Il culto di Afrodito (in greco antico: Ἀφρόδιτος?) proviene dall'isola di Cipro, dove fu venerato come compagno di Afrodite e rappresentato con lunga barba. In Atene il culto fu, come pare, introdotto alla fine del quinto secolo.[1]

Erma di Afrodito al Nationalmuseum di Stoccolma.

Secondo Macrobio, la statua della divinità chiamata Afroditos era barbata e portava abiti femminili e scettro. Le parti sessuali erano virili. Le donne gli offrivano sacrifici in abito virile, gli uomini in abito muliebre. Filocoro, il quale ci comunica questo fatto, vi aggiunge che Afrodite non si distinse in nulla dalla divinità lunare cipria.[2]

Secondo Pausania, si sa che il vero nome del dio Ermafrodito è Afrodito e che la forma composta del nome propriamente significa "erma di Afrodito".

Letteratura

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  1. ^ C. Robert, Ercole ed Auge sopra pitture pompeiane ; Ermafrodito, Salviucci, 1884, p. 89. URL consultato il 28 agosto 2024.
  2. ^ Deutsches Archäologisches Institut, Bullettino dell'Instituto di corrispondenza archeologica: Bulletin de l'Institut de correspondance archéologique, vol. 54, 1839, p. 182. URL consultato il 28 agosto 2024.
  3. ^ C. Julius Hyginus, Miti, Adelphi, 2000, p. 518, ISBN 978-88-459-1575-8. URL consultato il 28 agosto 2024.
  4. ^ Maurus Servius Honoratus, Commentary on the Aeneid of Vergil, SERVII GRAMMATICI IN VERGILII AENEIDOS LIBRVM SECVNDVM COMMENTARIVS., line 632, su www.perseus.tufts.edu. URL consultato il 28 agosto 2024.
  5. ^ Pausanias, Description of Greece, Attica, chapter 19, section 2, su www.perseus.tufts.edu. URL consultato il 28 agosto 2024.

Bibliografia

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