45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková
La Cometa Honda-Mrkos-Pajdušáková, formalmente indicata 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková, è una cometa periodica del sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane,[3] la sua orbita è quindi controllata dalla forza di gravità del gigante gassoso.
Cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 3 dicembre 1948 |
Scopritori | Minoru Honda Antonín Mrkos Ľudmila Pajdušáková |
Designazioni alternative | 1948n; 1948 XII; 45P/1948 X1; 1954a; 1954 III; 45P/1954 C1; 1964d; 1964 VII; 1969e; 1969 V; 1974f; 1974 XVI; 1980c; 1980 I; 1985c; 1985 III; 1990f; 1990 XIV |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2459680,5 11 aprile 2022[1]) | |
Semiasse maggiore | 3,0528058 UA |
Perielio | 0,5571806 UA |
Afelio | 5,548 UA |
Periodo orbitale | 5,33 anni |
Inclinazione orbitale | 4,32261° |
Eccentricità | 0,8174857 |
Longitudine del nodo ascendente | 87,70313° |
Argom. del perielio | 327,90889° |
Par. Tisserand (TJ) | 2,582[2] (calcolato) |
Ultimo perielio | 31 dicembre 2016 |
Prossimo perielio | 26 aprile 2022 |
MOID da Terra | 0,0602751 UA |
Dati fisici | |
Dimensioni | 1,6 km |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 13,7 |
Magnitudine ass. |
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La cometa è la principale sorgente dello sciame meteorico delle Alfa Capricornidi.[4][5] La cometa dà origine anche ad uno sciame meteorico su Venere.[6][7]
Storia delle osservazioni
modificaScoperta
modificaLa cometa fu scoperta il 3 dicembre 1948 da Minoru Honda, come un oggetto della nona magnitudine, dall'osservatorio di Kurashiki, in Giappone.[3][8]
Transiti
modificaNel passaggio al perielio del 2011 la cometa ha avuto un incontro ravvicinato con la Terra, il 15 agosto, quando è transitata a circa 9,5 milioni di km dal nostro pianeta, durante il passaggio fu visibile solo dall'emisfero meridionale, raggiungendo a settembre una magnitudine massima di 7,3.
L'11 febbraio 2017 è passata a circa 13 milioni di km di distanza dal nostro pianeta,[9] ad una velocità di circa 23 km/s,[10] visibile dall'emisfero settentrionale. È stata la settima cometa di cui è stato possibile osservare il nucleo con un radiotelescopio.[11]
Particolare è la colorazione verde che assume la cometa ,dovuta alla vaporizzazione del carbonio diatomico, un gas che si illumina di verde nel vicino vuoto dello spazio.[12]
Note
modifica- ^ I dati di 45P sul sito MPC
- ^ I dati di 45P sul sito JPL
- ^ a b JPL, 2017.
- ^ (EN) Parent objects of α Capricornid meteor stream di Ichiro Hasegawa in Proceedings of the Meteoroids 2001 Conference, 6 - 10 August 2001, Kiruna, Sweden. Ed.: Barbara Warmbein. ESA SP-495, Noordwijk: ESA Publications Division, ISBN 92-9092-805-0, novembre 2001, pag. 55-62
- ^ (EN) Dust trail of 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova in 2005
- ^ (EN) Encounters of the dust trails of comet 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova with Venus in 2006
- ^ (EN) The potential meteoroid streams crossing the orbits of terrestrial planets
- ^ G. W. Kronk, 2011.
- ^ I dati di 45P dal sito di Kazuo Kinoshita
- ^ 45P/HMP studiata dal radiotelescopio di Arecibo, su media.inaf.it.
- ^ (EN) Suraiya Farukhi e Edgard Rivera-Valentin, Arecibo Observatory captures revealing images of Comet 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova, Universities Space Research Association (USRA), 15 febbraio 2017. URL consultato il 25 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2017).
- ^ La colorazione della cometa dovuta alla vaporizzazione del gas, su space.com.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková
Collegamenti esterni
modifica- (EN) 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- (EN) 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková - Dati riportati sul sito di Kazuo Kinoshita, su jcometobs.web.fc2.com.
- (EN) 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková - Dati riportati sul sito di Seiichi Yoshida, su aerith.net.
- (EN) Gary W. Kronk, 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova, in Cometography, 2011 (ultimo aggiornamento). URL consultato il 16 febbraio 2017.