Zumaglia

comune italiano

Zumaglia (Zumaja in piemontese) è un comune italiano di 973 abitanti della provincia di Biella in Piemonte. Situato sulla collina biellese, dà il nome ad un omonimo brich (colle) sul quale sorge un antico castello. Una parte del territorio comunale è inclusa nella Riserva naturale regionale delle Baragge. È l'ultimo comune del Piemonte in ordine alfabetico.

Zumaglia
comune
Zumaglia – Veduta
Zumaglia – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Biella
Amministrazione
SindacoEdoardo De Faveri (lista civica Noi con Voi per Zumaglia) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°35′35″N 8°05′22″E
Altitudine580 m s.l.m.
Superficie2,61[1] km²
Abitanti973[2] (16-03-2023)
Densità372,8 ab./km²
FrazioniBareto, Bona, Contornina, Cres, Uberti
Comuni confinantiBiella, Pettinengo, Ronco Biellese
Altre informazioni
Cod. postale13848
Prefisso015
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT096083
Cod. catastaleM201
TargaBI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 049 GG[4]
Nome abitantizumagliesi
Patronosanti Fabiano e Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Zumaglia
Zumaglia
Zumaglia – Mappa
Zumaglia – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il centro comunale di Zumaglia è situato in corrispondenza di una sella a quota 580 m s.l.m. sul costolone che separa tra loro i piccoli bacini dei torrenti Chiebbia e Riasco, entrambi tributari del Quargnasca. Verso sud questo costolone risale fino a dare origine al Brich di Zumaglia (699 m) il quale, con il vicino Mont Prevè, domina buona parte della pianura biellese.
La porzione del territorio comunale che scende verso il torrente Riasco si presenta coperta di boschi e quasi disabitata mentre al contrario sul lato Chiebbia, meglio esposto e meno ripido, sorgono alcune frazioni tra le quali Uberti e Contornina.[5]

 
Il castello

La storia di Zumaglia è stata in passato strettamente legata all'omonimo castello. Le prime notizie risalgono al X secolo e la vedono inclusa tra le donazioni imperiali al vescovo di Vercelli.
Nel 1243 la zona fu venduta al Comune di Vercelli ma presto il possesso ritornò al vescovado, retto in quel periodo da Martino Avogadro di Quaregna.

Nel 1377, quando la rivolta capeggiata dal canonico Ardizzone Codecapra pose fine al dominio dei vescovi di Vercelli sul Biellese, la rocca di Zumaglia seguì la sorte di Biella e passò sotto il dominio diretto di Amedeo VI di Savoia.

La gestione diretta del castello tramite castellani nominati dalla casa regnante risultò però con il tempo antieconomica e così nel 1416 Zumaglia venne declassata a feudo.

Questo nei secoli successivi passò di mano in mano; l'ultima famiglia di feudatari fu quella di Francesco Felice Pillotti, che venne investito del feudo nel 1757 e i cui eredi restarono signori del luogo fino all'abolizione dei privilegi feudali.[1]

Simboli

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Lo stemma del comune di Zumaglia è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica in data 14 febbraio 1970.

«D'argento, seminato di gigli d'oro, al castello di rosso, aperto e finestrato di nero, merlato alla guelfa e torricellato di un pezzo centrale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il campanile
  • Chiesa parrocchiale intitolata ai San Fabiano e San Sebastiano: l'edificio risale al XVI secolo ma la facciata, opera di Andrea Levis, è più tarda e data 1743.[6] Pregevole all'interno una balaustra di marmi policromi risalente al XVIII secolo ed acquistata nel 1809 da un convento di Vercelli soppresso a seguito dell'introduzione della legislazione napoleonica. La chiesa è affiancata da un alto campanile in pietra la cui costruzione iniziò nel 1713.[1]
  • Castello: di origini medioevali, fu quasi completamente distrutto nel 1556. Ricostruito solo quattro secoli dopo, nel 1937, viene utilizzato per iniziative culturali tra cui una rassegna teatrale estiva.
  • Parco del Brich di Zumaglia: tutelato dal 1995 dall'istituzione dell''Area attrezzata Brich di Zumaglia e Mont Prève, la sua gestione è affidata all'Ente di Gestione Aree Protette Baragge-Bessa-Brich.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Raccolta differenziata

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Vige il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Dati:

  2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Zumaglia[8] 4,5% 6,2% 16,7% 13,5% 12,5% 17,4% 15,5% 19,8% 26,5% 27,3% 23,4% 22,1% 22,7%

Amministrazione

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Il municipio

Sindaci

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 2004 Lorenzo Cantono centrosinistra Sindaco
2004 2009 Maria Alba Fochesato lista civica Sindaco
2009 2015 Lorenzo Cantono lista civica "Zumaglia Attiva" Sindaco
2015 2016 Davide Garra Commissario Straordinario
2016 2021 Elvezia Del Vento lista civica "Per Un Comune Amico" Sindaco
2021 in carica Edoardo De Faveri lista civica "Noi con Voi per Zumaglia" Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Zumaglia, nonostante il suo territorio orograficamente sia esterno a quello della Valle del Cervo, fece parte a cominciare dal 1973 della Comunità montana Bassa Valle Cervo.[9] Tale comunità montana fu in seguito accorpata dalla Regione Piemonte con la Comunità montana Alta Valle Cervo, andando a formare la Comunità Montana Valle Cervo[10].

  1. ^ a b c Comuni della Provincia di Biella, AA.VV, Nerosubianco edizioni, Cuneo, 2005
  2. ^ [1] - Popolazione residente al 16 marzo 2023.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers. 3.0) della Regione Piemonte - 2007
  6. ^ Nuova guida di Biella e Provincia; Gabriella Giovannacci Amodeo, Libreria Vittorio Giovannacci, Biella, 1994
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Dati sulla raccolta dei rifiuti - Comune di ZUMAGLIA (BI), Consorzio Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese, Anno 2012; on-line su www.sistemapiemonte.it Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  9. ^ Anna e Giovanni Valz Blin, La valle del Cervo, Pollone, Leone Griffa, 2000, p. 9, ISBN 978-88-87751-05-5.
  10. ^ Valle del Cervo - La Bursch, cartografia ufficiale in .pdf su www.regione.piemonte.it/montagna/osservatorio[collegamento interrotto] (consultato nell'ottobre 2012)

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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