campionato di Serie B 1929-1930[7].

Dopo la retrocessione in Prima Divisione, passò alla Salernitana con cui giocò per una stagione nella Prima Divisione 1931-1932 totalizzando 22 presenze e un gol[8] e l'anno successivo alla Fiumana.

  1. ^ Le vecchie glorie della Biellese a convegno, in Il Corriere Biellese, 23 agosto 1963. URL consultato il 6 settembre 2019.
  2. ^ Liste italiane 1921, su ASAI Bruno Bonomelli. URL consultato il 6 settembre 2019.
  3. ^ Cfr. Il Littoriale, 4 settembre 1931; Il Littoriale, 20 agosto 1932
  4. ^ Claudio Paulinich, su Campioni nella memoria. URL consultato il 6 settembre 2019.
  5. ^ Giuseppe Moscati, Le cinque giornate di Fiume. Casa editrice Carnaro. 2ª ediz. 1931
  6. ^ La Biblioteca del Calcio, 1928-1929, Geo Edizioni, p. 78.
  7. ^ La Biblioteca del Calcio, 1929-1930, Geo Edizioni, p. 53.
  8. ^ Statistiche su Salernitanastory.it

Collegamenti esterni

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