Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali

L'Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali (AEMN; in inglese Alliance of European National Movements, AENM) è un'alleanza nata a Budapest il 29 ottobre 2009 da alcuni partiti nazionalisti di estrema destra europei.

Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali
(EN) Alliance of European National Movements
(DE) Allianz der europäischen nationalen Bewegungen
(FR) Alliance des Mouvements Nationaux Européens
(ES) Alianza Europea de Movimientos Nacionales
PresidenteBéla Kovács
SegretarioValerio Cignetti
StatoUnione europea (bandiera) Unione europea
Abbreviazione

(EN) AENM
(IT) AEMN

Fondazione24 ottobre 2009
IdeologiaNeofascismo
Nazionalismo[1]
Euroscetticismo
Sovranismo
Destra sociale
Antiglobalizzazione
CollocazioneEstrema destra[1]
Seggi Europarlamento
0 / 751
(2019)

Il 29 ottobre 2009 gli ungheresi del Movimento per un'Ungheria Migliore (Jobbik), i francesi del Fronte Nazionale, gli italiani della Fiamma Tricolore, gli svedesi Nazionaldemocratici e i belgi del Fronte Nazionale fondano l'Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali; il 12 novembre aderiscono anche gli inglesi del Partito Nazionale Britannico. Alle elezioni europee del 2009 aveva eletto otto europarlamentari: tre del Fronte Nazionale (Marine Le Pen lascia il gruppo nell'ottobre 2011), tre del Movimento per un'Ungheria Migliore e due del Partito Nazionale Britannico.

Aderiscono anche il Partito della Libertà Austriaco, lo spagnolo Movimento Sociale Repubblicano ed il bulgaro Ataka.

Tra le intenzioni dell'Alleanza ci sono la creazione di un partito europeo, programmato per il 2011, e la creazione di un gruppo politico nel parlamento europeo, questo assai improbabile dal momento che i partiti aderenti non hanno abbastanza europarlamentari (25 provenienti da 7 stati differenti) per formare un gruppo.

Alle elezioni del 2014 solo il Movimento per un'Ungheria Migliore rielegge tre europarlamentari.

Ideologia

modifica

L'Alleanza è per la difesa delle diverse culture nazionali, delle radici cristiane dell'Europa, del diritto naturale, della pace e della libertà; per l'uscita unilaterale dall'Unione Europea; rigetta l'idea di un super stato Europeo centralista; difende i diritti di ogni cittadino, contro ogni tipo di totalitarismo; propone una forte politica a favore delle famiglie tradizionali; propone una lotta comune contro i danni della globalizzazione e dell'immigrazione.

Partiti membri

modifica

L'alleanza comprende i seguenti partiti:[2]

Partito Stato Europarlamentari Nome dell'alleanza nella lingua nazionale
Partito Nazionaldemocratico   Bulgaria 0 Европейски алианс на националните движения
Destre Unite[3]   Italia 0 Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali (AEMN)
Movimento Sociale Fiamma Tricolore   Italia 0 Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali (AEMN)
Partito Nazionale Sloveno (Slovenska Nacionalna Stranka)   Slovenia 0 Evropska Zveza Nacionalnih Gibanj (EZNG)
Partito Nazionale Britannico (British National Party)   Regno Unito 0 Alliance of European National Movements (AENM)
Insorgi (Ergue-te)   Portogallo 0 Aliança dos Movimentos Nacionais Europeus (AMNE)

Ex partiti membri

modifica

Sono ex membri il Fronte Nazionale francese, uscitone nel 2011, ed il Fronte Nazionale belga, partito discioltosi nel 2012.[4] In seguito all'annessione russa della Crimea, Svoboda esce dall'alleanza, criticando la linea troppo filo-russa del movimento. Nel 2016 anche il Movimento per una Ungheria migliore Jobbik è uscito dall'alleanza e nel 2018 il Movimento Sociale Repubblicano cessa di essere membro a causa della sua stessa dissoluzione.

  1. ^ a b (EN) Far-right European parties forge alliance, su eubusiness.com, EUbusiness, 25 ottobre 2009. URL consultato il 17 agosto 2013.
  2. ^ (EN) Alliance of European National Movements expands to 9 parties, su bnp.org.uk, Partito Nazionale Britannico. URL consultato il 17 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  3. ^ http://www.affaritaliani.it/politica/elezioni-europee-2019-casapound-in-lizza-con-le-destre-unite-598085.html
  4. ^ FN : Jean-Marie Le Pen "obéit" à sa fille et quitte le parti pan-européen, su rtl.fr. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2014).