Abu Ali al-Anbari

guerrigliero iracheno
(Reindirizzamento da Abu Ala al-Afri)

Abū ʿAlī al–Anbārī (in arabo أبو علي الأنباري?, anche noto come Abū ʿAlāʾ al-ʿAfrī o al-ʿAfarī; Mosul, ... – al-Ash, 25 marzo 2016) è stato un terrorista iracheno.

Abu Ali al-Anbari
NascitaMosul
Morteal-Ash, 25 marzo 2016
Cause della morteUcciso in battaglia
Dati militari
Paese servitoIraq (bandiera) Iraq
Al-Qaida in Iraq
Stato Islamico
Forza armata Esercito iracheno
Mujaheddin
GradoComandante
ComandantiSaddam Hussein
Abu Bakr al-Baghdadi
GuerreGuerra civile siriana
CampagneIntervento militare contro lo Stato Islamico
BattaglieOperazione di salvataggio in Siria nel 2014
Altre caricheGovernatore delle province siriane dell'ISIS
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia

modifica

Al-Anbārī è stato un generale iracheno del regime di Saddam Hussein[1] che si è fatto strada in al-Qa'ida in Iraq, una delle precedenti incarnazioni dello Stato Islamico, dopo essere stato espulso da un altro gruppo radicale sunnita, gli Ansar al-Islam, colpito da accuse di corruzione finanziaria.[2] Presumibilmente è nato a Mosul.[1]

Stando a quanto viene riportato, la sua conoscenza della Sharīʿa non era così approfondita come quella di altri militanti dello Stato Islamico che sono stati intervistati,[2] anche a causa della sua formazione militare.

Aveva l'incarico di governare i territori siriani controllati dallo Stato Islamico, organizzazione di cui era secondo in comando (assieme ad Abu Muslim al-Turkmani, che si occupava dei territori iracheni). Il suo ruolo politico era quello di supervisionare i consigli locali e agire in veste di delegato politico, mentre il ruolo militare consisteva nel dirigere le operazioni contro i ribelli siriani che si oppongono al regime del presidente Baššār al-Asad e allo Stato Islamico, nell'ambito della guerra civile siriana.[2]

  1. ^ a b Inside the leadership of Islamic State: how the new 'caliphate' is run, su The Daily Telegraph, 9 luglio 2014. URL consultato il 1º ottobre 2014.
  2. ^ a b c Siobhan Gorman, Nour Malas e Matt Bradley, Brutal Efficiency: The Secret to Islamic State's Success, in Wall Street Journal, 3 settembre 2014.

Voci correlate

modifica