La zooepica o zoepica[1] o anche epos o epopea animalistica, è il genere letterario che nel corso dello sviluppo storico delle civiltà eurasiatiche ha assunto come protagonisti delle loro narrazioni, spesso cicliche o comunque riunite in catene di episodi, gli animali, specialmente i predatori, di grande o piccola taglia, cioè quelle bestie che in origine potevano essere competitori dell'essere umano nel procurarsi il sostentamento.

Tavola della Batracomiomachia in una tavola di un libro per ragazzi di fine Ottocento

Il racconto zoomorfico ha una diffusione quasi universale ed è noto agli antropologi e agli studiosi di letteratura antica e medievale[2][3][4]. Esempi ne sono la Batracomiomachia attribuita a Omero e ripresa dal Leopardi nella sua opera Paralipomeni della Batracomiomachia o la favolistica di Esopo e Fedro, ispirazione anche per l'opera di Jean de La Fontaine[2]. Nella letteratura medievale il Roman de Renart. Anche Giovanni Battista Casti si occupò di tale genere[5].

A partire dalla Moscheide di Teofilo Folengo e fino all'Ottocento il genere assunse gradualmente toni di satira sociale, anticlericale e antifeudale[6]. Esempi nella letteratura moderna sono La fattoria degli animali di George Orwell e La collina dei conigli di Richard Adams.

  1. ^ zoepica: significato e definizione - Dizionari, su zoepica: significato e definizione - Dizionari - La Repubblica. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  2. ^ a b Mia Lecomte, La poesia degli animali parlanti (PDF), in Rivista Semicerchio, 12 (1995/1), pp. 52 - 57.
  3. ^ valerio, Giosuè Carducci - Sull'"Atta Troll" di Heinrich Heine - Classici Stranieri, su classicistranieri.com. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  4. ^ Antonella Sciancalepore, https://journals.openedition.org/studifrancesi/32553, in Introduzione a Il Cavaliere e l'animale (PDF).
  5. ^ Editore Editore, Casti Giovanni Battista, su Dizionario Storico Biografico della Tuscia, 14 marzo 2019. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  6. ^ Voce Bestiaires in Encyclopedia of Italian Literary Studies, vol.I, p. 202; Marcella Lacanale, S'en est de branche en branche alez: il Roman de Renart tra raccolta e ciclo, Roma, Viella, 2020

Bibliografia

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