Achille Vaccarisi
Achille Vaccarisi (Avola, 13 agosto 1877 – ...) è stato un generale italiano, veterano della guerra italo-turca e della prima guerra mondiale. Nel primo dopoguerra fu comandante della 27ª Divisione fanteria "Sila", e della 15ª Divisione fanteria "Carnaro", e allo scoppio della guerra d'Etiopia comandò la 2ª Divisione eritrea, guidandola durante l'offensiva etiope di Natale e la prima battaglia del Tembien.
Achille Vaccarisi | |
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Nascita | Avola, 13 agosto 1877 |
Morte | ? |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Grado | Generale di corpo d'armata |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Guerra d'Etiopia Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Offensiva etiope di Natale Prima battaglia del Tembien |
Comandante di | 27ª Divisione fanteria "Sila" 15ª Divisione fanteria "Carnaro" 2ª Divisione eritrea |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino |
dati tratti da Generals[1] | |
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Biografia
modificaNacque ad Avola, provincia di Siracusa, il 13 agosto 1877.[2] Dopo essersi arruolato nel Regio Esercito iniziò a frequentare la Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino, da cui uscì con il grado di sottotenente assegnato all'arma di artiglieria.[2] Nel 1901 frequentò con esito positivo i corsi della Scuola di guerra dell'esercito di Torino. Assegnato alla Brigata artiglieria da montagna del Veneto di stanza a Conegliano,[3] nel 1909 fu assegnato allo Stato maggiore della 23ª Divisione territoriale di Palermo, allora al comando del tenente generale Carlo Corticelli.[4] Tra il 1914 e il 1915 operò in Libia nel corso delle operazioni contro la guerriglia locale, distinguendosi particolarmente come addetto all'Intendenza del Governo della Tripolitania.[2] Rientrato in Patria, con l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, si distinse come Capo di stato maggiore dapprima della 20ª Divisione (1917), e poi della 26ª Divisione (1971-1918).[2] Promosso tenente colonnello il 1 marzo 1917, e colonnello il 16 settembre dello stesso anno, il 16 agosto 1918 assunse l'incarico di Capo di stato maggiore dell'Intenza della 1ª Armata,[2] allora al comando del generale Guglielmo Pecori Giraldi, incarico che lasciò il 20 settembre 1919.
Dopo la fine del conflitto, tra il 1922 e il 24 aprile 1924 fu Capo di stato maggiore della 25ª Divisione.[1] Tra l'aprile del 1924 e il giugno 1926 ricoprì l'incarico di comandante del 22º Reggimento d'artiglieria.[1] Promosso generale di brigata nel 1930, in quello stesso anno fu nominato comandante dell'artiglieria del Corpo d'armata di Napoli,[1] e nel 1931 venne assegnato allo Stato maggiore del comando designato d'Armata di Bologna.[5] Promosso generale di divisione il 12 maggio 1933, fu nominato comandante della Divisione fanteria territoriale di Catanzaro.[1] Tra il settembre 1933 e il settembre 1934 fu comandante della 27ª Divisione fanteria "Sila", e tra il settembre 1934 e il maggio 1935 della 15ª Divisione fanteria "Carnaro".[1] In vista dello scoppio della guerra d'Etiopia fu inviato in Eritrea dove assunse il comando della 2ª Divisione eritrea,[1] mantenendolo fino al febbraio 1936 quando fu sostituito dal parigrado Lorenzo Dalmazzo.
Promosso generale di corpo d'armata il 1 luglio 1936, rientrò in Patria venendo assegnato l'anno successivo allo Stato maggiore del Corpo d'armata di Roma.[1] Nel corso del 1938 fu assegnato in servizio presso il Ministero della guerra.[1]
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ a b c d e f g h i Generals.
- ^ a b c d e Regio Esercito.
- ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1909, p. 558. URL consultato il 22 agosto 2019.
- ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1909, p. 358. URL consultato il 22 agosto 2019.
- ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1933, p. 2836. URL consultato il 22 agosto 2019.
- ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.87 del 14 aprile 1936, pag.1054.
- ^ Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.243 del 15 ottobre 1942, pag.25.
- ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.219 del 18 settembre 1934, pag.4185.
- ^ Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.230 del 2 ottobre 1939, pag.34.
- ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1933, p. 436. URL consultato il 22 agosto 2019.
Bibliografia
modifica- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Alberto Cavaciocchi e Andrea Ungari, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
- Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 2001.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Achille Vaccarisi, su Generals, http://www.generals.dk. URL consultato il 22 agosto 2019.
- La Campagna d'Etiopia. I Comandanti, su Regio Esercito, http://www.regioesercito.it. URL consultato il 12 agosto 2019.