Zelotomys woosnami
Zelotomys woosnami (Schwann, 1906) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa meridionale.[1][2]
Zelotomys woosnami | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Zelotomys |
Specie | Z.woosnami |
Nomenclatura binomiale | |
Zelotomys woosnami Schwann, 1906 |
Descrizione
modificaAspetto
modificaRoditore di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 208 e 264 mm, la lunghezza della coda tra 97 e 122 mm, la lunghezza del piede tra 24 e 28 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 20 mm e un peso fino a 62 g.[3]
Aspetto
modificaLa pelliccia è fine e setosa. Le parti dorsali variano dal grigio fumo al grigio pallido, cosparse di peli nerastri, i fianchi sono più chiari senza peli più scuri, mentre le parti ventrali e il dorso delle zampe sono bianchi. La coda è più corta della testa ed è uniformemente bianca.
Biologia
modificaComportamento
modificaÈ una specie terricola, notturna e solitaria. Costruisce sistemi complessi di tane e cunicoli. Talvolta si arrampica agilmente sugli alberi.
Alimentazione
modificaSi nutre prevalentemente di parti vegetali e insetti. Presumibilmente sono anche carnivori.
Riproduzione
modificaLe femmine danno alla luce 5-11 piccoli tra dicembre e marzo.
Distribuzione e habitat
modificaQuesta specie è diffusa nelle province sudafricane del Capo settentrionale e del Nord-Ovest settentrionali; Botswana, Namibia orientale e Angola meridionale.
Vive nelle savane secche del Kalahari. Si trova principalmente nei letti di fiumi secchi e in zone con prevalenza di Acacia su terreni fangosi calcarei o argillosi.
Conservazione
modificaLa IUCN Red List, sebbene sia presente in piccolo numero in un areale esteso e privo di maggiori minacce, classifica Z.woosnami come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
modifica- ^ a b c (EN) Coetzee, N. & van der Straeten, E. 2008, Zelotomys woosnami, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Zelotomys woosnami, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Skinner & Chimimba, 2005.
Bibliografia
modifica- J.D.Skinner & Christian T.Chimimba, the Mammals of the Southern African Sub-region, 3rd Edition, Cambridge University Press, 2005, ISBN 9780521844185.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zelotomys woosnami
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