Adalberto Orlando

militare italiano, medaglia d'oro al valor militare

Adalberto Orlando (Manduria, 1910Tobruk, 22 aprile 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Adalberto Pierino Orlando
NascitaManduria, 1910
MorteTobruk, 22 aprile 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
Anni di servizio1935-1941
GradoSottotenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Invasione italiana dell'Egitto
Assedio di Tobruch
Comandante diCompagnia, 89º Reggimento fanteria, 27ª Divisione fanteria "Brescia"
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Biografia

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Nacque a Manduria, in provincia di Taranto, nel 1910, figlio di Raffaele e Maria Iccobelio.[2] Iscritto al sesto anno della facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Bari, si arruolò nel Regio Esercito nel novembre 1937 e fu ammesso a frequentare il corso allievi ufficiali di complemento nel 39º Reggimento fanteria.[1] Nell'ottobre 1938 fu nominato sottotenente di complemento in servizio presso l'89º Reggimento fanteria della 27ª Divisione fanteria "Brescia".[1] Trattenuto in servizio attivo, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò alle operazioni belliche sul fronte occidentale alpino.[1] Trasferita la Divisione fanteria "Brescia" in Africa Settentrionale Italiana, volle seguire lì il proprio reggimento.[1] Con la 5ª Compagnia divisionale cannoni anticarro da 47/32, il 26 febbraio 1941, sbarcava nel porto di Tripoli. Cadde in combattimento, ucciso da una raffica di mitragliatrice, il 22 aprile 1941 e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Nel gennaio 1942 gli fu conferita la laurea ad honorem alla memoria in medicina e chirurgia dall'università di Bari.[1]

Onorificenze

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«Ufficiale reduce dal fronte occidentale, rinunciava al congedo spettantegli quale laureando in medicina, per seguire il suo reparto in A.S. Comandante di reparto isolato sottoposto ad intenso fuoco di artiglieria e mitragliatrici dell’avversario che cagionava perdite rilevanti, fronteggiava con calma la difficile situazione, efficacemente prodigandosi, nella tregua del combattimento, nel soccorso dei feriti ed operando l’amputazione di un braccio ad uno di essi colpito più gravemente. Attaccato dal nemico con mezzi meccanizzati e nuclei di mitraglieri, reagiva all’offesa rimovendo dalla postazione un pezzo anticarro ed effettuando il tiro allo scoperto contro carri armati nemici avanzanti. Ferito persisteva valorosamente nell’azione di fuoco, fino a quando fulminato da raffica di mitragliatrice dell’avversario si abbatteva esanime sul pezzo. Esempio di alto spirito di sacrificio, assoluta dedizione al dovere ed eroismo. Zona di Tobruk (A.S.), 22 aprile 1941.[3]»
— Regio Decreto 4 agosto 1942.

Annotazioni

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  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 661.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Orlando, Adalberto, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia

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  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 661.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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