Zugzwang
Zugzwang (IPA: [ˈtsuːktsvaŋ]) è una parola tedesca che significa "obbligato a muovere". Negli scacchi si riferisce alla situazione in cui un giocatore si trova in difficoltà perché qualsiasi mossa faccia, è costretto a subire lo scacco matto oppure una perdita di materiale, immediata o anche a breve termine[1].
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Descrizione
modificaNormalmente negli scacchi "avere la mossa" è un vantaggio, in quanto il giocatore può decidere quali attacchi o difese portare avanti. Lo zugzwang si verifica quando non ci sono mosse vantaggiose possibili. Spesso si verifica nei finali di partita, quando il numero di pezzi sulla scacchiera (quindi il numero di mosse possibili) si riduce.
Nell'immagine sopra, il giocatore è obbligato a muovere il re abbandonando la copertura del pedone: di conseguenza chi muove perde la partita. Dato che si tratta di zugzwang sia che muova il Bianco sia che muova il Nero, questo è un esempio di zugzwang reciproco; è una situazione che accade spesso nei finali di partita che coinvolgono solo re e pedoni, finali detti "in opposizione", dove entrambi i giocatori cercano di raggiungere l'opposizione del proprio re rispetto all'altro, in modo che alla mossa seguente l'avversario debba abbandonare il pedone.
Esistono molte possibili posizioni di zugzwang, rare in apertura, non molto frequenti nel mediogioco e più frequenti nel finale:
- in apertura, generalmente entrambi i giocatori hanno la possibilità di sviluppare i pezzi, oppure, al limite, di poter fare mosse d'attesa, al limite con il re, se non si può fare di meglio;
- nel mediogioco, soprattutto quando si verificano attacchi multipli, è possibile che uno dei giocatori, per difendere tutti i propri punti deboli, si trovi costretto a legare tutti i propri pezzi a una difesa passiva, privandoli della loro libertà di movimento;
- nel finale, dato il materiale ridotto, avere i pezzi in posizione passiva, magari bloccati a causa di una inchiodatura porta facilmente allo zugzwang; nel caso in cui sulla scacchiera si trovino solo re e pedoni, con pedoni bloccati, se uno dei due re si trova in posizione ristretta, lo zugzwang è molto frequente.
Immortal Zugzwang
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La partita Sämisch-Nimzowitsch (Copenaghen 1923), viene detta Immortal Zugzwang perché la posizione finale è considerata una rarissima situazione di zugzwang nel centro partita. Il Bianco ha poche mosse di pedone che non perdono materiale, ma alla fine dovrà comunque muovere uno dei suoi pezzi. Se giocasse Tc1 o Td1, il Nero imprigionerebbe la donna bianca con …Te2; la mossa Rh2 condurrebbe a …T5f3, intrappolando nuovamente la donna (il Bianco non potrebbe giocare Axf3 perché l'alfiere sarebbe inchiodato); g4 porterebbe a …T5f3; Axf3 Th2#. Altre mosse del Bianco porterebbero comunque a perdite di materiale.
Esempi
modificaNel diagramma 1, le sequenze:
- 1.Rf4 Rd3
- 1.Rg4 Rd2! (non 1…Rd3?? 2.Rf4 ed è il Nero in zugzwang!) 2.Rf4 Rd3
- 1.Rf2 Rd2 2.Rf1 Rxe3 3.Re1 Rf3 4.Rf1 e3 5.Re1 e2 6.Rd2 Rf2
portano tutte alla sconfitta.
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Nel diagramma 2, le sequenze:
- 1…Ra1 2.Dc1# (non 2.Dxc2?? stallo)
- 1…c1=D 2.Da2#
- 1…c1=C+ 2.Ra3 Cd3 (se il cavallo va in e2, a2 o b3 segue 3.Db2#) 3.Dxd3+ e vince.
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Nel diagramma 3:
- se il Nero muove il re oppure una torre, perde il cavallo.
- se il Nero muove il pedone d5, lo perde senza alcun risultato.
- 1…b5 2.axb6 a5 3.Axf6+ Txf6 4.Txf6 Txf6 5.Txf6 Rxf6 6.b7 e promuove il pedone, vincendo
- 1…h5 2.g5! ed il cavallo è perduto
- 1…g5 2.h5! ed il Nero, a parte perdere senza compenso i pedoni b7 e d5, non ha più mosse per salvare il cavallo.
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Note
modifica- ^ Andreas Vogt, Il mediogioco - Tecnica delle combinazioni - Lo zugzwang, su scacchi.qnet.it. URL consultato il 9 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2015).